da www.roma2013.org di Enrico Pazzi
Dalla discussione al consiglio di stato sul dimensionamento scolastico emergono le prime responsabilità del disastro che ha portato oltre tremila genitori a rivolgersi all’autorità amministrativa, per richiedere l’annullamento della delibera regionale con la quale si è pianificata l’organizzazione del prossimo anno scolastico. Fino ad ora erano emerse soltanto le responsabilità politiche del Presidente del IV Municipio Cristiano Bonelli e dell’assessore alla scuola Francesco Filini, che avevano imposto un piano di riassetto per il IV Municipio, contestato da molti dirigenti scolastici. Adesso grazie ai verbali delle riunioni fra il municipio e i dirigenti scolastici, emergono anche le responsabilità di quei dirigenti che hanno proposte le modifiche, poi approvate dal Comune di Roma e dalla Regione Lazio e che tanto hanno fatto arrabbiare i cittadini. Dai verbali del 19 ottobre (clicca qui) e 26 ottobre (clicca qui) 2011 emerge un dibattito molto acceso fra i dirigenti scolastici intervenuti e il Presidente del Municipio Cristiano Bonelli, l’assessore alla scuola Francesco Filini e il presidente della scuola commissione Emiliano Bono.
LA RIUNIONE DEL 19 OTTOBRE
Dalla lettura di questi documenti ufficiali emerge che il 19 ottobre Bonelli presentò la propria proposta di riordino delle scuole del IV Municipio, nonostante i dirigenti si aspettassero di poterla prendere in visione prima dell’incontro, visto che si erano riuniti il giorno precedente per trovare una soluzione condivisibile per tutti. A seguito della presentazione di quella proposta, i dirigenti scolastici della Mauri Paolo Mazzoli e dell’Istituto comprensivo Perazzi Eva Pasqualini, si dichiarano immediatamente in disaccordo. Il primo infatti propone l’accorpamento della scuola Angelo Mauri con la scuola media Majorana, naturale approdo dei ragazzi in questi anni. Contrario alla proposta presentata dal minisindaco del IV municipio anche il dirigente dell’Istituto Comprensivo Carlo Levi Gino Masullo, che chiede di essere accorpato con le scuole di Porta di Roma. Su questa proposta il presidente della commissione scuola Emiliano Bono esprime subito delle perplessità. Contrario alla proposta Bonelli si dichiara anche il dirigente dell’Istituto Comprensivo Viale Adriatico Maria Antonietta Iasenzanizaro, che esprime perplessità sulla decisione di accorpare scuole che adottano medoti differenti dal Montessori. Problemi vengono posti anche dalla dirigente del circolo Caterina Usai Angela Maria Marrucci, che vorrebbe il mantenimento della continuità didattica fra Caterina Usai e scuola media Cecco Angiolieri. Proposta che viene condivisa anche dalla dirigente della scuola media Pintor Maria Teresa Corea e da quella del circolo De Gasperi Silvia Romagnoli. L’unica ad apprezzare il lavoro della giunta municipale è la dirigente della scuola media Majorana Marina Todini, che rifiuta la proposta di Mazzoli poichè a sua avviso il nuovo isitituto comprensivo avrebbe un numero troppo elevato di alunni. C’è da precisare che quando i dirigenti scolastici esprimono il proprio parere sulla proposta, il Presidente del IV municipio Cristiano Bonelli ha già abbandonato da tempo la riunione, che si chiude con un nulla di fatto.
LA RIUNIONE DEL 26 OTTOBRE
Alla riuniuone del 26 ottobre si arriva dopo che la giunta Bonelli ha già approvato la deliberazione n.11 del 20 ottobre, che contiene le proposte presentate il 19 ottobre e contestate dai dirigenti scolastici. Sempre il 20 ottobre il consiglio municipale ha approvato un ordine del giorno (clicca qui) che chiede lo slittamento di un anno del dimensionamento scolastico per attendere il giudizio della corte costituzionale. A favore vota anche il presidente della commissione scuola Emiliano Bono, che il giorno prima ha difeso la proposta di Bonelli. Nella nuova riunione Cristiano Bonelli si presenta più conciliante e preannuncia la disponibilità della giunta a rivedere l’impianto già approvato ed inviato ad Alemanno. Nella riunione si ripropone il duello fra il dirigente della Angelo Mauri Paolo Mazzoli, che in quella sede è anche presidente dell’Asal e quello della scuola media Majorana Marina Todini. Per Mazzoli si deve tenere conto dei flussi di iscrizione che indicano chiaramente il rapporto fra Mauri e Majorana. Mentre la Todini afferma di parlare a nome dell’utenza della Majorana che non vuole essere accorpata in un maxi istituto. Nella riunione, poi, si accende un altro match fra il dirigente della Carlo Levi Gino Masullo e la preside delle scuole di Porta di Roma Carla Galeffi. Quest’ultima avanza in solitudine la proposta di unire le scuole di Settebagni scalo con quelle dell’Istituto comprensivo Uruguay e quelle dell’Istituto comprensivo Carlo Levi con la Simone Renoglio. La proposta comporterebbe la perdita dell’autonomia della Simone Renoglio. Contro la proposta della Galeffi, si schiera il dirigente della Simone Renoglio Giovanni Rosso, che ritiene preferibile l’accorpamento con l’Istituto comprensivo Uruguay. E’ una battaglia che vede la Galeffi da sola contro i dirigenti Masullo e Rosso. Anche la dirigente dell’Istituto comprensivo di via Perazzi Eva Paqualini chiede di unire il proprio istituto con parte dell’Uruguay. Bonelli sembra lavarsene le mani, dicendo che sarebbe “utopico pensare di poter accontentare tutti”. In realtà Cristiano Bonelli ha già deciso cosa fare. Infatti malgrado la proposta della dirigente Galeffi sia in netta minoranza, decide per l’accorpamento da lei proposto. Mantiene le altre decisioni, mentre apre alle richieste già formulate dai dirigenti della Caterina Usai e della Cecco Angiolieri, che durante tutta la settimana hanno protestato con striscioni e volantinaggi.
IL RICORSO AL TAR E AL CONSIGLIO DI STATO
Le decisioni di Bonelli sollevano le ire dei cittadini, parzialmente sopite dopo l’intervento a loro favorevole della Provincia di Roma di Nicola Zingaretti. Quando la Regione Lazio, però, cancella le modifiche provinciali, per recuperare quelle del IV Municipio, la protesta esplode e confluisce in un ricorso al Tar del Lazio, che tuttavia nega la sospensiva del provvedimento. Su quella decisione, i genitori decidono comunque di andare avanti presentando appello al consiglio di Stato, forti anche della decisione della corte costituzionale, che si pronuncia per l’illegittimità della legge emanata dal Governo Berlusconi dalla quale provengono i nuovi tagli alla scuola pubblica. Quella legge non aveva tuttavia il potere di fissare il limite minimo dei 1000 alunni, quale presupposto per la creazione di nuovi istituti comprensivi. Spettava alle Regioni legiferare in tal senso, cosa che la Regione Lazio non ha ancora fatto.
IL RETROSCENA
Per rispondere al ricorso al Tar dei genitori, l’avvocatura comunale chiede al direttore e al presidente del IV Municipio di relazionare sull’iter che ha portato alle decisioni dell’accorpamento in IV Municipio. A rispondere ci pensa la dirigente della Uosecs del IV Municipio Giovanna Giannoni, che in una nota (clicca qui) difende il lavoro svolto dalla giunta municipale e liquida le perplessità sulla differenza di metodo per quanto concerne l’Istituto comprensivo Montessori scrivendo “che non sembra un limite, piuttosto garantisce una migliore articolazione dei diversi programmi adottati dalla scuola”. Banalizza i flussi di iscrizione fra Mauri e Majorana giustificando l’accorpamento di quest’ultima con la scuola media Perazzi “poichè si trovano entrambe nel quartiere Nuovo Salario e l’una è facilmente raggiungibile a piedi dall’altra”. Infine si richiama a “linee di trasporto scolastico” non meglio precisate, per giustificare l’accorpamento fra le scuole di Castel Giubileo e Colle Salario, che invece non sono collegate dal trasporto pubblico.
LA COINCIDENZA
Appare invece una coincidenza assai curiosa quella che vede coinvolti la dirigente dell’Istituto Comprensivo Uruguay Carla Galeffi e il presidente del IV Municipio Cristiano Bonelli. Il secondo con la propria scelta ha consentito alla prima di non veder eliminata la propria posizione dirigenziale, poichè il dimensionamento scolastico altro non è stato che un intervento di riduzione della spesa pubblica, mediante la riduzione delle dirigenze scolastiche. In IV se ne sono perse alcune a discapito di altre e quindi ha una certa rilevanza comprendere i criteri che si sono scelti e che di fatto hanno avvantaggiato alcuni dirigenti a discapito di altri. Galeffi e Bonelli poi si sono ritrovati sulle stesse posizioni anche nella vicenda dell’assegnazione dell’auditorium pubblico della scuola di via De Santis all’Associazione L’Accademia degli Audaci (leggi qui). E’ proprio il vicepresidente del municipio Andrea Pierleoni a confermare che l’affidamento di una spazio pubblico per vent’anni, è stato avallato grazie ad una delibera del consiglio d’istituto dell’Uruguay, presieduto proprio dal dirigente Carla Galeffi, la cui firma compare anche sul protocollo d’intesa con l’associazione l‘Accademia degli Audaci e il Presidente del municipio Cristiano Bonelli. Quella vicenda, finita sui giornali, rimane in attesa di una convocazione della commissione trasparenza del Comune di Roma. “Le nuove notizie sui rapporti fra Bonelli e la dirigente scolastica dell’Istituto comprensivo Uruguay Carla Galeffi aprono scenari inquientati, sui quali chiederemo alla magistratura di indagare presentando un dettagliato esposto” il commento di un furioso Riccardo Corbucci, vicepresidente del consiglio del IV Municipio che aggiunge: “mentre a Castel Giubileo e Settebagni si chiudono asili nido e si fa perdere l’autonomia alle scuole, a Bufalotta si regala un pezzo di patrimonio pubblico ai privati. Questa è la mala gestione dell’amministrazione Bonelli”.