Raffaele Marra è stato ancora il protagonista della settimana. Dal suo nuovo incarico di direttore del personale capitolino ha sbloccato il concorsone dei vigili urbani e come avevamo previsto ha avviato la selezione per individuare il sostituto dell’attuale capo del corpo della polizia municipale Diego Porta (quota 1.60), la cui quotazione di conseguenza questa settimana precipita ad 1.10. Continua a scendere la quota del Sindaco Virginia Raggi (quota 30), dopo le indiscrezioni giornalistiche che vogliono una dozzina di consiglieri capitolini sul piede di guerra contro la Sindaca, che sta elaborando la propria posizione sulle Olimpiadi. Il “no” imposto da Bepppe Grillo non è ancora stato ufficializzato e c’è chi in giunta prova a mettere in luce i benefici della città. Fra questi si rinsalda la posizione di Paolo Berdini (4.00), grazie alle positive sensazioni scaturite dalla visita in Campidoglio del presidente della A.S. Roma James Pallotta.
Fra le scommesse arrivate, grande intuizione quella dell’amico Stefano, che azzecca le dimissioni di Pietro Colonnella, presidente del Corecom Marche. Sarebbe stato quotato almeno a 20.00. Colonnella si dimette da galantuomo per far decadere il consiglio d’amministrazione dove siede anche il suo vice Francesco Capoccio. Capoccio, già portavoce di Gianfranco Fini, viene travolto dalla sdegno dell’opinione pubblica a causa di un suo post sui social, offensivo della memoria di Tiziana, la giovane donna che si è tolta la vita in seguito alla diffusione su internet di alcuni video hard. Uno così non lo avrei nemmeno quotato. Su questo argomento vi suggerisco di leggere queste riflessioni di Alessia Vetro, che mi hanno molto colpito (clicca qui).
p.s. tra parentesi le quote della scorsa settimana
Chi rischia:
Diego Porta – 1.10 – Raffaele Marra ha messo nel mirino l’attuale comandante dei Vigili Urbani di Roma, il cui incarico è stato prorogato fino al 31 ottobre. Lo diciamo da due settimane che è a rischio ed infatti la quota è ormai in caduta libera.
La Mafia ad Ostia – 1.80 – Dopo le motivazioni della corte d’appello sulla famiglia Fasciani, condannata complessivamente a 56 anni per “fatti gravi”, ma non per “associazione mafiosa”, viene a cadere uno dei presupposti di Mafia Capitale. Non si capisce, a questo punto, chi sarebbe la mafia a Roma e ad Ostia, il cui municipio è stato persino commissariato per infiltrazione mafiosa. Le motivazioni della sentenza parlano di una “evidente ridimensionamento dell’intera vicenda”. Il tutto condito dalle dichiarazioni di Raffaele Cantone (Anac) al processo di Mafia Capitale: “ad oggi posso dire che casi di 416 bis (associazione di tipo mafioso) non ci sono mai capitati” e dalla richiesta della Procura di Roma di archiviare l’accusa di associazione per delinquere di stampo mafioso, contestata all’ex sindaco Gianni Alemanno. Se questi sono i presupposti, per la Procura sarà davvero difficile portare a casa condanne per mafia.
Paola Muraro – 2.00 – Rumors dal Campidoglio ammettono che ormai ci siamo. Lei continua a dichiarare ai giornali di aver consegnato le dimissioni alla Sindaca Raggi. Ogni giorno sui giornali escono articoli che aggiungono nuove circostanze sull’inchiesta sui rifiuti nella quale è indagata. Proprio oggi dovrà vedere i comitati di cittadini che lottano per la chiusura del Tmb Salario. Quota dimezzata per un assessore ormai dimezzato.
Carlo Maria Medaglia – 3.50 – Qualcuno nella squadra dei pentestellati si è convinto che ci sia un conflitto d’interessi fra il suo ruolo di presidente e amministratore delegato di Roma Servizi e l’incarico di capo della segreteria tecnica del ministro all’ambiente Gianluca Galletti. A infastidire più di qualche consigliere capitolino sono il contratto co.co.co da quasi 105 mila euro l’anno (più bonus legato ai risultati) e il contemporaneo ruolo di primo piano nella squadra del governo Renzi.
Carmelo Barbagallo – 4.10 – Il segretario nazionale della Uil è imputato, insieme al suo predecessore e ad altri dirigenti del sindacato, per concorso in appropriazione indebita. Soldi dei lavoratori usati per l’acquisto di gioielli Swarowski e un soggiorno per la famiglia al California Camping Village in Toscana. Che le regole della politica non valgano per i sindacati? Una puntatina sulla sua uscita di scena a breve ci sta.
Paolo Berdini – 6.00 – Sta diventando un punto cardine della giunta Raggi, perché può regalare alla Sindaca autonomia politica su Olimpiadi e Stadio della Roma. La sua quota è quella che più delle altre subisce oscillazioni di settimana in settimana. Dopo la visita di James Pallotta, la sua posizione politica sembra più salda.
Antonio Campo Dall’Orto – 11.00 – Indiscrezioni giornalistiche anticipano le conclusioni dell’Anac sulle 21 nomine di manager firmate dall’Ad Rai. Di queste la metà sarebbero a rischio, poiché assegnate dopo l’entrata in vigore, il 26 gennaio scorso, del nuovo statuto aziendale, che nelle disposizioni anti-corruzione prevede una procedura molto rigida per la scelta dei dirigenti. C’è ancora molto da fare sulla trasparenza.
Luciano Spalletti – 18.00 – Si abbassa ancora la quota per il tecnico toscano della Roma, che perde la prima partita della stagione a Firenze. I destini di calcio e politica, in questa città, sembrano sempre intrecciarsi. A Torino ci sono la Juventus, fermata ieri, ma sempre vincente e la neo Sindaca Chiara Appendino, molto apprezzata per i suoi primi passi. Nella capitale ci sono la Roma e Virgina Raggi, sempre criticate e in crisi permanente.
Virginia Raggi – 25.00 – Dopo l’affondo di Roberta Lombardi, in Campidoglio si è aperta una frattura. Indiscrezioni giornalistiche parlano di almeno 12 consiglieri pronti a sfiduciare la Raggi, nel caso la situazione in Campidoglio precipiti. In III municipio la presidente del municipio Roberta Capoccioni, vicina alla deputata grillina, sostiene la chiusura del Tmb Salario come chiedono i cittadini, ricevendo gli strali dei “duri e puri” del movimento, contrari alla chiusura della struttura. Il posizionamento di truppe contrapposte porta ad indebolire ancora di più la Sindaca.
Chi spera:
Manlio Cerroni – 2.50 – Potrebbe tornare in auge, se il Campidoglio decidesse di usare, come vuole Paola Muraro, il suo impianto di trattamento di Rocca Cencia. Lui rincara la dose e ricorda al Corriere della Sera, come nel 2013 dopo la chiusura di Malagrotta, quell’impianto da mille tonnellate al giorno evitò l’emergenza rifiuti in città. D’altronde ci sarà un motivo se lo chiamano il “Supremo”…
Manuel Agnelli – 2.80 – Il leader degli Afterhours è la vera novità dell’X-Factor di quest’anno. Tra i giudici, Agnelli è il più severo e diretto. Di fronte all’assenza di talento si accende e scaglia giudizi affilati. E’ l’anti Fedez ed il possibile erede di Morgan, la cui uscita dalla giuria aveva abbassato di molto il livello del programma. Potrebbe essere davvero la sorpresa di questa stagione televisiva.
Donald Trump – 3.00 – Guadagna voti ogni giorno ed è normale che la sua quota scenda di settimana in settimana. La perdita di consensi di Hillary Clinton non accenna a fermarsi e non aiutano le voci sul suo stato di salute. In questa fase della campagna elettorale Trump sta usufruendo degli errori della sua rivale, abbassando il livello dello scontro. Gli attentati di New York, poi, vanno a vantaggio di chi soffia sul fuoco della paura.
Mauro Cociancich – 4.00 – Uno su cui puntare. Non è un grillino, ma un parlamentare del Partito Democratico. Il senato ha approvato un suo emendamento, che impone alla Rai il tetto degli stipendi (non più di 240 mila euro), che vale anche per le altre amministrazioni pubbliche.