Ancora una volta ci troviamo a dover stigmatizzare un episodio di violenza omofoba nel cuore della capitale. Nella notte fra venerdì e sabato una coppia gay è stata aggredita da un gruppo di delinquenti a Trastevere. Questi vili si muovono in branco, perchè prima di tutto sono odiatori frustrati senza coraggio e dignità. Di fronte a questi episodi non è più sufficiente la semplice indignazione o lo sdegno di circostanza dell’amministrazione capitolina. Servono, al contrario, gesti concreti che puniscano con esemplarità questi rigurgiti di intolleranza e violenza. Roma è una città sempre più allo sbando, dove personaggi quali Renato Papagni, presidente di Federbalneari, pensano di poter impunemente sbattere un foglio di carta in faccia ad un cronista di Report, colpevole di chiedere conto degli abusi edilizi sul suo lido e per i quali è sotto processo. Siamo ad Ostia, dove per anni si è cercato di chiamare le mafie con altri nomi, ma non ci troviamo davanti alla palestra di Roberto Spada. Stavolta il giornalista viene maltrattato al Palafijlkam, dove un altro paio di persone intervengono a difesa dell’ingegnere, sciorinando commenti sarcastici nei confronti del giornalista. Frasi del tipo: “lei sta istingando“, oppure “mica glielo ha ordinato il dottore di fare le domande” (clicca qui).
Probabilmente è proprio questo uno dei problemi del nostro Paese. Per troppo tempo porre le domande è stato considerato sconveniente, persino dalle grandi firme dei quotidiani e dei network televisivi. Siamo cresciuti con la spettacolarizzazione delle polemiche da talk show e non ci scandalizziamo più di tanto, quando un giornalista investigativo viene respinto con arroganza, semplicemente perchè vorrebbe una risposta da un potente. Se avessimo posto più domande e preteso più risposte, probabilmente non saremmo ancora in attesa di conoscere la verità sulle tante questioni della nostra storia recente. Magari avremmo avuto prima le sentenze sulla trattativa Stato-Mafia. La buona notizia è che questa settimana la giornalista di Repubblica Federica Angeli ha testimoniato contro i due esponenti del clan di Ostia, accusati di tentato duplice omicidio. Dopo oltre 1.700 giorni sotto scorta, la cronista ha ricostruito quanto avvenuto il 17 luglio del 2013, giorno in cui ha assistito al tentato duplice omicidio. La sua è una storia di libertà e coraggio, di cui tutti in parte dobbiamo farci carico, non lasciando che Federica possa sentirsi mai sola. Lo ha fatto in questi anni lo Stato. Lo farà il quotidiano La Repubblica per il quale lavora. E continuerà a farlo anche il Partito Democratico di Roma, dove molti di noi considerano Federica un esempio ed un simbolo nella lotta alla criminalità organizzata.
Nell’ambito dei sei mila appuntamenti sull’analisi del voto, sabato mattina al Nazareno si è svolta un’assemblea molto partecipata con 45 interventi, tre ore di discussione aperta, appassionata e ricca di spunti e riflessioni. Sul perché abbiamo perso il 4 marzo certo, ma anche su come vogliamo e dobbiamo ripartire. La discussione di una comunità che orgogliosamente non si arrende mai e che è già pronta per ripartire dai prossimi appuntamenti. Uno di questi sarà la questione del futuro del trasporto pubblico. Martedì ci sarà il consiglio straordinario su Atac in Campidoglio, nel quale la Sindaca Virginia Raggi dovrà assumersi le proprie responsabilità sulle scellerate scelte assunte in questi mesi. Senza la procedura fallimentare, soluzione totalmente avventuristica scelta dall’amministrazione grillina, non saremmo arrivati a questo punto.
Il Partito Democratico di Roma e il suo gruppo in assemblea capitolina hanno condotto un’opposizione ferma, ma sempre responsabile, nel prioritario interesse della cittá e dell’azienda, di chi la usa e di chi ci lavora, proponendo alternative sempre respinte dalla maggioranza. Quello che manca è una visione di insieme sulle politiche della mobilità, che passi per un protagonismo di Roma Capitale e una condivisione con la Regione Lazio e il Governo. In quest’ottica il referendum del 3 giugno rappresenta una grande occasione di confronto aperto per la città e uno stimolo fondamentale a cambiare direzione. Per la prima volta tutti gli iscritti del Partito Democratico di Roma potranno partecipare concretamente alla scelta sul futuro del trasporto pubblico a Roma, non soltanto discutendo del futuro di Atac, ma potendo con il proprio voto determinare la linea politica del Partito Democratico. Il 12 e 13 maggio sarà promosso un week-end di approfondimento e discussione, che culminerà con un voto degli iscritti, che rappresenterà la posizione dei democratici romani sul referendum. E’ il nuovo corso del Pd Roma ed è l’avvio di un percorso partecipativo per coinvolgere la città sul futuro del trasporto pubblico.
Sabato 28 aprile si terranno le primarie della coalizione di centrosinistra in III ed VIII municipio, che serviranno a scegliere i candidati Presidenti per le elezioni amministrative del 10 giugno. In questa festa di popolo, il Partito Democratico sostiene i propri candidati Paola Ilari (III) ed Enzo Foschi (VIII). Dalle 7 alle 22 potranno votare tutti i cittadini che abbiano compiuto i sedici anni e che siano residenti nei municipi interessati. Per sapere dove votare, è sufficiente verificare il numero di sezione riportato sulla propria tessera elettorale ed associarlo alla sede di pertinenza. Per poter votare è necessario portare al seggio la propria tessera elettorale, un documento d’identità ed un contributo minimo di un euro per le spese di organizzazione. Per ulteriori informazioni è possibile visitare il sito del Pd del III municipio (clicca qui).
In III municipio, come detto, il Partito Democratico sostiene la candidatura di Paola Ilari, già segretaria democratica, che rappresenta la comunità che si è battuta in questi mesi per determinare la caduta dell’Amministrazione grillina e che sul territorio si è impegnata per riaprire il dialogo con cittadini e comitati di quartiere. Qui è possibile leggere una sua breve presentazione (clicca qui). Per incontrarla e sostenerla sarà possibile partecipare ad alcuni appuntamenti di questa settimana. Stasera 23 aprile alle ore 19, presso il Caffè Letterario (Viale Adriatico 20), per sostenere Paola ci saranno la parlamentare Annamaria Parente e la consigliera regionale Michela Di Biase. Giovedì 26 aprile, sempre alle ore 18 in Piazza Dante Galliani, ci sarà un’assemblea pubblica con il segretario nazionale Maurizio Martina e quello romano Andrea Casu. Le primarie rappresentano uno strumento unico di partecipazione che solo il Partito Democratico e il centrosinistra sono in grado di rendere possibili. Aiutateci a farle diventare una grande festa di popolo per preparare la sfida del 10 giugno. Uniti si può dare avvio ad un nuovo inizio per la nostra città.