SCUOLA, VIALE ADRIATICO: “DIMENSIONAMENTO VIOLA CONTINUITA’ DI METODO”
“In merito all’aggregazione dell’Istituto comprensivo a metodo Montessori di Viale Adriatico con la scuola elementare Angeli della Città e con la media ex Piva (entrambe sottratte all’Istituto comprensivo Via Perazzi) vogliamo sottolineare che nel Piano regionale non si è tenuto in alcun contro delle osservazioni contenute nei verbali dell’osservatorio provinciale che metteva in evidenza come i plessi scolastici da aggregare all’esistente Istituto Comprensivo Viale Adriatico non fossero a metodo Montessori, violando in maniera lampante il principio di continuità didattica”. Lo dicono, in una nota, i genitori di studenti dell’Istituto Comprensivo Viale Adriatico che hanno presentato ricorso al Tar del Lazio. “Più comprensibile, anche se ancora in violazione della continuità didattica – aggiungono – l’accorpamento della scuola media ex Piva, non a metodo Montessori, ma che si trova al secondo piano dello stesso edificio che ospita la scuola elementare dell’IC Viale Adriatico. Appare invece illogica e irrazionale la scelta di accorpare anche la scuola elementare Angeli della Città che non adotta il metodo Montessori, si trova per giunta in un altro quartiere del territorio e sarebbe la terza scuola elementare presente nell’ Istituto Comprensivo accorpato”.
SCUOLA, ANGELO MAURI: “PIANO DIMENSIONAMENTO ILLOGICO”
“Abbiamo sempre contestato la proposta di dimensionamento scolastico relativo al circolo didattico Angelo Mauri. Dallo studio dei flussi delle iscrizioni appare in modo chiaro ed inequivocabile la manifesta illogicità ed irrazionalità dell’accorpamento dell’attuale Circolo Didattico Angelo Mauri con la scuola Media via Perazzi. Quest’ultima infatti negli ultimi quattro anni ha avuto soltanto un iscritto proveniente dalla elementare Angelo Mauri”. Lo dichiarano, in una nota, i genitori di studenti del circolo didattico Angelo Mauri che hanno presentato ricorso al Tar del Lazio. “L’unica possibile aggregazione in grado di garantire la continuità didattica e di ciclo – spiegano i genitori – sarebbe quella con la scuola media Majorana, mediante la creazione di un Istituto Comprensivo che comprenda la scuola dell’infanzia, la scuola primaria e la scuola secondaria di 1° grado. La decisione sull’accorpamento – ribadiscono – è una incongruenza logica particolarmente grave se si considera, tra l’altro, che va contro con la posizione assunta in tal senso dalla Provincia di Roma, in virtù delle discussioni avute in sede di Osservatorio Provinciale e sulla base dei pareri espressi dal M.I.U.R. e dall’A.S.A.L.”.
SCUOLA, SIMONE RENOGLIO: CON DIMENSIONAMENTO SMEMBRATA INTERA COMUNITA’
“La Regione ha scelto di smembrare l’Istituto Renoglio, accorpando le scuole di Castel Giubileo all’Istituto Comprensivo Carlo Levi e quelle nel quartiere Settebagni all’Istituto Comprensivo Uruguay in via di Settebagni’, che a dispetto del nome è in realtà situato in zona Bufalotta-Cinquina. Un errore clamoroso che ci fa sospettare che l’ominimia abbia tratto in inganno la Regione”. Lo dichiarano in una nota i genitori di studenti dell’Istituto Renoglio presenti alla conferenza stampa di presentazione del ricorso al Tar del Lazio contro il dimensionamento scolastico. “I plessi dell’originario istituto distano fra loro 3,3 km lungo la via Salaria e sono collegati da due bus e linee Cotral. C’è invece un evidente scollamento – spiegano – tra la scuola di via del quartiere di Settebagni e l’istituto in via di Settebagni che malgrado il nome, dista dalla prima 7.3 km, senza un mezzo pubblico di collegamento fra le due scuole”. ” La distanza – sottolineano – è persino superiore (7.6 km) fra l’elementare del quartiere Settebagni e l’altra scuola media dell’I.C. Uruguay che si trova addirittura nel nuovo quartiere di Casale Nei”.
SCUOLA, S.M.S.DONATELLO (VIII MUNICIPIO): “DIMENSIONAMENTO LACERA ISTITUTO STORICO”
“Genitori e insegnanti si oppongono al dimensionamento che prevede la “lacerazione” in due parti della scuola media “Donatello”, situata in Via di Grotte Celoni nel Villaggio Breda-Casilina con conseguente trasferimento delle sede legale presso altri istituti comprensivi”. Lo dichiarano i genitori di studenti della scuola, impegnati nella raccolta firme a sostegno del ricorso al Tar contro il dimensionamento scolastico presentato oggi in una conferenza stampa. “L’istituto – proseguono – è formato da una sede centrale e da una succursale distanti l’una dall’altra poche centinaia di metri ed è frequentato da almeno 800 alunni; attualmente è fra le scuole medie più grandi di Roma, in termini di iscritti e di numero di classi. E’ anche la scuola più ricca di storia dell’ VIII Municipio, ha persino un archivio storico ed e’ tra le più prestigiose per riconoscimenti e risultati. Lo smembramento – concludono – comporterà la perdita completa dell’identità della scuola con la mortificazione di chi negli anni ha costruito un percorso di formazione apprezzato e consolidato. E’ inoltre inaccettabile il mancato coinvolgimento degli Organi Collegiali nelle scelte sul dimensionamento da parte degli Enti locali”.
SCUOLA, PRIMARIA CAPPONI (XV MUNICIPIO): “DIMENSIONAMENTO VIOLA PRINCIPIO CONTINUITA’ DIDATTICA”
“La scuola primaria “Gino Capponi” del XV Municipio, in base al piano di dimensionamento scolastico approvato dalla Regione Lazio, è stata distaccata dagli altri plessi con i quali formava il Circolo Didattico 194 e accorpata all’IC Magliana. La soluzione è frutto di una decisione unilaterale da parte degli organi municipali e comunali, non ha mai visto coinvolti gli organi di rappresentanza, come i Consigli di Circolo Didattico e/o d’Istituto ed è stata subito contestata da tutte le componenti della scuola Capponi: genitori, docenti, personale ATA”. Lo dichiarano, in una nota, i genitori di alunni della scuola primaria Capponi che hanno deciso di sostenere il ricorso delle scuole del IV Municipio contro il dimensionamento scolastico. “Questa scelta – continuano – non rispetta in nessun modo il criterio di territorialità. Inoltre, nell’arco degli ultimi 20 anni, gli alunni della scuola primaria Capponi hanno proseguito il loro corso di studi iscrivendosi alle scuole medie Morandi, Gramsci, Nino Rota e Toscanini, facenti parte del quadrante territoriale compreso tra le vie Portuense – Largo La Loggia – Valtellina, mentre è verificabile che nessun alunno ha proseguito il corso di studi presso le scuole medie ubicate in zona Magliana. Questa decisione dunque – sottolineano i genitori – non garantisce gli attuali flussi degli allievi in uscita dalla scuola primaria Capponi. Il rischio è la diminuzione delle iscrizioni a favore di altre scuole primarie per la perdita della continuità educativo-didattica da parte degli insegnanti che potrebbero optare per un trasferimento in altre scuole, con evidenti ripercussioni sul percorso formativo dei nostri figli” – conclude la nota.
SCUOLA, LICEO DE CHIRICO (X MUNICIPIO): “SCOMPARSA LICEO ARTISTICO VIOLA LA RIFORMA”
“Abbiamo sostenuto con le nostre firme il ricorso al Tar del Lazio, presentato dai genitori di alcune scuole della città, poiché il Liceo Artistico de Chirico di Via Ferrini è stato aggregato all’Istituto d’Arte Roma 3 con, incredibilmente, il mantenimento dell’autonomia e della denominazione a favore di quest’ultimo che, tra l’altro, non può contemplare gli indirizzi di studio ancora presenti nel Liceo. La Provincia, invece, aveva previsto l’opposto, visto che sono gli Istituti d’Arte che devono confluire nei Licei Artistici, poiché la riforma ne ha disposto l’abrogazione. In questo caso la Regione ha fatto il contrario, ribaltando le direttive ministeriali”. Così in una nota i docenti, i genitori e il personale del Liceo de Chirico di Via Ferrini che hanno consegnato questa mattina le firme a sostegno del ricorso al TAR sul dimensionamento scolastico. “La scelta della Regione e, di seguito, quella dell’Ufficio Scolastico Regionale per il Lazio hanno, di fatto, determinato la soppressione del Liceo Artistico de Chirico, facendo sparire dall’anagrafe delle scuole del X Municipio la denominazione di Liceo Artistico, presente in questo territorio da oltre trent’anni, e lasciando solo quella dell’Istituto d’Arte Roma 3 che potrà giuridicamente assumere la denominazione di Liceo solo quando la riforma andrà a regime, cioè tra tre anni. Per questa ragione – concludono – continueremo a far sentire le nostre ragioni in tutte le sedi possibili”
SCUOLA, GENITORI II MUNICIPIO: SOSTENIAMO RICORSO AL TAR
“Abbiamo raccolto le preoccupazioni generalizzate dei genitori del II Municipio e promosso la raccolta di firme a sostegno del ricorso al Tar del Lazio contro il dimensionamento scolastico della Regione. Così in una nota il Coordinamento Genitori Scuole del II Municipio di Roma che prosegue: “L’imposizione alcuna condivisione con le parti sociali riflettendo un pensiero rivolto unicamente al lato economico. L’innalzamento della soglia minima prevista per l’istituzioni scolastiche a 1000 alunni senza però prevedere soglie massime, ha portato come conseguenza immediata, nel nostro Municipio, allo smembramento del Circolo Didattico Ugo Bartolomei tra due Istituti Comprensivi e la creazione di istituti come I.C. Nemorense-Africano e l’I.C. Vescovio che superano abbondantemente i 1400 alunni. La distribuzione in più plessi di questi importanti numeri, con una dirigenza unica, creerà prevedibili difficoltà nella gestione amministrativa e nella progettazione didattica e pedagogica, cancellando una pluralità di proposte scolastiche formative e organizzative. Oltre al taglio del personale dirigente e amministrativo si determineranno le premesse per ulteriori riduzioni del personale di custodia e quindi minore sicurezza, per la diminuzione del numero di classi e un maggior affollamento, per una diminuzione degli insegnanti e quindi un ulteriore peggioramento dell’offerta formativa, per una diminuzione della componente genitori nelle istituzioni scolastiche e quindi meno partecipazione e democrazia. E’ sconcertante come decisioni sugli assetti fondamentali del nostro sistema scolastico vengano assunte in assenza di qualsiasi processo valutativo e di un ampio, trasparente ed efficace sistema di concertazione con le Istituzioni Scolastiche, la Direzione Scolastica Regionale, gli Uffici Scolastici Provinciali e ogni altro soggetto interessato.
Scuola, i commenti dei genitori che hanno ricorso al Tar del Lazio
SCUOLA, VIALE ADRIATICO: “DIMENSIONAMENTO VIOLA CONTINUITA’ DI METODO”
“In merito all’aggregazione dell’Istituto comprensivo a metodo Montessori di Viale Adriatico con la scuola elementare Angeli della Città e con la media ex Piva (entrambe sottratte all’Istituto comprensivo Via Perazzi) vogliamo sottolineare che nel Piano regionale non si è tenuto in alcun contro delle osservazioni contenute nei verbali dell’osservatorio provinciale che metteva in evidenza come i plessi scolastici da aggregare all’esistente Istituto Comprensivo Viale Adriatico non fossero a metodo Montessori, violando in maniera lampante il principio di continuità didattica”. Lo dicono, in una nota, i genitori di studenti dell’Istituto Comprensivo Viale Adriatico che hanno presentato ricorso al Tar del Lazio. “Più comprensibile, anche se ancora in violazione della continuità didattica – aggiungono – l’accorpamento della scuola media ex Piva, non a metodo Montessori, ma che si trova al secondo piano dello stesso edificio che ospita la scuola elementare dell’IC Viale Adriatico. Appare invece illogica e irrazionale la scelta di accorpare anche la scuola elementare Angeli della Città che non adotta il metodo Montessori, si trova per giunta in un altro quartiere del territorio e sarebbe la terza scuola elementare presente nell’ Istituto Comprensivo accorpato”.
SCUOLA, ANGELO MAURI: “PIANO DIMENSIONAMENTO ILLOGICO”
“Abbiamo sempre contestato la proposta di dimensionamento scolastico relativo al circolo didattico Angelo Mauri. Dallo studio dei flussi delle iscrizioni appare in modo chiaro ed inequivocabile la manifesta illogicità ed irrazionalità dell’accorpamento dell’attuale Circolo Didattico Angelo Mauri con la scuola Media via Perazzi. Quest’ultima infatti negli ultimi quattro anni ha avuto soltanto un iscritto proveniente dalla elementare Angelo Mauri”. Lo dichiarano, in una nota, i genitori di studenti del circolo didattico Angelo Mauri che hanno presentato ricorso al Tar del Lazio. “L’unica possibile aggregazione in grado di garantire la continuità didattica e di ciclo – spiegano i genitori – sarebbe quella con la scuola media Majorana, mediante la creazione di un Istituto Comprensivo che comprenda la scuola dell’infanzia, la scuola primaria e la scuola secondaria di 1° grado. La decisione sull’accorpamento – ribadiscono – è una incongruenza logica particolarmente grave se si considera, tra l’altro, che va contro con la posizione assunta in tal senso dalla Provincia di Roma, in virtù delle discussioni avute in sede di Osservatorio Provinciale e sulla base dei pareri espressi dal M.I.U.R. e dall’A.S.A.L.”.
SCUOLA, SIMONE RENOGLIO: CON DIMENSIONAMENTO SMEMBRATA INTERA COMUNITA’
“La Regione ha scelto di smembrare l’Istituto Renoglio, accorpando le scuole di Castel Giubileo all’Istituto Comprensivo Carlo Levi e quelle nel quartiere Settebagni all’Istituto Comprensivo Uruguay in via di Settebagni’, che a dispetto del nome è in realtà situato in zona Bufalotta-Cinquina. Un errore clamoroso che ci fa sospettare che l’ominimia abbia tratto in inganno la Regione”. Lo dichiarano in una nota i genitori di studenti dell’Istituto Renoglio presenti alla conferenza stampa di presentazione del ricorso al Tar del Lazio contro il dimensionamento scolastico. “I plessi dell’originario istituto distano fra loro 3,3 km lungo la via Salaria e sono collegati da due bus e linee Cotral. C’è invece un evidente scollamento – spiegano – tra la scuola di via del quartiere di Settebagni e l’istituto in via di Settebagni che malgrado il nome, dista dalla prima 7.3 km, senza un mezzo pubblico di collegamento fra le due scuole”. ” La distanza – sottolineano – è persino superiore (7.6 km) fra l’elementare del quartiere Settebagni e l’altra scuola media dell’I.C. Uruguay che si trova addirittura nel nuovo quartiere di Casale Nei”.
SCUOLA, S.M.S.DONATELLO (VIII MUNICIPIO): “DIMENSIONAMENTO LACERA ISTITUTO STORICO”
“Genitori e insegnanti si oppongono al dimensionamento che prevede la “lacerazione” in due parti della scuola media “Donatello”, situata in Via di Grotte Celoni nel Villaggio Breda-Casilina con conseguente trasferimento delle sede legale presso altri istituti comprensivi”. Lo dichiarano i genitori di studenti della scuola, impegnati nella raccolta firme a sostegno del ricorso al Tar contro il dimensionamento scolastico presentato oggi in una conferenza stampa. “L’istituto – proseguono – è formato da una sede centrale e da una succursale distanti l’una dall’altra poche centinaia di metri ed è frequentato da almeno 800 alunni; attualmente è fra le scuole medie più grandi di Roma, in termini di iscritti e di numero di classi. E’ anche la scuola più ricca di storia dell’ VIII Municipio, ha persino un archivio storico ed e’ tra le più prestigiose per riconoscimenti e risultati. Lo smembramento – concludono – comporterà la perdita completa dell’identità della scuola con la mortificazione di chi negli anni ha costruito un percorso di formazione apprezzato e consolidato. E’ inoltre inaccettabile il mancato coinvolgimento degli Organi Collegiali nelle scelte sul dimensionamento da parte degli Enti locali”.
SCUOLA, PRIMARIA CAPPONI (XV MUNICIPIO): “DIMENSIONAMENTO VIOLA PRINCIPIO CONTINUITA’ DIDATTICA”
“La scuola primaria “Gino Capponi” del XV Municipio, in base al piano di dimensionamento scolastico approvato dalla Regione Lazio, è stata distaccata dagli altri plessi con i quali formava il Circolo Didattico 194 e accorpata all’IC Magliana. La soluzione è frutto di una decisione unilaterale da parte degli organi municipali e comunali, non ha mai visto coinvolti gli organi di rappresentanza, come i Consigli di Circolo Didattico e/o d’Istituto ed è stata subito contestata da tutte le componenti della scuola Capponi: genitori, docenti, personale ATA”. Lo dichiarano, in una nota, i genitori di alunni della scuola primaria Capponi che hanno deciso di sostenere il ricorso delle scuole del IV Municipio contro il dimensionamento scolastico. “Questa scelta – continuano – non rispetta in nessun modo il criterio di territorialità. Inoltre, nell’arco degli ultimi 20 anni, gli alunni della scuola primaria Capponi hanno proseguito il loro corso di studi iscrivendosi alle scuole medie Morandi, Gramsci, Nino Rota e Toscanini, facenti parte del quadrante territoriale compreso tra le vie Portuense – Largo La Loggia – Valtellina, mentre è verificabile che nessun alunno ha proseguito il corso di studi presso le scuole medie ubicate in zona Magliana. Questa decisione dunque – sottolineano i genitori – non garantisce gli attuali flussi degli allievi in uscita dalla scuola primaria Capponi. Il rischio è la diminuzione delle iscrizioni a favore di altre scuole primarie per la perdita della continuità educativo-didattica da parte degli insegnanti che potrebbero optare per un trasferimento in altre scuole, con evidenti ripercussioni sul percorso formativo dei nostri figli” – conclude la nota.
SCUOLA, LICEO DE CHIRICO (X MUNICIPIO): “SCOMPARSA LICEO ARTISTICO VIOLA LA RIFORMA”
“Abbiamo sostenuto con le nostre firme il ricorso al Tar del Lazio, presentato dai genitori di alcune scuole della città, poiché il Liceo Artistico de Chirico di Via Ferrini è stato aggregato all’Istituto d’Arte Roma 3 con, incredibilmente, il mantenimento dell’autonomia e della denominazione a favore di quest’ultimo che, tra l’altro, non può contemplare gli indirizzi di studio ancora presenti nel Liceo. La Provincia, invece, aveva previsto l’opposto, visto che sono gli Istituti d’Arte che devono confluire nei Licei Artistici, poiché la riforma ne ha disposto l’abrogazione. In questo caso la Regione ha fatto il contrario, ribaltando le direttive ministeriali”. Così in una nota i docenti, i genitori e il personale del Liceo de Chirico di Via Ferrini che hanno consegnato questa mattina le firme a sostegno del ricorso al TAR sul dimensionamento scolastico. “La scelta della Regione e, di seguito, quella dell’Ufficio Scolastico Regionale per il Lazio hanno, di fatto, determinato la soppressione del Liceo Artistico de Chirico, facendo sparire dall’anagrafe delle scuole del X Municipio la denominazione di Liceo Artistico, presente in questo territorio da oltre trent’anni, e lasciando solo quella dell’Istituto d’Arte Roma 3 che potrà giuridicamente assumere la denominazione di Liceo solo quando la riforma andrà a regime, cioè tra tre anni. Per questa ragione – concludono – continueremo a far sentire le nostre ragioni in tutte le sedi possibili”
SCUOLA, GENITORI II MUNICIPIO: SOSTENIAMO RICORSO AL TAR
“Abbiamo raccolto le preoccupazioni generalizzate dei genitori del II Municipio e promosso la raccolta di firme a sostegno del ricorso al Tar del Lazio contro il dimensionamento scolastico della Regione. Così in una nota il Coordinamento Genitori Scuole del II Municipio di Roma che prosegue: “L’imposizione alcuna condivisione con le parti sociali riflettendo un pensiero rivolto unicamente al lato economico. L’innalzamento della soglia minima prevista per l’istituzioni scolastiche a 1000 alunni senza però prevedere soglie massime, ha portato come conseguenza immediata, nel nostro Municipio, allo smembramento del Circolo Didattico Ugo Bartolomei tra due Istituti Comprensivi e la creazione di istituti come I.C. Nemorense-Africano e l’I.C. Vescovio che superano abbondantemente i 1400 alunni. La distribuzione in più plessi di questi importanti numeri, con una dirigenza unica, creerà prevedibili difficoltà nella gestione amministrativa e nella progettazione didattica e pedagogica, cancellando una pluralità di proposte scolastiche formative e organizzative. Oltre al taglio del personale dirigente e amministrativo si determineranno le premesse per ulteriori riduzioni del personale di custodia e quindi minore sicurezza, per la diminuzione del numero di classi e un maggior affollamento, per una diminuzione degli insegnanti e quindi un ulteriore peggioramento dell’offerta formativa, per una diminuzione della componente genitori nelle istituzioni scolastiche e quindi meno partecipazione e democrazia. E’ sconcertante come decisioni sugli assetti fondamentali del nostro sistema scolastico vengano assunte in assenza di qualsiasi processo valutativo e di un ampio, trasparente ed efficace sistema di concertazione con le Istituzioni Scolastiche, la Direzione Scolastica Regionale, gli Uffici Scolastici Provinciali e ogni altro soggetto interessato.
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