“A causa delle nuove regole imposte dal dipatimento Ambiente di Roma Capitale, oggi è facilissimo abbattere un albero su suolo privato. Un albero che si trova su un’area che non è sottoposta a vincolo paesaggistico e non rientra, quindi, nell’apposita tavola B del Piano Territoriale Paesistico della Regione Lazio, può essere liberamente abbattuto dai legittimi proprietari che hanno semplicemente l’obbligo di presentare istanza al X Dipartimento” spiega Corbucci “tutto questo senza precisare le ragioni per le quali si procede all’abbattimento. Nel caso del cedro di Città Giardino, ad esempio, l’albero non era ne malato ne pericoloso per l’incolumità dei cittadini. L’abbattimento della pianta è stato motivato, dall’amministratore di condominio, per mere ragioni economiche. Le radici del cedro nel tempo avevano prodotto danni alla pavimentazione dello stabile e all’impianto fognario”. “Vedere il Presidente del IV Municipio Cristiano Bonelli, un tempo iscritto all’associazione ambientalista Fare Verde, impotente davanti all’abbattimento del cedro di via Picco dei Tre Signori, dimostra per l’ennesima volta l’incapacità e la miopia di questa amministrazione che ha scelto di non tutelare e salvaguardare il verde pubblico e l’ambiente, ma soltanto l’interesse dei privati. A questo punto diventa prioritario ottenere il vincolo per la zona di Città Giardino così da poterla realmente tutelare”.

Videocracy, molto rumore per nulla
Molto rumore per nulla si potrebbe concludere. In molti ci siamo chiesti come fosse “Videocracy”, il documentario sulla televisione italiana del regista italo-svedese Erik Gandini,