Queste settimane politiche sono state caratterizzate da tantissimi articoli sugli scenari delle prossime elezioni amministrative. Uno stillicidio di dichiarazioni, editoriali e retroscena che spesso si sono persino contraddetti fra loro e che certamente hanno avuto come risultato quello di complicare alcune questioni a mio giudizio piuttosto semplici. Partiamo dalla prima. La Regione Lazio è una delle Regioni d’Italia meglio governate, grazie all’amministrazione guidata da Nicola Zingaretti. Il Lazio è la prima Regione per numero di somministrazioni di vaccini ed è quella con la percentuale più alta di Over 80 vaccinati. Attualmente vengono somministrate 40 mila dosi di vaccino al giorno nei grandi hub vaccinali aperti appositamente dalla Regione sul modello di quelli israeliani. Soltanto poche ore fa l’assessore alla sanità Alessio D’Amato ha annunciato che entro luglio saranno vaccinati anche i trentenni. Un’efficienza organizzativa che non è passata inosservata, visto che 50 mila persone hanno cambiato la propria residenza, portandola nel Lazio nella speranza di essere vaccinati più rapidamente. Sabato è arrivato anche il turno del Presidente Nicola Zingaretti, nato nel 1965 e che ha avuto la propria dose di AstraZeneca. Dobbiamo tutti essere orgogliosi della Regione Lazio e ringraziare chi l’amministra con capacità e serietà da ormai otto anni. Se Nicola Zingaretti si fosse candidato a Roma la sua sarebbe stata una candidatura straordinaria, ma alla fine ha prevalso il grande rispetto delle Istituzioni che lo ha sempre contraddistinto e la volontà di portare a termine la campagna vaccinale e il grande lavoro che sta facendo in Regione. È la stessa generosità dimostrata con le dimissioni da segretario del partito per produrre una scossa di rinnovamento.
La capitale al contrario soffre a causa della pessima amministrazione guidata da Virginia Raggi. In cinque anni di fallimenti la Sindaca grillina ha condotto al collasso il Comune di Roma, portando sull’orlo del fallimento le municipalizzate, ultima in ordine di tempo Farmacap, i cui vertici si sono dimessi la scorsa settimana in diretta durante il consiglio comunale di Roma. Non contenta di questa brutta figura, la Raggi ha pensato che per salvare l’azienda che si occupa delle farmacie comunali sarebbe stata una buona idea farla acquisire da Zètema, la partecipata del Comune che si occupa di cultura. I grillini in Campidoglio sono fatti così, sommano le pere con le mele, i farmaci con la cultura. Asfaltano le sponde del Tevere, spacciando una colata di cemento per una ciclabile. Non sono capaci di ammettere i propri fallimenti, perché la responsabilità è sempre di qualcun altro. Ritengo giusto che siano i romani a poter decidere ad ottobre il destino dell’attuale Sindaca.
Il Partito Democratico di Roma sta lavorando senza sosta per costruire insieme alle romane e ai romani la Capitale della Next Generation EU. Questa settimana abbiamo contributo alla nascita di “Insieme per Roma”, la coalizione di forze politiche e sociali del centrosinistra che hanno condiviso la carta d’intenti e il regolamento quadro per le primarie per la scelta del Sindaco di Roma del prossimo 20 giugno. Per settimane qualcuno ha provato a raccontare che le primarie del centrosinistra non ci sarebbero state ed invece saranno un momento di democrazia aperto a tutti i cittadini. Il tempo è galantuomo e spesso dimostra chi racconta la verità e chi al contrario urla sui social alla ricerca di visibilità.
Infine ieri pomeriggio Roberto Gualtieri, già Ministro dell’Economia e delle Finanze, ha annunciato la propria partecipazione alle primarie del centrosinistra. La sua è una candidatura forte, autorevole e generosa, perché dopo aver rimesso in regola i conti del Paese e gestito una fase difficilissima come quella della Pandemia, Gualtieri dovrà provare a far tornare Roma il volano del Paese. Chi mi segue e mi conosce saprà già che lo sosterrò con grande convinzione. Sono sicuro che la sua serietà, unita alla grande competenza che lo caratterizza, possa inaugurare una nuova fase di rinascita della capitale. Insieme a lui parteciperanno alle primarie del 20 giugno altre figure importanti, che già si sono spese in questi mesi per parlare dei problemi e dei bisogni della città. Finalmente ci si potrà concentrare sulle proposte e sui programmi, come quello che metterà in campo il rinnovato Partito Democratico di Roma, frutto di un lavoro quotidiano in questi lunghi anni di opposizione ferma e costruttiva.
Sono consapevole che queste righe probabilmente potrebbero risultare meno interessanti degli articoli di gossip politici o su presunti retroscena, ma rappresentano dei punti fermi piuttosto oggettivi. Nicola Zingaretti governa bene la Regione Lazio da otto anni e continuerà a farlo. Virginia Raggi amministra male il Comune di Roma da cinque ed è nostro dovere dare ai romani un’alternativa forte e credibile. Il Partito Democratico si è preparato in questo lungo tempo di opposizione ed è pronto a presentare un programma e una squadra onesta e competente per far rinascere Roma. Infine i romani anche questa volta potranno scegliere il proprio candidato Sindaco grazie alle primarie della coalizione “Insieme per Roma”. Da oggi comincia la rinascita della nostra città.