È qualche giorno che a Roma capita una cosa surreale. La politica e i giornali scrivono L incessantemente dei candidati a Sindaco della città. Tutti a chiedersi chi sfiderà Virginia Raggi. Se ci saranno le primarie nel centrosinistra. Se la destra si presenterà con il giornalista Massimo Giletti o se alla fine Giorgia Meloni, oltre al tour nei municipi, scenderà in campo in prima persona. Tutti a parlare e a scrivere anche sui social. Pure quelli che non sono di Roma. Tutti “tuttologi” impegnati a spiegare ai romani quale sarebbe il miglior sindaco per la Capitale. Tutti, per la verità, tranne i cittadini romani. I romani in questo periodo parlano poco, sarà perché ormai le mascherine sono obbligatorie anche all’aperto e per le strade. Mi sembra che i romani abbiano poco tempo e voglia da perdere dietro la soap opera sul nome del futuro Sindaco. Sono troppo impegnati a lottare ogni giorno per continuare a lavorare e a vivere in una città sempre più abbandonata.
Oggi, solo per fare un esempio, tanti erano ammassati ad aspettare la metro alla stazione Flaminia. Due giorni prima centinaia di persone erano state costrette a rincorrere i pullman sostitutivi a causa della metro B ferma a Garbatella. Dal 5 ottobre la fermata della Metro B di Castro Pretorio è chiusa. Dal 29 novembre si fermerà anche quella di Policlinico. Mentre In Italia e a Roma sono in costante crescita i casi di Covid e nelle prossime ore uscirà il nuovo DPCM con misure più restrittive, la Sindaca Virginia Raggi non fa nulla per contingentare i mezzi pubblici. Non fa nulla nemmeno per chiedere un sostegno per i commercianti in difficoltà. Al contrario ha ripristinato la zona Ztl e il pagamento delle strisce blu per il parcheggio. Sembra molto occupata ad ottenere la propria ricandidatura, invece di occuparsi di far ritirare la spazzatura. I cassonetti sono stracolmi persino in pieno centro, a venti passi da una delle sede dell’Ama, l’azienda che si occupa dei rifiuti.
L’assurdità del dibattito romano è che mentre politica e giornali discutono del futuro Sindaco, nessuno chiede all’attuale Sindaca di continuare a fare tutto il necessario per salvaguardare la salute dei romani e far funzionare la città in un periodo di profonda crisi sociale ed economica. Sono ormai due settimane che chiediamo alla Sindaca di contingentare le presenze sui mezzi pubblici. È una cosa semplice da fare. Mettere la mascherina anche all’aperto, per poi dover salire su un autobus o una metro affollati vanifica i sacrifici di tutti. Eppure la Sindaca non ha fatto nulla. Non ha nemmeno detto una parola. Ha mandato i suoi supporters sui social a scrivere che non era vero nulla.
Per fortuna per superare l’immobilismo della Raggi è intervenuta la Ministra delle Infrastrutture e dei Trasporti Paola De Micheli, che ha convocato le aziende del trasporto pubblico locale per trovare subito una soluzione. Non sappiamo se la Raggi vorrà davvero ricandidarsi, oppure se ascolterà il consiglio della consigliera regionale Michela Di Biase che le ha chiesto un passo indietro, per consentire una discussione tra il Pd e il M5S. Quello che però appare certo è che la sua presenza a Roma non si percepisca già più. È stata ormai commissariata un po’ da tutti. Dalla politica, dai giornali e soprattutto dai romani, che provano come sempre a cavarsela da soli. Non mi piace la discussione di questi giorni. Al primo punto del dibattito cittadino dovrebbe esserci la salute pubblica e le risorse necessarie a superare la crisi economica crescente e ridurre le acuite disuguaglianze sociali. Tutto il resto, sinceramente, dovrebbe venire dopo.