“Abbiamo presentato una risoluzione per dare mandato all’Ufficio Tecnico del municipio affinchè vengano predisposti tutti gli atti ufficiali al fine di addivenire alla demolizione delle opere realizzate abusivamente dall’Istituto Suore Ancelle Missionarie del Cristo Re di via Pramaggiore 17, così da poter ripristinare lo stato dei luoghi e dare risposte ai residenti che per primi avevano denunciato la questione” lo dichiarano in una nota Riccardo Corbucci, presidente del consiglio del III Municipio e Marzia Maccaroni, vicepresidente della commissione lavori pubblici. “Già durante l’estate i vigili urbani avevano posto i sigilli al cantiere, ma i lavori erano continuati nonostante l’inchiesta della Procura” spiegano Corbucci e Maccaroni “il 23 dicembre scorso, poi, gli uffici tecnici del municipio hanno contestato ufficialmente attività edilizie di opere in difformità dalle norme di legge e di regolamento”. “Oltre al mancato nulla osta della sovrintendenza per l’innalzamento di un piano dell’edificio storico” spiegano i consiglieri del Pd “ci sarebbe la demolizione della presistente struttura del tetto. La realizzazione di pareti esterne tali da sviluppare una SUL di circa 150 mq, oltretutto in eccesso ed in difformità rispetto alla superficie prevista dal progetto presentato. Lo stesso tetto realizzato, per il quale mancava il nulla osta, è stato realizzato ad una quota più alta di circa 60 cm e con una superficie del tetto che copre tutto il piano, in difformità rispetto a quanto previsto nel progetto originario, dove era indicato un terrazzo scoperto. Nella muratura sono presenti varchi non rifiniti per finestre su tutti i lati del manufatto, mentre sono state realizzate tramezzature interne con una predisposizione degl impianti tecnologici tali da indicare un aumento di cubatura non autorizzato. Il tutto in violazione dell’art. 33 del D.P.R. n. 380/2001”. I consiglieri Pd concludono: “una battaglia di tutta la cittadinanza, che avrà sicuramente ulteriori strascichi legali, ma che dimostra come il municipio abbia l’intenzione di intervenire nei confronti dell’abusiviso edilizio”.