Oddio è lunedì #23 – En Marche! e In Cammino vanno dalla stessa parte

Ci sono due bellissime notizie in questo lunedì di ponte per tanti italiani. La vittoria di Emmanuel Macron al primo turno delle elezioni presidenziali francesi e il rilascio di Gabriele Del Grande, il giornalista fermato dalla polizia turca il 9 aprile scorso. Su Macron vale quanto detto la settimana scorsa (clicca qui). Voglio soltanto aggiungere che gollisti e socialisti hanno già garantito il proprio appoggio al candidato che vuole rilanciare l’Europa e non dissolverla. Il leader di “En Marche!“, il partito moderato nato soltanto un anno fa, ha dimostrato come una forza politica moderata e post ideologica, che difende l’Unione Europea e il nostro stile di vita, può porsi come perno del sistema politico. Macron è il futuro. Leadership come la sua rappresentano una risposta credibile e pragmatica al populismo e all’estremismo becero. Mi auguro che la Francia possa fare fronte unito e come spesso gli capita indicare la via. Sarebbe un segnale per il mondo.

L’Italia è davvero un Paese strano. Il 13 aprile per un “errore tecnico” il Governo aveva abrogato il secondo comma dell’articolo 211 del Codice degli appalti. Quello che permetteva all’Anac di Raffaele Cantone di chiedere alle Pubbliche Amministrazioni di annullare atti che apparivano, secondo istruttorie di verifica interne all’Autorità, illegittimi. L’arma preventiva consiste nel potere di sanzionare il dirigente responsabile del procedimento di gara d’appalto, che non avesse provveduto all’annullamento con una multa da 250 a 25mila euro. Una minaccia preventiva, mai ancora utilizzata dall’Anac, che fino ad oggi era sempre riscita ad ottenere il ritiro di atti considerati anomali. Per i più maliziosi si è trattato di un tentativo di colpo di mano, promosso su indicazione del Consiglio di Stato, il tribunale di secondo grado della giustizia amministrativa. Il Governo ha già fatto sapere che si porrà subito rimedio in fase di conversione del testo. Va bene e ci mancherebbe pure.

Tuttavia sarebbe davvero il caso di cominciare a dibattere seriamente sul ruolo e sui poteri dei Tar e del Consiglio di Stato, che sempre di più legano le caviglie del Paese. Il ricorso al Tribunale Amministrativo è ormai divenuto un blocco per gli investimenti e la realizzazione delle opere pubbliche. A Roma, per dirne una, il rifacimento della via Salaria è sospeso in attesa della sentenza definitiva del tribunale amministrativo. Di esempi simili ne esistono a centinaia per tutta la penisola. I tempi della giustizia amministrativa sono biblici e sono assolutamente incompatibili con i principi costituzionali di legalità, buon andamento, efficacia ed efficienza della pubblica amministrazione. Il ricorso al Tar è diventato un comodo e poco costoso strumento di blocco contro ogni decisione che non fa comodo, penetrando ormai in ogni aspetto della vita del paese. La conseguenza è che, in presenza di un’eterna incertezza, i capitali e le energie umane fuggono dall’Italia verso luoghi nei quali quest’incertezza non esiste. Non serviva il ricorso al Tar della Sindaca di Roma Virginia Raggi per chiedere l’annullamento della delibera che istituisce il “Parco archeologico del Colosseo“, per averne ulteriore conferma. Il tribunale amministrativo viene usato come strumento di lotta politica contro il Ministero dei Beni Culturali, che aveva scelto di dare al Colosseo vera autonomia e un direttore individuato con una selezione internazionale. Ripensare i compiti della giustizia amministrativa mi sembra più importante e urgente che limitare i poteri ispettivi e preventivi dell’Anac.

Domenica 30 aprile dalle 8 alle 20 si vota per le primarie del Partito Democratico. Sono stato candidato all’assemblea nazionale del Pd con Matteo Renzi per il nostro collegio. Chi voterà per Renzi in III e in IV municipio, contribuirà anche ad eleggermi nell’assemblea nazionale del Partito Democratico. E’ una forte responsabilità che mi motiva ancora di più nel lavoro di ricostruzione del Pd di Roma. Ne parleremo insieme giovedì 27 aprile alle 20.00 al circolo Giovanna Marturano di Piazza Bortolo Belotti 37. In questi giorni migliaia di militanti sono impegnati in volantinaggi ed iniziative per spiegare ai cittadini come e dove si può votare. Questo fine settimane ci sono stati tanti volantinaggi. Insieme con alcuni dei volontari del comitato del III municipio, domenica mattina sono stato in via Conca d’Oro. E’ utile ricordare che alle primarie potranno partecipare tutti, anche chi non è iscritto al Pd.

Per individuare il luogo fisico dove recarsi a votare domenica basterà individuare il numero del proprio seggio, riportato sulla tessera elettorale e verificarlo qui. Se siete residenti in III municipio l’elenco dei seggi lo trovate dirattemente qui. Per chi invece dovesse trovarsi fuori dalla propria provincia di residenza, è comunque possibile votare, ma è OBBLIGATORIO registrarsi a questo link entro le ore 12 di giovedì 27 aprile. Partecipare alla scelta del segretario nazionale del Partito Democratico è una decisione importante. E’ la migliore risposta possibile al populismo di chi, grazie a poche centinaia di click anonimi su internet, vorrebbe insegnare agli altri il valore della democrazia e della partecipazione. Le primarie delle persone in carne ed ossa sono l’unica vera forma di democrazia diretta del nostro Paese. Diamo loro forza per difendere i valori della democrazia e della Repubblica. En Marche! e In Cammino vanno dalla stessa parte.

A Roma il M5S sta miseramente fallendo giorno dopo giorno. In giro per i municipi ci sono assessori, un tempo cittadini che si lamentavano per l’inerzia dell’amministrazione, che danno le colpe del proprio fallimento ai cittadini. L’Ama non riesce a far funzionare la raccolta dei rifiuti e provoca disagi per la puzza dell’impianto Tmb Salario? Colpa dei cittadini cattivi che buttano i rifiuti per strada. Il commercio abusivo non viene adeguatamente sanzionato dai vigili urbani? Colpa degli italiani che comprano le robacce dagli stranieri. Non si trovano i soldi per tappare le buche delle strade in alcuni municipi? Si abbassano i limiti di velocità, perchè gli automobilisti romani corrono troppo.

I “nuovi” politici del M5S hanno finito i capri espiatori della precedente amministrazione ed ora se la prendono con i cittadini, molti dei quali li hanno votati. Sono visti con fastidio perchè dopo un anno pretendono di vedere qualche risultato. Raggi e i grillini, invece, sono un muro di gomma. Rimangono inchiodati alle poltrone, nonostante inchieste ed arresti. Di loro si ricordano soltanto le polemiche sulle Olimpiadi, lo Stadio ed ora il Colosseo. Per fortuna che dopo la settimana bianca, si avvicinano le vacanze estive. Un mesetto di mare e sole a Virginia non glielo toglierà nessuno. I romani sono innocenti sui rifiuti, sul commercio abusivo e le buche. Tuttavia siamo tutti colpevoli per aver consentito questo disastro a Roma. I cittadini per aver ingenuamente creduto alle promesse di questi improvvisati della politica low cost. Chi fa politica nei partiti che hanno amministrato Roma, per aver fallito ed aver frustrato le aspettative dei quartieri con più difficoltà. Serve un nuovo patto per rilanciare Roma, costruendo assieme una classe politica sana e preparata.

Consiglio di leggere “Viaggio nella vita“, l’ultimo libro del giornalista Roberto Tumbarello. E’ un libro che esalta la bellezza e l’unicità della vita, anche quando il viaggio si percorre in condizioni di disagio. Il mondo di oggi è fortemente dopato e ci influenza costantemente con modelli sociali che ci obbligano a vedere nel successo economico, l’unico metro di misura della felicità. Roberto ci ricorda come non sia mai così e come la libertà di essere se stessi, valga più di qualsiasi patrimonio accumulato nella propria vita. Questo è un libro dedicato soprattutto a chi pensa che questa sia una considerazione banale. Poter essere liberi, oggi rappresenta l’unica vera rivoluzione. Chi mi conosce e mi sta vicino, sa bene a chi è dedicata questa riflessione finale.

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