Oddio è lunedì #102 – Spelacchio is back, cronache dal regno della Maria Antonietta de’ noantri

A Roma purtroppo questa sarà la settimana di Spelacchio. Esatto. Spelacchio is back. In Piazza Venezia, tuttavia, quest’anno non ci sarà l’alberello costato l’anno scorso 50 mila euro ed arrivato nella capitale moribondo ed appunto spelacchiato. Il nuovo albero del Natale romano sarà un abete rosso di quarant’anni griffato da Netflix. La piattaforma streaming per guardare serie tv, film e documentari, infatti, è diventata sponsor ufficiale dell’albero della capitale. Per lanciare mediaticamente l’operazione, la tv streaming più seguita dai giovani ha pubblicato uno spot dai toni molto ironici (clicca qui). Il nuovo Spelacchio sarà alto più di 20 metri, verrà addobbato con 60 mila luci a led a basso consumo energetico con tonalità calde e 500 sfere di color argento e rosso. Costerà la modica cifra di 376 mila euro e lo si potrà ammirare dall’8 dicembre. La voce fuori campo durante lo spot promette faville: “non voglio ringraziamenti, mi bastano gli applausi“. La stessa frase che deve aver tenuto a mente la Sindaca di Roma Virginia Raggi nel presentarsi così acconciata sulla passarella dell’Opera di Roma. Speriamo soltanto che allo scoccare della mezzanotte la Maria Antonietta de’ noantri sia riuscita a trovare il tempo per una scappata al Campidoglio, per risolvere qualcuno dei problemi dei romani.

Questa settimana ho sottoscritto la petizione “Salviamo i consultori“, lanciata da un gruppo di donne in rete del II municipio. Lo storico consultorio di Via Salaria 140 e ciò che resta del consultorio di Via Atto Tigri, chiuso nel 2014 e trasferito in Via Garigliano 55 presso il Centro S. Anna, sono nuovamente finiti nel mirino dei tagli alla sanità pubblica e rischiano la chiusura. Per contribuire ad evitarlo ti chiedo di firmare la petizione (clicca qui) e di condividerla sui social o per whatsApp. In questi mesi, insieme con la responsabile politiche sociali del Pd Roma Carla Fermariello, abbiamo dato vita al tavolo sulla salute mentale che ha prodotto due documenti molto interessanti (clicca qui).

Fra gli argomenti più impellenti c’è quello sulla rimodulazione delle situazioni di esenzione per la compartecipazione alla spesa delle strutture residenziali socio riabilitative. In vista dell’imminente scadenza della proroga al 31 dicembre 2018, ottenuta a luglio grazie all’ascolto da parte del governatore Nicola Zingaretti delle problematiche sollevate dal tavolo e dalla consulta regionale per la salute mentale, è quanto mai necessario rimodulare le situazioni di esenzione, allineando le quote della Regione Lazio a quelle previste per gli utenti delle altre regioni italiane. Bisogna prestare molta attenzione, perchè se si chiudono servizi essenziali quali i consultori e i centri alzheimer e si tagliano i fondi alla sanità pubblica a causa dell’esiguità delle risorse, rischia di diventare un boomerang il finanziare al contempo progetti meritori come i consigli dei giovani e dei bambini. Quando ci sono poche risorse si devono usare prima di tutto per lenire le disuguaglianze ed aiutare le famiglie in difficoltà.

Nel Lazio è cresciuta la partecipazione al Partito Democratico con oltre 60 mila persone che si sono recate ai seggi delle primarie per eleggere segretario regionale Bruno Astorre. A lui va un grande in bocca al lupo per il lavoro che l’aspetta, assieme a Claudio Mancini ed Andrea Alemanni. Oltre al segretario sabato è stata eletta anche un’assemblea regionale composta da 200 delegati. Grazie al sostegno di moltissime persone del terzo municipio sono stato eletto delegato in quell’assemblea, dove ritroverò moltissimi amici e compagni con i quali condivido l’attività quotidiana nel nuovo Partito Democratico di Roma.

Un pensiero particolare voglio però dedicarlo a Maria Teresa Maccarrone, combattiva segretaria della sezione Nuovo Salario, eletta grazie al sostegno di tanti cittadini delle periferie del nostro municipio. Sono sicuro che anche all’assemblea regionale del Pd Lazio saprà portare avanti la battaglia per la chiusura dell’impianto Tmb Ama del Salario. Proprio questa settimana, infatti, insieme al Presidente del III municipio Giovanni Caudo abbiamo consegnato a molti parlamentari il rapporto dell’Arpa Lazio sui cattivi odori provenienti dal Tmb. Ai deputati e ai senatori che sono venuti al sit-in è stato ribadito come l’impianto non tratti i rifiuti, ma li produca e che l’unica soluzione reale per tutelare la salute dei cittadini sia la chiusura.

Voglio esprimere pieno sostegno alla Presidente del I Municipio Sabrina Alfonsi. Lei e la sua giunta sono state i bersagli di una vile aggressione della destra di Azione Frontale, che aveva l’obiettivo di scoraggiare la Presidente dalla politica di sostegno all’autodeterminazione delle donne e di difesa delle libertà conquistate. Il clima su questi argomenti sta peggiorando, complice soprattutto l’affermarsi di un razzismo e sessismo condiviso anche da alcuni esponenti dell’attuale governo nazionale. Ovviamente chi conosce Sabrina è consapevole che azioni di questo tipo possono avere l’unico risultato di farle raddoppiare l’impegno già messo in campo in questi anni. Ed ovviamente il Partito Democratico di Roma sarà al suo fianco.

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