da www.di-roma.com e Cinque Giorni di Vincenzo Nastasi
È stata rinviata a domani 26 luglio 2012, anche se probabilmente slitterà ancora, la votazione dell’ordine del giorno che contiene le proposte di modifica del nuovo Tpl partito con l’inaugurazione della metro B1 da parte del Consiglio del IV Municipio. Una “due giorni”, quella iniziata lunedì scorso, che aveva suscitato grandi speranze tra i cittadini ma che si è rivelata infruttuosa sul piano decisionale. L’altro ieri infatti, i cittadini del IV Municipio erano accorsi in massa al Consiglio straordinario aperto al pubblico e avevano portato i propri suggerimenti. L’associazione dei diritti dei pedoni aveva così proposto una “maggiore integrazione fra il trasporto pubblico, privato e ciclistico”, mentre i rappresentanti del comitato Nomentano-Sacco Pastore avevano denunciato “l’inutilità della nuova linea 82”, che si sovrappone ad altri due bus nel collegamento fra la stazione Nomentana e la stazione Termini, e la “soppressione della linea 84, che permetteva il collegamento tra il quartiere e i maggiori servizi del Municipio”.
Sul piede di guerra anche gli abitanti di Fidene, che hanno calcolato “un tempo di percorrenza di un’ora e otto minuti per raggiungere la stazione della metro B1 a Conca d’Oro da largo Labia”, mentre i residenti di Talenti hanno segnalato “l’inutilità della linea 335, che serve oggi l’ex casa di riposo di via Casal Boccone, la quale risulta però occupata abusivamente”.
Situazione negativa anche a Settebagni, dove il 302, oltre ad aver ridotto il percorso, risulta inefficiente in quanto il servizio è svolto da vetture molto grandi che hanno diverse difficoltà a destreggiarsi fra le impervie vie del quartiere.
Gli elementi presentati dai cittadini sono poi stati convogliati in una serie di emendamenti, che i consiglieri hanno allegato all’ordine del giorno, voluto e presentato dalla maggioranza del presidente Bonelli, che chiede all’assessore comunale alla Mobilità, Aurigemma, oltre che all’Agenzia per la Mobilità, di “modificare l’attuale Tpl del IV Municipio”.
La discussione è iniziata (e avrebbe dovuto concludersi) lunedì mattina ma, come detto, è stata rinviata, in quanto alle 14 la stessa maggioranza ha fatto mancare il numero legale. La giornata in Aula era dunque iniziata sull’onda delle contrapposizioni tra la maggioranza stessa, che aveva presentato un maxi-emendamento e altri tre sub-emendamenti, l’opposizione formata da Pd, Sel e Idv, che aveva presentato un solo ordine del giorno incidentale che chiedeva di tornare integralmente al precedente Tpl, salvo le nuove linee da e per Porta di Roma e il consigliere del gruppo misto D’Antimi, che aveva presentato alcune modifiche puntuali.
Tra queste, sono state approvate quelle riguardanti l’aumento delle corse del 349, lo spostamento del capolinea di 38 e 445 da Porta di Roma a largo Monte San Giusto e il ripristino del vecchio tragitto della linea 83.
Respinte invece le richieste riguardanti il 302, di cui si voleva ripristinare il precedente percorso, il 336, di cui si chiedeva lo spostamento del capolinea da piazza Stia a via Montegiberto e il 93, per il quale si chiedeva l’aumento della frequenza e del percorso fino a piazza Annibaliano.
Arrivati però alla discussione del maxi-emendamento del Pdl, dispositivo che riguardava alcune modifiche relative al 60, al 60L e altre linee, la discussione è divenuta incandescente. La maggioranza infatti ha bocciato il sub-emendamento del proprio consigliere Sorrenti, giudicato incompatibile con la proposta generale e ha definitivamente perso l’orientamento quando il consigliere del Pd Corbucci l’ha accusata di aver presentato in Aula una “velina dell’Agenzia per la Mobilità”.
Secondo l’esponente dell’opposizione infatti, che ha agitato in Aula un foglio che gli sarebbe stato consegnato proprio dall’Agenzia, il maxi-emendamento della maggioranza, altro non sarebbe stato che un piano predefinito dall’amministrazione e mascherato da proposta politica.
Sul punto, fonti vicine all’Agenzia fanno addirittura sapere che potrebbe trattarsi di un piano già in parte obsoleto e superato.
Caduto dunque il numero legale, l’opposizione ha cantato vittoria e si prepara ai prossimi giorni e alla votazione finale. Quando e se il tutto verrà approvato, la proposta sarà vagliata dall’assessore Aurigemma e dall’Agenzia per la Mobilità per valutarne la possibilità di realizzazione.
Vincenzo Nastasi