L’assessore Eleonora Di Maggio ha incassato l’ok della squadra di governo. La mozione presentata dal consigliere di minoranza Francesco Filini – ‘Disagi servizio Saish scuola e disapprovazione operato assessore Di Maggio – alla fine riceve otto voti favorevoli e quattordici contrari. In tre non hanno partecipato alla votazione (Riccardo Corbucci, Marzia Maccaroni e Fabrizio Cascapera). Il minisindaco Paolo Marchionne ha ammesso “la maggioranza composta da quattordici persone è pur sempre qualificata” mentre Corbucci ha esclamato “non bisogna indossare l’elmetto per difendere l’indifendibile”.
Il dibattito. Il Consiglio di oggi, al terzo punto dell’ordine del giorno, ha avuto in discussione il servizio Saish (Servizio per l’autonomia e l’integrazione della persona disabile) e tutte le polemiche che hanno accompagnato bambini e genitori in questa prima settimana di scuola.
“Aver fatto un bando ad agosto è stata una scelta infelice – ha detto Filini – una decisione, peraltro, che non ha visto il coinvolgimento di famiglie, degli istituti, della Consulta handicap. In tutte le scuole c’è un problema: il servizio è stravolto, salta la continuità, ogni ragazzo ha cinque ore settimanali. I dirigenti scolastici non sapevano nulla, ci saranno ricorsi al Tar”.
L’assessore Di Maggio, da par sua, ha affermato: “Non è stato tagliato un servizio ma è stato garantito per due anni ed è rinnovabile per altri tre. Ho ricevuto apprezzamenti da parte degli operatori scolastici. La continuità è del servizio non degli operatori. Ieri, durante la Consulta handicap, ho parlato di vergogna e mi riferivo al problema della mancanza di risorse. Ebbene oggi il Municipio, nelle pieghe del bilancio, ha trovato 86mila euro che serviranno per portare le attività a una standardizzazione del livello qualitativo”. E poi ha sottolineato: “C’è chi mi ha definito presuntuosa. Vorrà dire che da questo momento lo sarò ancora di più. E poi voglio vedere chi della maggioranza voterà contro il mio operato”.
Il consigliere d’opposizione Bonelli, invece, ha commentato: “Forse Eleonora Di Maggio è assessore in un altro Municipio. Dove sono questi operatori scolastici che hanno manifestato parole di apprezzamento? Fino a ieri ho ricevuto telefonate da parte di persone che non sapevano cosa fare. In sede politica può dire ‘mancano le risorse’ ma non può dare queste risposte ai cittadini”.
Per il minisindaco Marchionne “non è vero che ogni ragazzo ha cinque ore di servizio, il bando che abbiamo promosso ha delle innovazioni sensibili. Potevamo fare una proroga, è vero, ma era una scelta insostenibile per le risorse a disposizione”.
Sassolini. Riccardo Corbucci, presidente del Consiglio, è voluto intervenire. E ha voluto mettere i puntini sulle “i”. In primis ha ricevuto gli applausi della minoranza quando ha notato “se non parliamo dei tagli al servizio Saish possiamo andare anche a casa” dopodiché ha riferito: “Una maggioranza sta insieme per i contenuti, non per i rapporti personali. Io rappresento i cittadini e non posso negare che ci sono stati dei problemi – ha evidenziato e Di Maggio ha scosso la testa in segno di contrarietà – il bando non si doveva fare. Io avrei voluto dare il mio contributo ma non è stato mai possibile perché in Commissione l’assessore non era presente. Non possiamo lavarci la coscienza, qui ci sono dei bambini che hanno bisogno di questo servizio. Terminato il Consiglio la giunta dovrebbe chiudersi dentro una stanza e trovare una via di fuga per risolvere le criticità che sono emerse”.
La lettera. Infine nel parlamentino di piazza Sempione è stata letta una missiva scritta dalla signora Nadia Battista e inviata al sindaco, Ignazio Marino.
“Sono presidente del Consiglio nell’istituto comprensivo Viale Adriatico 140 che raccoglie circa 800 alunni, nel Municipio III. Abbiamo una grave situazione delle famiglie dovuta alla mancanza di ore di Aec (assistenza educativa culturale di base, ndr) necessarie agli alunni disabili per essere integrati nel percorso scolastico. Non riguarda solo l’istituto che rappresento, ma tutto il territorio municipale. Ho parlato ieri con l’assessore alle Politiche educative del Municipio III, Eleonora Di Maggio, che ci ha confermato quello che molti genitori e insegnati avevamo purtroppo già capito, una drastica riduzione delle risorse destinate da Roma Capitale al Municipio III per l’espletamento del servizio, una riduzione del 50%, riduzione che mette in ginocchio ragazzi disabili, loro genitori e scuole. Una schiera di genitori, qualora la situazione non cambi immediatamente, è sul piede di avviare una marea di ricorsi, contro Roma Capitale. Ricorsi che gli alunni e i genitori sicuramente vinceranno, essendo la normativa in merito molto chiara, come il passato recente ha dimostrato. Chiedo a Roma Capitale, a nome dell’Istituto che rappresento, il quale accoglie, per altro, ben 90 su 300, dei casi di disabilità presenti su tutto il territorio del III Municipio, che riveda immediatamente le scelte fatte in merito alla distribuzione delle risorse per il servizio Aec, andando nella direzione di riportarle al livello delle necessità, riconoscendo i diritti e i servizi essenziali all’integrazione scolastica dei disabili e di fatto alla vita stessa, di una fetta della cittadinanza che oltre il danno della disabilità, per il momento riceve anche la beffa della carenza di servizi da parte delle istituzioni”.