Oddio è lunedì #95 – dal 27 ottobre al 10 novembre ci aspetta un autunno di mobilitazione cittadina

In questi ultimi anni stiamo vivendo in un Paese pieno di contraddizioni. Mentre da una parte, infatti, la sindaca leghista di Lodi Sara Casanova vara un nuovo regolamento comunale che esclude dalla mensa i bimbi stranieri, segregandoli in un locale diverso e costringendoli a portarsi il pranzo da casa; dall’altra duemila cittadini si mobilitano per dare vita ad una colletta da 60 mila euro, che contribuirà almeno fino a dicembre al pagamento delle tariffe per gli oltre 300 alunni esxtracomunitari, esclusi dalla decisione della Sindaca. Siamo il Paese che si divide sul metodo Riace e sulle azioni del Sindaco Domenico Lucano, ma che si è già dimenticato come l’attuale legge sull’immigrazione porti il cognome del fondatore della Lega Umberto Bossi, progenitore di quel Matteo Salvini che oggi imputa semplicisticamente all’Europa e alla sinistra le conseguenze della questione mondiale dei flussi migratori.

Vogliamo il lavoro e al tempo stesso aspettiamo il reddito di cittadinanza promesso dai grillini, senza contare sul fatto che percepire un reddito di tipo assistenziale non produce formazione e pertanto non aumenta le possibilità di inserimento lavorativo del suo percettore. In sostanza se un disoccupato non ha trovato lavoro prima, non si capisce per quale ragione dovrebbe trovarlo grazie al reddito di cittadinanza. La trovata elettorale del M5S è una misura assistenziale finanziata con il debito pubblico e rischia di creare domani molti più problemi di quelli che abbiamo oggi, scaricando sulle future generazoni i problemi che non riusciamo a risolvere.

A Varese una quarantenne ignorante e razzista è stata denunciata per aver tirato delle lattine contro un giovane cassiere nord africano di 28 anni, reo di dover registrare i prodotti acquistati dalla donna in un supermercato della catena francese Carrefour. “Non voglio essere servita da un negro” sarebbero state le sue parole. Lo sfortunato commesso si chiama Emanuel e davanti a questo insulso episodio di razzismo non ha mai perso la calma, continuando al contrario a svolgere il proprio lavoro, fino all’arrivo degli agenti di polizia. La donna probabilmente avrebbe preferito essere servita da un italiano. Nulla da ridire invece sul fatto che stesse facendo la spesa in un centro commerciale di proprietà francese. Quando si dice poche idee ma ben confuse.

Come a Roma dove ormai da settimane tutti scendono in piazza per protestare contro il degrado e l’incapacità dell’amministrazione grillina di dare risposte ai cittadini. Questa settimana il Partito Democratico di Roma ha aderito al corteo per il diritto all’abitare, scegliendo di esserci senza bandiere per non strumentalizzare in alcun modo la manifestazione. Grazie al lavoro del responsabile casa dei democratici di Roma Yuri Trombetti, il Pd è tornato dopo molti anni ad occuparsi seriamente di questo tema strategico per la città. La Sindaca Virginia Raggi spieghi perchè non ha speso i 200 milioni di euro della Regione Lazio.

Le prossime settimane saranno ricche di appuntamenti. Sabato 27 ottobre ci sarà la manifestazione promossa dal gruppo social “Tutti per Roma, Roma per tutti”. Chi ha lavorato all’evento ha fatto sapere di essere “un’organizzazione informale, progressista e democratica, ma fuori dai partiti, pur rispettando il loro ruolo all’interno del sistema democratico“. Di conseguenza non sono state chieste adesioni formali e noi rispettiamo questa richiesta. Ovviamente come cittadini democratici saremo in piazza del Campidoglio, perchè vogliamo essere al fianco di chi vuole costruire una Roma più giusta e solidale. Il prossimo 10 novembre, invece, il segretario romano Andrea Casu ha lanciato la manifestazione del Partito Democratico di Roma in Piazza Santi Apostoli. Sarà un luogo di discussione aperto, messo a disposizione di tutte quelle persone che vorrano costruire un nuovo patto sociale per la città. Vogliamo le dimissioni di Viginia Raggi non a causa delle vicende giudiziarie che la riguardano, ma per la sua incapacità di amministrare Roma. Ci aspetta un autunno di mobilitazione cittadina per restituire la città ai romani.

Avrei voluto parlare del congresso nazionale e regionale del Partito Democratico, ma poi mi sono imbattuto nel post della giornalista Mara Azzarelli ed ho trovato più corretto riportare le sue parole. “Non se ne può più del Pd che parla del Pd, del Pd che discute del Pd, del Pd che litiga con il Pd. Una sorta di autoerotismo politico che ha stancato anche i sassi. Qualcuno li informi“. Ha ragione lei ed è soprattutto per questo che durante la finestra dei congressi regionali che si terranno fra il 19 e il 28 ottobre, si svolgerà il primo referendum consultivo dedicato agli iscritti. Il tema principale sarà la posizione da assumere sui due quesiti del referendum su Atac previsto per l’11 novembre. Durante le convenzioni nei circoli municipali si parlerà del futuro del trasporto pubblico a Roma e per la prima volta nella storia democratica saranno gli iscritti a determinare la posizione ufficiale del partito su questo tema centrale per la città.

Siamo arrivati al quarto numero del magazine delle scuole cattoliche Scmag (clicca qui), un progetto editoriale di cui vado particolarmente fiero e che ci sta consentendo di costruire, assieme con ragazzi e insegnanti, una rivista ricca di temi e spunti di riflessione. Non posso che ringraziare tutte quelle persone che in maniera volontaria e disinteressata rendono possibile questo bel progetto editoriale a Roma. Su questo numero, fra le tante altre cose, vi segnalo un’interessante intervista con la neo assessora alle politiche scolastiche del III municipio Claudia Pratelli.

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