Manovra, Corbucci (Pd): “Bonelli ha iniziato tagli ai servizi sociali già da tempo”

“Torniamo a sentire la voce del Presidente del IV Municipio Cristiano Bonelli, assente per ferie proprio quando il consiglio municipale discuteva del prolungamento delle metro B1 fino a Bufalotta da realizzarsi mediante regalie ai costruttori per milioni di metri cubi di nuovo cemento. Le sue parole contro i Presidenti Medici e Catarci appaiono, quindi, davvero puerili, poichè omettono il fatto che a governare il Paese per ben undici degli ultimi quindici anni, siano stati Silvio Berlusconi e il suo partito” lo dichiara in una nota Riccardo Corbucci, vicepresidente del consiglio del IV Municipio.
“Il presidente del IV Municipio Bonelli e la sua giunta, in verità, hanno già iniziato da tempo a tagliare i servizi per i cittadini. In questi tre anni di amministrazione del IV Municipio sono scomparsi servizi sociali importanti quali lo sportello famiglia al Tufello, il centro diurno per minori a Cinquina, le dismissioni protette per gli anziani fragili” continua Corbucci “le iniziative culturali territoriali non esistono più, sostituite da piccoli finanziamenti a pioggia per manifestazioni poco pubblicizzate e partecipate”. “Persino il personale dipendente degli uffici anagrafici è entrato in sciopero in questi mesi, non venendo messo nelle migliori condizioni possibili per offrire il servizio ai cittadini e causando quotidiane file davanti alle porte della sede di via Fracchia” spiega Corbucci “per questa ragione, quindi, il Presidente Bonelli si trova a suo agio in questo momento di crisi economica. Così potrà nascondere il proprio fallimento con la scusa della crisi finanziaria mondiale. L’ennesima bugia alla quale ormai i cittadini non credono più”.

MANOVRA, BONELLI A MEDICI E CATARCI: «RESPONSABILITÀ, NO PIAGNISTEI»
«Da Medici e Catarci ci si attenderebbe senso di responsabilità e non piagnistei: non sono stati eletti per frignare e lamentarsi a ogni piè sospinto. Il nostro Paese e, con esso, l’intero sistema economico mondiale, vivono un momento difficile e tutti noi siamo chiamati a fare la nostra parte. Lanciare accuse piuttosto fantasiose appare, quindi, solo un tentativo patetico di ritagliarsi uno spazietto su qualche quotidiano. Magari, avrebbero potuto alzare la voce quando le casse del Campidoglio venivano depredate da chi ci ha lasciato oltre 12 miliardi di euro di debiti. Ma all’epoca, era più conveniente tacere». Lo afferma in una nota Cristiano Bonelli, presidente del IV Municipio.

MANOVRA, MEDICI: «ROMA SOTTO TIRO DI COMUNE E GOVERNO»
«Sembrerà incredibile, ma parrebbe che anche in Campidoglio si siano accorti che Roma sta vivendo e vivrà una stagione di grande privazione; anche la vice sindaco Sveva Belviso ha ammesso quanto i Municipi e le cooperative sociali vanno denunciando ormai da mesi, e cioè che la spesa sociale è del tutto insufficiente per garantire servizi di cura e sostegno, anche di tipo primario». Così, in una nota, Sandro Medici presidente del X Municipio. «Fin dall’approvazione del bilancio comunale, nel luglio scorso, il X Municipio aveva segnalato (purtroppo vanamente) l’impossibilità di far fronte al sostegno per i bambini disabili della scuola dell’obbligo, così come di assicurare i pasti ai bambini dei nidi del territorio: in pratica, 287 alunni e alunne con handicap lasciati a se stessi e 1.000 piccini dei nidi digiuni – prosegue – Entrambi i servizi si sarebbero esauriti entro metà ottobre. Una segnalazione che testimoniava la mancanza di risorse già fin d’ora, in regime cioè di trasferimenti finanziari previsti nel bilancio cittadino. »Stupiscono pertanto le dichiarazioni della vice sindaco Belviso -osserva Medici – che paventa la chiusura dei servizi sociali per l’anno prossimo, quando tale eventualità sta per verificarsi a breve; anche i colleghi Bellini e Catarci, presidenti del XVI e dell’XI Municipio, avevano annunciato analoghe difficoltà«. »È insopportabile – continua Medici – assistere a questa danza macabra tra Comune di Roma e Governo Berlusconi entrambe espressioni di una cultura politica antipopolare , che sceglie di rendere ancora più difficile la vita a persone che già l’affrontano tra stenti e amarezze, invece di tassare ricchezze e patrimoni, o di ridurre le spese militari e per opere pubbliche costose e devastanti. A Roma, per esempio, – conclude – si potrebbero dimezzare i compensi a quell’esercito di amministratori delle municipalizzate, così come di quella folla di cortigiani che popola il Campidoglio; e poi si potrebbero tranquillamente risparmiare i soldi per allestire l’inutile assessorato inutilmente affidato alla signora Sensi«.

MUNICIPI, CATARCI: «ALEMANNO COMPLETA KILLERAGGIO»
«Oltre dieci anni di esperienze di lavoro nel territorio, di costruzione di identità e di comunità, di governo locale, talvolta di partecipazione e autogoverno insieme al tessuto vivo dei quartieri. I Municipi, pur scontando sempre la diffidenza del Campidoglio, il personale e i bilanci clamorosamente insufficienti, la negata autonomia patrimoniale e di bilancio, si sono man mano consolidati come l’ossatura della macchina amministrativa capitolina, in primis per il rapporto diretto con la cittadinanza e la capacità di problem solving accresciuta sul campo. Poi è arrivato Alemanno coi suoi barbari. Alla faccia del decentramento sbandierato a parole, il centro destra ha iniziato la demolizione sostanziale degli Enti territoriali, prima privandoli da tre anni di un bilancio in tempi ordinari e ragionevoli, poi con la bugia e la delegittimazione sistematica, ora con gli smembramenti territoriali. Piccoli amministratori come il Sindaco Alemanno e gli Assessori giocano ad atteggiarsi a statisti in maniera becera ed autoritaria, ma stanno ancora alla bozza formulata da Cutrufo e per giunta senza avere ancora mai discusso con le rappresentanze elette democraticamente nei Municipi, li riducono a 15, dividono quartieri e zone che hanno imparato con fatica a crescere e insieme a superare disagi, costituiscono nuove aggregazioni unicamente per presunti vantaggi elettorali. Il Municipio XI è nemico e perciò viene smembrato, così suona il ruggito d’agnello di una destra allo sbando, incapace di confronto e persino di pensiero. Perderanno lo stesso, sia a Roma che nei Municipi e a livello nazionale, ma i colpi di coda in stile Repubblica di Salò che sono propri di Alemanno e dei suoi, possono fare davvero tanti danni. All’altra Roma, Municipi, movimenti, terzo settore, forze politiche democratiche, il compito di limitarli, con mobilitazioni ad oltranza, proposta, iniziativa e resistenza». Lo dichiara, in una nota, il presidente del Municipio XI Andrea Catarci.

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