Con il giuramento dei sottosegretari questa mattina il governo giallorosso composto dal M5S, il PD e Leu è pronto a governare il Paese. In un mese abbiamo assistito ad una rivoluzione copernicana della politica italiana. I due partiti politici arrivati primi alle passate elezioni hanno dato vita ad un esecutivo politico, che comincia con l’ambizione di durare fino alla conclusione della legislatura, eleggendo il prossimo Presidente della Repubblica e soprattutto lavorando per migliorare la qualità delle vita delle persone. Il futuro di questo Paese passerà inevitabilmente dai risultati di questo esperimento politico e dal senso di responsabilità della classe politica chiamata a gestire questa complessa fase storica. La Lega di Matteo Salvini ha ricominciato la propria perenne campagna elettorale, costruita sulle promesse e sulle menzogne. Tuttavia per evitare che la destra si rafforzi esiste un solo modo, governare bene mettendo da parte gli interessi e i destini dei singoli. Per questa ragione ci sono alcune accortezze che andrebbero seguite per evitare di fare danni.
Uno: vietato polemizzare soltanto per certificare la propria esistenza in vita. Non se ne può più delle polemiche. Si lavori a testa bassa e si comunichino al Paese soltanto i risultati collettivi e non le proprie visioni di parte. Due: basta con le minacce di scissioni, abbandoni e rientri. Ci siamo già scordati del grido di Piazza del Popolo? Una moratoria di un paio di anni farebbe bene a tutti. Si lavori uniti con questa nuova maggioranza senza frammentarla ulteriormente. Non abbiamo bisogno di tornare ai tempi dell’Unione, ne tanto meno di far auto avverare la profezia del film di Bisio “Bentornato Presidente”. Tre: tutti hanno un ruolo importante per governare il Paese o per indirizzare la rotta dei partiti che formano la coalizione. La si faccia finita con le rivendicazioni speciose. La squadra dei Ministri e dei sottosegretari è una sintesi che rispecchia le anime dei partiti del governo giallo-rosso e che garantisce la pluralità interna del Partito Democratico. Quattro: si può cominciare a ragionare sulle alleanze amministrative del futuro, ma senza accelerare i processi politici. Si lavori sotto traccia e con meno interviste. Alle prossime regionali è possibile costruire un programma che rispecchi i principi riformatori ispiratori del Governo, ma dove si è già votato in passato ognuno rimanga nei suoi ruoli. A Roma per esempio Virginia Raggi ha governato male, peggiorando la qualità della vita dei romani. Se la Sindaca volesse fare un favore a tutti potrebbe fare un passo indietro anticipatamente, così da consentire l’apertura di una fase politica nuova per la città. Quinto: si rispettino i segretari quale guide legittimate a costruire la sintesi dei programmi e delle selezioni delle classi dirigenti. Vale per Nicola Zingaretti che si è ben comportato in questa fase difficile, come per Bruno Astorre nel Lazio e Andrea Casu a Roma. I segretari di un partito eletti dagli iscritti e dai cittadini hanno il diritto di guidare le fasi politiche durante il loro mandato. Sesto: non facciamo errori come in passato. Non si lasciano incarichi di responsabilità avuti con il voto dei cittadini per aspirazioni personali. I mandati avuti dai cittadini si portano a termine fino alla fine. Abbiamo già pagato in passato questa fretta ingiustificata di accelerare la fine delle esperienze per le quali ci si è candidati. Ci sono tantissime energie che si possono utilizzare e che sono pronte a mettersi in gioco.
Questo fine settimana si è svolta una partecipata e molto interessante festa della rivista Left Wing. Ci sono stati decine di tavoli di discussione nei quali ascoltare opinioni qualificate sui principali temi dell’agenda politica del nostro Paese. Ho avuto la fortuna di partecipare a quello dell’antimafia e a quello su Roma città Aperta, che ha preceduto la cena di sottoscrizione a favore di Mediterranea. L’idea dei tavoli di discussione non è più una novità, ma ogni volta ci arricchisce di esperienze, idee e di rapporti. È il nuovo modo di partecipare alla discussione politica e probabilmente dovremmo ripensare complessivamente le iniziative politiche tradizionali, che troppo spesso accentrano su un singolo oratore l’onere di discussioni che avrebbero necessariamente bisogno di contributi specifici. Come democratici non siamo ancora pronti a cambiare completamente modo di discutere, razionalizzando i tempi ed ascoltando tutti gli interlocutori, ma proprio per questo dobbiamo lavorarci seriamente.
Era il 21 agosto del 2011 quando con pochi cittadini abbiamo cominciato la lotta contro il Tmb del Salario. Non ci credeva nessuno che quel mostro avrebbe chiuso davvero. Tanti anni di lotte con Maria Teresa Maccarrone, Travaglia Adriano, Daniele Poggiani e tanti altri. Tanti giornalisti di Sky, Teleroma 56, Repubblica, Corriere e Messaggero, Luciana Miocchi e Enrico Pazzi a tenere alta l’attenzione sul problema quando le Istituzioni faticavano a parlarne. E poi tre Presidenti di municipio diversi fra loro che hanno sostenuto i cittadini del territorio Cristiano Bonelli, Paolo Emilio Marchionne e Giovanni Caudo. La ex segretaria democratica Paola Ilari capace di schierare per la chiusura un intero partito politico. In questi giorni è finalmente arrivata la revoca ufficiale dell’autorizzazione dell’impianto su via Salaria. Possiamo finalmente dire che il III municipio si è liberato da un incubo. Il grazie di tutti noi deve andare a quei cittadini che ci hanno sempre creduto e che con questa battaglia hanno saputo unirci tutti.
Questo fine settimana si terrà la Festa dell’Unità del III Municipio a Largo Sergio Pugliese nel cuore del quartiere Talenti. Sono contento che si torni in Piazza per discutere di politica e di questo voglio ringraziare il segretario municipale Filippo Maria Laguzzi e l’intero gruppo dirigente locale di cui faccio orgogliosamente parte. Sarà l’occasione per parlare con il sottosegretario Roberto Morassut, i parlamentari Matteo Orfini, Luciano Nobili, Marianna Madia, Bruno Astorre e Claudio Mancini, oltre che con tanti amministratori della Regione Lazio, del Campidoglio e del partito. Sarà anche l’occasione per la nostra squadra di governo del III Municipio per raccontare quanto di buono il Partito Democratico sta facendo nell’amministrazione guidata dal Presidente Giovanni Caudo. Dal 20 al 22 settembre dalle ore 18 in poi saremo a Largo Pugliese. Venite assieme a noi per ragionare di politica, del nuovo governo, dell’opposizione alla Raggi e di come il centrosinistra sia tornato a guidare il III Municipio.
p.s un grande in bocca al lupo a Roberto Gualtieri e a tutta la nostra squadra di Ministri e sottosegretari. Hanno una responsabilità enorme e il nostro dovere è quello di aiutarli a fare il meglio per il Paese.