Botta e risposta fra gli assessori comunali Bordoni e Aurigemma e i Pd Corbucci ed Ellul sullo spostamento del mercato Val Melaina. «La valorizzazione dell’area interessata dai lavori della linea B1 della Metropolitana non comporterà lo spostamento del mercato di Val Melaina. Tale ipotesi, frutto di errate notizie riportate da alcuni organi di stampa, non è mai stata presa in considerazione. Il tavolo di confronto da noi promosso con Roma Metropolitane, il Municipio IV e i rappresentanti degli operatori di categoria ha chiarito una volta per tutte che l’Amministrazione non ha mai pensato allo spostamento di detta struttura, punto di riferimento del commercio al dettaglio romano». Queste le parole di Davide Bordoni, assessore alle Attività Produttive di Roma Capitale, e Antonello Aurigemma, assessore alla Mobilità.
A stretto giro risponde il Partito Democratico. “Siamo molto soddisfatti nell’apprendere della decisione degli assessori comunali Davide Bordoni ed Antonello Aurigemma di non voler spostare il mercato di Val Melaina nell’ambito dei progetti di prolungamento della metro B1. Questa però è una vittoria di tutto il quartiere che grazie al comitato Valmelaina, i commercianti del mercato, il centro anziani Pertini e il circolo Pd Nuovo Salario è riuscito a tenere alta la vigilanza, non consentendo all’amministrazione nessuna decisione non partecipata con i diretti interessati” dichiarano Riccardo Corbucci, vicepresidente del consiglio del IV Municipio e Maria Teresa Ellul, coordinatrice del circolo PD Nuovo Salario. “Gli assessori oggi chiariscono, per fortuna, quello che in sei mesi il Presidente del IV Municipio e la sua maggioranza non sono riusciti a spiegare, alimentando ipotesi anomale che hanno messo in subbuglio il quartiere” spiegano Corbucci ed Ellul “vigileremo ancora perchè come eravamo contrari allo spostamento del mercato, continuiamo ad essere contrari all’ipotesi del project financing, strumento che l’amministrazione vuole utilizzare per pagare parte degli oneri dell’opera, concendendo altri metri cubi ai costruttori. Una soluzione che il nostro territorio, già congestionato, non può tollerare. Per questo ci auguriamo che anche su questo decisione, gli assessori possano prendere atto dell’opinione del territorio, facendo marcia indietro sul progetto ed accontentandosi di inaugurare le fermate della metro B1 a Piazza Conca d’Oro e via Scarpanto, opere già avviate dalla passata amministrazione”.
Scuola, l’interpretazione della sospensiva del Tar sul ricorso di Rieti
Grazie all’avvocato Tiberio De Felice dello studio legale Cari di Rieti, il Tar del Lazio ha concesso la prima sospensiva sui ricorsi avverso la delibera