Oddio è lunedì #13

donald-capelloSe ci sarà un attentato la colpa ricadrà sui giudici“. Testo e musica di Donald Trump, che utilizza queste parole irresponsabili per lanciare la sua crociata contro uno dei poteri dello Stato. La decisione della corte d’appello di Washington di respingere il ricorso del dipartimento di giustizia Usa contro la sentenza del giudice James Robart, che ha sospeso il blocco degli ingressi di cittadii provenienti da alcuni paesi musulmani, ha mandato su tutte le furie il neo presidente statunitense. Lo avevo scritto la settimana scorsa, negli Stati Uniti è in corso una serrata battaglia fra la democrazia e l’uomo forte al potere. In Russia, per citar un esempio, questa battaglia è stata vinta diversi anni fa da Vladimir Putin, che pur non violando formalmente la Costituzione, ha trovato il modo di rimanere il leader assoluto del proprio Paese dal 1998 ad oggi. Quasi vent’anni. E’ singolare, quindi, che ci siano alcuni politici del nostro Paese che guardino a questi uomini con simpatia. L’Italia è un Paese che ha la profonda necessità di rinnovare periodicamente le proprie classi dirigenti. Deve poter guardare al futuro e liberare energie nuove. Invece il rischio concreto è di ritrovarsi presto alle elezioni politiche, con alcuni dei protagonisti del lontano 1996. Da Silvio Berlusconi a Massimo D’Alema per capirci. Sarebbe una sciagura e consentirebbe al M5S di interpretare al meglio l’idea del cambiamento.

raggi-mani-capelliUn cambiamento che a Roma sta mostrando tutte le sue contraddizioni. Le ultime decisioni di Grillo dimostrano che il vertice del movimento conoscesse e avallasse le mosse di Virginia Raggi. Per questo lei viene difesa ad oltranza e di colpo la deputata Roberta Lombardi, che aveva previsto il fallimento, viene dipinta come una traditrice. Da questo momento in poi la situazione sarà molto più chiara. Adesso le responsabilità politiche e morali di quanto accadrà nella capitale saranno dell’interno movimento pentastellato. Un movimento che è sempre più simile ad un partito della Prima Repubblica, dove le poltrone e gli stipendi vengono prima di tutto. Pure della verità. Nella vicenda giudiziaria che ha coinvolto la Raggi in questi giorni, mi ha colpito soprattutto un particolare. La Sindaca non teme i magistrati o i processi. Non ha paura che i suoi ex amici Marra e Romeo possano metterla ulteriormente in imbarazzo. Non si fila le critiche che gli provengono da una parte degli attivisti. Non dubita che i romani comincino a stancarsi della sua scarsa recitazione. A lei interessa soltanto una cosa: la fiducia di Beppe Grillo. E’ un pò quello che avviene in quei regimi totalitari, dove se perdi di considerazione agli occhi del capo, rischi di finire in qualche buco nero.

gombloyyoL’altra questione, di carattere socio-psicologica che emerge dai commenti sui social della settimana scorsa, è la patologica assuefazione del popolo grillino a credere soltanto alla verità dei propri vertici. Tutte le opinioni critiche o diverse assumono i caratteri della cospirazione e del “gomblotto“, quello di Biscardiana memoria. Sarei curioso di sapere cosa direbbero i grillini, se ogni dieci minuti un esponente politico del Pd o di Forza Italia, per giustificare i suoi fallimenti politici dicesse “ho la fiducia di Renzi” oppure “ho la fiducia di Berlusconi“. Si è perso il senso della realtà e il M5S si sta dimostrando molto peggio dei partiti che criticava. Cambia le sue regole interne per mantenere le poltrone. Difende solo quei politici fedeli al capo. Non ammette gli errori e sostiene l’indifendibile solo perché del proprio partito. Altro che Prima Repubblica, se dovessero vincere le elezioni politiche si andrebbe di corsa verso l’opinione unica.

gentilonu-2Per questa ragione è necessario rendere più credibile la politica e rafforzare il sistema democratico con una legge elettorale, che sia in grado di limitare le spinte populiste ed obblighi i partiti a confrontarsi sui contenuti e sulle questioni più urgenti per il Paese. La personalità pacata di Paolo Gentiloni sta dando una grande mano in questa direzione. E’ un Presidente del Consiglio particolarmente gradito, stando alle ultime rilevazioni. Pur rappresentando il profilo meno populista fra quelli che ci sono in circolazione, interpreta il sentimento di stanchezza della maggioranza dei cittadini, che cominciano a stancarsi del clima politico degli ultimi tempi e cercano persone capaci di trasmettere sicurezza e stabilità. E’ un dato su cui si deve riflettere e sul quale deve concentrarsi Matteo Renzi. Il leader del Partito Democratico ha ancora molto da dare a questo Paese, a condizione che dimostri di aver compreso gli errori. Sono convinto che nel bilancio delle cose fatte, Renzi possa considerarsi in attivo e indubbiamente il suo governo ha avuto il merito di condurci in una condizione economica migliore rispetto a quella in cui ci trovavamo. Tuttavia la politica non è soltanto numeri o indici, ma soprattutto cuore e visione. Dalla rottamzione si deve passare al merito e alla preparazione.

clinica-onestaIl Paese ha bisogno di persone, che siano certamente oneste, ma soprattutto capaci di svolgere i compiti loro assegnati. Persone in grado di risolvere concretamente i problemi dei cittadini, senza doversi affidare per forza all’esperienza di qualcun altro. La vera innovazione è cambiare il paradigma dominante, che ci sta portando a pensare erronemente che tutti si possa fare tutto. La settimana scorsa un video dei “The Pills“, mandato in onda da Servizio Pubblico, ha provato ad immaginare cosa accadrebbe se cittadini onesti, ma non formati e preparati, si improvvisassero medici. Vi invito a guardarlo (clicca qui). Mi sembra più chiaro di molte parole.

seminario-legalita-5-febbraioPer questa ragione nel Partito Democratico di Roma stiamo lavorando molto sulla formazione. Ieri si è tenuta la terza giornata del seminario “Legalità e sicurezza” del Pd, promossa dal gruppo di lavoro del forum legalità. Abbiamo parlato del provvedimento e del procedimento amministrativo. Insieme con molti relatori (clicca qui) e con il presidente dell’Osservatorio per la legalità e la sicurezza della Regione Lazio Gianpiero Cioffredi, che ha spiegato l’importanza di “riconoscere le nostre responsabilità per formare una classe dirigente che sia argine per mafie e corruzione”. Sabato 11 febbraio alle 9.00 concluderemo al Nazareno questo intenso seminario con la giornata dedicata al “Modello Regione Lazio”. Fra gli invitati ci sono il governatore Nicola Zingaretti, il capogruppo democratico al senato Luigi Zanda e i consiglieri regionali Baldassarre Favara e Teresa Petrangolini.

vol_rigenerareMercoledì 8 febbraio dalle 18.30 ci sarà un altro importante appuntamento in previsione del congresso del Partito Democratico di Roma previsto per il 26 marzo. Nello spazio convegni di Eataly (Piazzale 12 Ottobre 1492 – Terminal Ostiense) discuteremo del documento “Rigenerare il Pd. Trasformare Roma” (clicca qui), chiedendo un contributo di contenuti alle persone che interverranno. Sarà l’occasione per elaborare insieme una piattaforma programmatica dalla quale ripartire per costruire una comunità coesa e solidale.

p.s. la settimana scorsa per il III municipio è stata una giornata importante. E’ stato finalmente attivato il servizio streaming delle sedute del consiglio municipale (clicca qui). Non voglio girarci intorno. L’iter per arrivarci era partito con l’amministrazione di centrosinistra, ma alla fine il risultato è stato ottenuto dall’attuale amministrazione. E’ uno dei pochi risultati fino ad ora, ma ritengo che sia un passo fondamentale per avvicinare i cittadini all’organo politico territoriale. Insomma una buona notizia per tutti.

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