Scuola, approvato odg che chiede rinvio di un anno per l’entrata in vigore del dimensionamento scolastico

Oggi il consiglio del IV Municipio ha approvato un ordine del giorno che chiede alla Regione Lazio di rinviare di un anno l’entrata in vigore del ridimensionamento scolastico varato dal Governo e recepito dalla Regione Lazio che chiede di ridurre gli attuali 17 istituti comprensivi del IV municipio al fine di realizzare dei plessi con un minimo di mille alunni. Ieri pomeriggio il Presidente del IV Municipio Cristiano Bonelli aveva incontrato i dirigenti scolastici, senza invitare i consigli d’istituto ne le forse di opposizione, per proporre un piano di accorpamento per ridurre da 17 a 12 i plessi del IV Municipio, con Istituti che avranno anche fino a 1300 ragazzi. Un piano che ha trovato la ferma opposizione di molti dirigenti che hanno continuano a chiedere la proroga, posizione già espressa anche dalla rete delle scuole. Questa mattina nel mio intervento ho voluto fare chiarezza sulle responsabilità politiche del Governo Berlusconi che ha deciso di procedere ad ulteriori tagli alla scuola pubblica. Ho ricordato come la Regione Lazio, a differenza di tante altre regioni che hanno deciso di rimandare l’applicazione della Legge, abbia invece eseguito senza ipotizzare alcun percorso davvero condiviso. La Regione Toscana. poi, ha anche fatto ricorso alla Corte Costituzionale per verificare la costituzionalità della norma. 

Negli interventi dell’assessore alle politiche scolastiche Francesco Filini e della commissiona scuola Emiliano Bono, il Pdl ha voluto rimarcare che alla base della riforma ci sarebbero criteri di continuità didattica e non soltanto di tagli alla spesa, suscitando le perplessità dei presenti. Inoltre la maggioranza ha più volte fatto notare di non aver bisogno di un voto del consiglio per approvare lo schema di ridimensionamento. Anche in questa circostanza ho fatto notare al presidente del IV Municipio Cristiano Bonelli che la giurisprudenza dice esattamente il contrario. Nel 2009 infatti, durante la prima fase del ridimensionamento, il TAR del Lazio ha accolto il ricorso del Comune di Reggio Calabria contro la Provincia, rea di aver approvato il ridimensionamento con delle semplici memorie di giunta che esautorano il consiglio. In questo caso, quindi, il rischio é che l’atto votato oggi in consiglio resti lettera morta e che al Comune di Roma arrivi soltanto la memoria della giunta Bonelli con la proposta di ridimensionamento. Per questa ragione ho proposto ai colleghi di promuovere un ricorso al TAR del Lazio per evitare di essere presi in giro dai giochi di Cristiano Bonelli. 

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