Metro B1, il Tar del Lazio boccia il bando di gara per il ponte ciclo pedonale sull’Aniene

ponte ciclo pedonale“Ancora una volta l’imcompetenza e l’incapacità dell’amministrazione Alemanno-Bonelli provocherà disagi ai cittadini del III Municipio, che non vedranno realizzato il tanto atteso ponte ciclo pedonale di scavalco del fiume Aniene, a servizio della Stazione Conca d’Oro della Metro B1. A deciderlo il Tar del Lazio (clicca qui) che con una sentenza del 2 maggio scorso ha annullato bando di gara, disciplinare e capitolato speciale d’appalto, emanati da Roma Metropolitane, per l’affidamento dell’appalto di una delle opere pubbliche di contorno più importanti della Metro B1″ lo dichiara in una nota Riccardo Corbucci, vicepresidene del consiglio del IV Municipio. “A far decidere il tribunale amministrativo per l’annullamento, l’approvazione da parte di Roma Metropolitane e del Comune di Roma di un progetto definitivo in cui si prevedeva la realizzazione di un ponte ciclopedonale” spiega Corbucci “con una pendenza superiore a qullea massima consentita dalle disposizioni di legge, che prevede limiti inferiori al 5% di pendenza”. “A presentare ricorso al Tar del Lazio era stata una delle aziende, classificatasi quarta, proprio perchè penalizzata dall’aver dovuto formulare soluzioni tecniche atte a riportare nei limiti di legge le pendenze dell’opera” continua Corbucci “una proposta progettuale che la commissione tecnica non ha valutato adeguatamente, preferendo i progetti delle società concorrenti, nonostante questi rendessero il ponte ciclo pedonale irrealizzabile perchè in contrasto con le disposizioni nazionali in materia di eliminazione delle barriere architettoniche”. “L’ennesimo episodio di cattiva amministrazione. Alla fine dopo cinque anni di attese, promesse ed addirittura ridicoli proclami del presidente Bonelli sulla stampa contro chi aveva scarsa conoscenza delle procedure amministrative (clicca qui), il ponte ciclo pedonale sull’Aniene non si farà. Bisognerà ricominciare da capo la procedura, facendo perdere ai cittadini almeno altri due anni”.

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