“Alla luce della documentazione pubblicata da parte del gruppo https://www.facebook.com/groups/comitatoserpentara/files/ relativa alla concessione di occupazione di suolo pubblico temporaneo in via Lina Cavalieri per lo svolgimento del Mercatino della Pace e della solidarietà, si sottolinea ancora con più forza come tale procedimento sia carente di documentazione e presenti talmente tanti profili di illeggittimità da essere nullo” lo dichiarano in una nota Riccardo Corbucci, presidente del consiglio del III Municipio e Yuri Bugli, presidente della commissione Politiche Sociali. “La cosa più grave in assoluto è che nella documentazione prodotta, manchi proprio la determinazione dirigenziale di occupazione di suolo pubblico (clicca qui), quella più importante al fine della realizzazione della manifestazione” spiegano Corbucci e Bugli “ci chiediamo se sia stata omessa volontariamente o se addirittura, cosa ancora più grave, non sia stata mai ritirata dall’Ufficio commercio. In entrambi i casi la motivazione è piuttosto evidente: la concessione di occupazione di suolo pubblico è datata 27 marzo con tanto di protocollo dell’amministrazione, mentre la manifestazione si è svolta il 24, ben tre giorni prima. Appare evidente quindi come la manifestazione sia da ritenersi abusiva, anche perchè il mancato ritiro dell’atto di concessione e la contestuale non accettazione delle condizioni previste nel provvedimento, la rendono di fatto nulla”. “Assume poi particolare gravità quanto scritto nell’atto di patrocinio da parte dell’ex presidente del municipio, che per consentire l’esenzione dal pagamento del canone dovuto per la concessione di suolo pubblico e far rientrare quindi l’iniziativa nell’ambito di quelle previste dall’art. 19 punto p del Regolamento Cosap, è arrivato persino ad affermare che l’evento fosse organizzato direttamente dalla giunta municipale, che avrebbe partecipato alle fasi organizzative e gestionali dell’evento” continuano i consiglieri del Pd “ci chiediamo in che modo? Finanziando l’iniziativa? Oppure dividendosi il ricavato del mercatino? Ovviamente noi reputiamo che sia stato usato un escamatoge per consentire al richiedente di non pagare il tributo dovuto. Un artificio letterario, che tuttavia non basta per evitare il pagamento del tributo dovuto, sopratutto per un mercatino che fa vendita e quindi lucro, circostanza che rende inapplicabile l’esenzione”. “Diciamo basta alle corsie preferenziali che costringono i cittadini ad essere sudditi di una politica clientelare” concludono Corbucci e Bugli “siamo perchè tutti possano beneficiare in egual modo dei diritti di cui sono portatori ed il solo modo per consentirlo è il rispetto della legalità e del diritto vigente”.
Nuova apertura straordinaria per la carta d’identità elettronica
L’apertura straordinaria degli ex Punti di Informazione Turistica (PIT) e del Municipio XI, per richiedere la carta d’identità elettronica, ci sarà anche alla vigilia di