da www.roma2013.org e Cinque Giorni
Ve lo ricordate il Presidente del IV Municipio in tenuta rigorosamente firmata con la pala in mano, immortalato mentre spalava la neve assieme ai volontari della protezione civile? In quei giorni di febbraio mentre la città era assediata dal freddo e i millimetri di neve divennero centimetri una volta caduti al suolo, bloccando la città per molti giorni con la chiusura di scuole, strade e uffici pubblici, il Presidente del IV Municipio era impegnato con una mano a spalare la neve dalle strade e con l’altra a scrivere comunicati stampa contro gli “sfaticati” dell’opposizione rei di starsene al caldo delle proprie case. Ad un mese di distanza dall’imbiancata romana, e placatesi le polemiche fra la protezione civile di Gabrielli e il Sindaco di Roma Gianni Alemanno, Roma paga il conto di quell’emergenza. Ed é un conto molto salato che peserà sul prossimo bilancio comunale.
La mancata organizzazione dell’amministrazione municipale é costata alle casse pubbliche ben 360 mila euro, costringendo gli uffici tecnici a richiamare d’urgenza una manciata di ditte che avevano con l’amministrazione degli appalti già in corso per le strade e le manutenzioni del patrimonio pubblico. La vicenda inizia il 3 febbraio scorso quando con la nota prot. N. 364 viene attivato lo stato di allarme per probabili precipitazioni nevose. L’ufficio tecnico del IV municipio, quindi, é costretto in fretta e furia ad istituite un’unita di crisi, allettando come richiesto dal gabinetto Sindaco una serie di imprese. Alla Minopoli srl e Ediltech lavori srl dovranno predisporre uomini e mezzi per l’eliminazione degli stati di pericolo. Il 7 febbraio, poi, a seguito del nuovo stato di allarme per l’arrivo della neve e a seguito dell’impreparazione e disorganizzazione che ha bloccato la città, Alemanno e Bonelli triplicano gli sforzi e le ditte. Arrivano gli appalti per le ditte Icomat Unipersonale srl, Sublca costruzioni srl, So.co.be.an. Srl e Viola Appalti srl. Tutte dovranno effettuare interventi di somma urgenza fra il 9 e il 13 febbraio.
Quando la neve ritorna a imbiancare Roma i centimetri sono molto meno e il Campidoglio e il municipio sono più preparati, ma nonostante questo Cristiano Bonelli mette in mostra le pale appena comprate e i chili di sale da dare ai cittadini e chiede ai comitati di quartiere di buona volontà di spalare la neve. Qualche comitato accetta per grande spirito civico. Non sa, evidentemente come le tante associazioni di volontari, che l’amministrazione sta pagando 140 mila euro all’impresa Ediltech lavori srl, 115 mila euro alla Minopoli appalti srl, 47 mila euro So.Co.Be.An srl, 12 mila euro all’impresa Viola Appalti srl, 25 mila euro all’impresa Sublac, 20 mila euro all’impresa Icomat Unipersonale.
A questa cifra vanno aggiunti i fondi stanziati dal dipartimento, dall’Ama, dall’Atac e dalle società municipalizzate che pesano sul bilancio comunale dei tagli e dei sacrifici su cui il IV Municipio si appresta a dare il proprio parere la prossima settimana.
A far emergere i costi dell’emergenza neve il lavoro della commissione trasparenza del IV Municipio Federica Rampini che spiega: “fino ad oggi nessuno ha mai comunicato al consiglio municipale le azioni, i costi e l’impegno svolto dall’ufficio tecnico sull’emergenza neve del IV municipio. Per questa ragione ho convocato i tecnici dell’ufficio tecnico per avere un’idea di cosa era stata fatto, contestualmente da un’analisi attenta delle determinazioni dirigenziali di inizio anno siamo venuti a conoscenza dei costi sostenuti dal municipio a seguito delle precipitazioni nevose”. Alla commissione hanno preso parte anche i consiglieri del Pd Riccardo Corbucci e Paolo Marchionne che ribadiscono la “fiducia nell’operato dell’ufficio tecnico nel gestire l’emergenza” e stigmatizzano il comportamento del Presidente del IV Municipio Cristiano Bonelli “che voleva trasformare la neve in una vetrina personale, dicendo ai cittadini che tutto veniva fatto per un’opera di volontariato, mentre invece abbia o pagato un costo salato per la disorganizzazione”. La Rampini continua “abbiamo richiesto ufficialmente all’ufficio tecnico di specificare gli interventi che le ditte hanno fatto per il municipio, poiché a nostro avviso l’amministrazione Bonelli non é stata in grado di organizzare un piano neve efficiente, preoccupata come era dei riflettori dei media. Anzi Bonelli ha voluto strumentalizzare tutti, il lavoro dell’ufficio tecnico, dei volontari della protezione civile, delle associazioni e dei comitati a quali non sfuggirà certo che con una spesa di 360 mila euro, soltanto di fondi municipali a cui vanno aggiunti quelli comunali, non ci sarebbe certo dovuto essere bisogno del volontariato”. Il consigliere provinciale del XXI collegio Marco Palumbo ha annunciato un’interrogazione urgente sulla questione.