Parigi brucia e per la quarta settimana consecutiva i gilet gialli hanno provato a mettere a ferro e fuoco la città, chiedendo le dimissioni del Presidente Emmanuel Macron. Proprio nel cuore di quella che avrebbe dovuto essere la base operativa e mondiale dell’antipopulismo, l’internazionale populista si è invece messa in moto per spalleggiare il movimento di protesta. I primi ad esultare per i disordini sono stati il presidente degli Stati Uniti Donald Trump e l’ideologo della sua campagna elettorale Steve Bannon. Dopo di loro sono intervenuti il leader dell’estrema destra olandese Gert Walders e persino il Presidente turco Erdogan, che in verità sembra più esperto di repressioni piuttosto che di rivoluzioni. Non poteva certo mancare al sabba populista anche il nostro Matteo Salvini, impossibilitato nel nascondere “la propria gioia per i guai francesi“.
C’è uno spettro che si aggira per l’Europa ed è il populismo globale, l’abito moderno indossato dal fascismo eterno, come lo avrebbe definito Umberto Eco. Il fascismo eterno scaturisce dalla “frustrazione individuale o sociale” e si basa su un populismo qualitativo, per il quale “la risposta emotiva di un gruppo selezionato di cittadini può venire presentata ed accettata come la voce del popolo“. Questa ed altre considerazioni sono state pronunciate da Eco il 25 aprile del 1995, durante il suo intervento al simposio organizzato dai dipartimenti d’italiano e francese della Columbia University, per celebrare la liberazione dell’Europa. E’ un testo incredibilmente visionario e purtroppo molto attuale, che consiglio vivamente di leggere (clicca qui). Il clima continua a peggiorare anche a Roma, dove anche questa settimana l’Anpi è stata il bersaglio di un attacco di Forza Nuova, il cui ignobile striscione affisso davanti alla sede dell’associazione, è stato subito rimosso da alcuni cittadini e lasciato nel posto che merita, ovvero un cassonetto dei rifiuti. Segno questo che Roma contiua ad essere fieramente antifascista. Il tutto mentre la Sindaca Virginia Raggi ancora fa spallucce e nicchia sullo sgombero del palazzo occupato sede di Casapound.
Da domani il Ministro dell’interno Matteo Salvini sarà in visita in Isreale, dove tuttavia non riuscirà ad incontrare il presidente Rivlin. Le ragioni ufficiali del mancato incontro sarebbero di agenda politica. Tuttavia nei giorni scorso Rivlin aveva rilasciato una dichiarazione molto dura alla Cnn: “tu non puoi dire ammiriamo Israele e vogliamo legami stretti, ma siamo neo-fascisti“. Una discorso generale sul neofascismo in Europa e non specificatamente sulla Lega italiana, che però alcuni media israeliani hanno utilizzato per spiegare le ragioni del vertice mancato. Alla vicenda si è anche aggiunta la lettera, sottoscritta da oltre 100 ebrei italiani, nella quale si chiede a Salvini l’abiura e la condanna degli atti di antisemitismo, di rimozione della memoria, di banalizzazione degli orrori degli anni trenta e quaranta, degli atti aggressivi contro le comunità Roma e Sinti e di razzismo contro stranieri e migranti. Una condanna che c’è da scommetterci, purtroppo non arriverà.
In questi giorni siamo stati testimoni dell’assurda tragedia di Corinaldo, durante la quale hanno perso la vita in discoteca sei giovani ed almeno altri sette sono in pericolo di vita. Al netto di ogni considerazione, quanto è accaduto rivela un’incoscienza diffusa nel nostro Paese. In queste ore sui social sono state espresse considerazioni deliranti da parte di chi, alla ricerca di un facile capro espiatorio, ha persino cercato di prendersela con Sfera Ebbasta, il rapper che avrebbe dovuto partecipare alla serata quale special guest. In questa vicenda ovviamente ci sono stati molti sbagli. I primi a commettere un errore fatale sono stati gli organizzatori, che probabilmente hanno accolto più persone di quante la location potesse ospitarne. Anche da parte dell’entourage dell’artista si è evidentemente sottovalutata l’idoneità del locale ad ospitare la performance di un cantante capace di attirare moltissime persone.
Il problema è che questi due gravi errori sono figli dell’abitudine italiana di trasgredire troppo spesso la legislazione vigente in materia di capienza e sicurezza dei locali pubblici. In questi giorni in molti hanno fatto notare come queste leggi siano antiquate e spesso surreali. Se da una parte appare necessario ammodernare l’attuale legislazione, dall’altra sappiamo tutti molto bene come siano in troppi a sfidare la sorte, augurandosi che tutto vada per il meglio. L’esistenza di queste leggi, spesso particolarmente restrittive, è necessaria proprio per consentire la corretta gestione della situazione straordinaria ed emergenziale, per la quale è possibile si consumi una tragedia. Circostanza che in questa occasione si sarebbe verificata a causa dell’uso improprio di uno spray al peperoncino, già usato contro gli spettatori a Modena in un altro concerto dell’agosto del 2017. E’ necessario investire sull’educazione alla coscienza civica, per dotare i nostri giovani e le loro famiglie degli strumenti idonei alla prevenzione delle conseguenze dei propri comportamenti. Sembra banale, ma nel nostro Paese sarebbe invece rivoluzionario.
In III municipio la nuova amministrazione di centroinistra continua a lavorare. Da questo sabato e per tutto il periodo delle feste natalizie sono attivi i mercatini di Natale in via Iovine a Talenti (traversa di via Ojetti) e in Piazza Sempione. Dal prossimo 13 dicembre si aggiungeranno anche quelli di Largo Valtournanche a Conca d’Oro e di Piazza Fradeletto al Nuovo Salario. Sono mercatini su aree pubbliche, individuate ed assegnate attraverso lo strumento del bando municipale. Un obiettivo non semplice da raggiungere, considerati i tempi ristretti per la redazione del bando e la difficoltà di predisporre uno strumento in grado di attirare gli investimenti degli operatori economici e allo stesso tempo realizzare spazi, che ricreassero anche in periferia l’atmosfera unica dei mercatini della tradizione natalizia. I ringraziamenti per l’ottimo lavoro svolto devono andare all’assessore al commercio Francesca Leoncini e al Presidente della commissione omonima Filippo Maria Laguzzi.
Domenica ho partecipato alla bella festa che si è tenuta al Parco Dante Gallani, promossa dal comitato di quartiere Nuovo Salario e alla quale hanno aderito i comitati di quartiere del III municipio e le attività commerciali della zona. In serata si è svolto presso la sezione San Giovanni in VII Municipio l’interessante dibatitto contro il decreto immigrazione, al quale hanno partecipato il deputato democratico Claudio Mancini e il Presidente del Pd Roma Sibi Mani Kumaramangalam. Continueremo a parlare di politica anche questa settimana con l’iniziativa “Per una salute mentale a responsabilità pubblica“, che si terrà sabato 15 dicembre dalle ore 10 alle 13, presso la sede nazionale del Partito Democratico (Via di Sant’Andrea delle Fratte 16). L’assemblea è promossa dal tavolo per la salute mentale del Partito Democratico di Roma e tra i vari argomenti si discuterà delle proposte elaborate per la rimodulazione delle situazioni di esenzione per la compartecipazione alla spesa delle strutture residenziali socio riabilitative, in vista dell’imminente scadenza della proroga al 31 dicembre 2018. Alla Regione Lazio chiediamo di uscire dal lungo periodo di commissariamento con atti concreti a sostegno delle famiglie con maggiori difficoltà.