Ama Salaria, l’azienda sapeva di aver aumentato la quantità di rifiuti lavorati dal II° semestre 2011

Questa mattina il consiglio del IV Municipio era convocato per l’approvazione del bilancio 2012 e delle delibere propedeutiche fra le quali spiccava l’approvazione del “Piano Finanziario 2012 e determinazione della tariffa di igiene per l’anno 2012“. Allegato alla proposta di delibera della giunta Alemanno c’era il “Piano Finanziario del servizio di gestione dei rifiuti urbani di Roma Capitale 2012“. Nel documento a pag. 8 (come è possibile leggere cliccando sulla foto) si specifica: “nell’anno 2011 la produzione di rifiuti è stata pari a 1.800.000 tonnellate, di cui 1.350.000 tonnellate indifferenziate. Il 70% di rifiuti indifferenziati è stato inviato in discarica (il 16% in meno rispetto al 2010) e la restante parte trattata presso gli impianti Ama e terzi“. Poi la parte che più riguarda il IV Municipio: “in particolare i rifiuti inviati a trattamento sono stati pari a circa 270.000 tonnellate agli impianti AMA, con il raggiungimento nel II semestre della piena funzionalità dell’impianto di Via Salaria e circa 130.000 tonnellate ad impianti terzi“. In sostanza Ama ammette che nella seconda metà dell’anno 2011 l’impianto di via Salaria ha raggiunto la piena funzionalità. E’ molto singolare visto che coincide proprio con il periodo di materializzazione della puzza (agosto 2011). E se fosse questa la ragione dei tanti disagi? Il fatto che l’impianto abbia funzionato fino al primo semestre del 2011 ad un certo ritmo che è stato poi aumentato dal secondo semestre? Di certo adesso Ama finalmente ammette nero su bianco di aver variato i quantitativi lavorati nell’impianto di via Salaria nel corso del 2011, quando sono iniziate le proteste dei cittadini. Per questa ragione le opposizioni si sono opposte alla delibera approvata, invece, dalla maggioranza di centrodestra.

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