Sul dimensionamento scolastico abbiamo approvato come maggioranza un ordine del giorno, presentato da me e da Marzia Maccaroni e sottoscritto da tutti i consiglieri del centrosinistra, che chiede il ripristino dell’Istituto comprensivo Simone Renoglio, con l’accorpamento delle scuole Fratini, Ungaretti e Giovanni Paolo I o in subordine la riunione di questi plessi scolastici in uno degli Istituti comprensivi già esistenti, fra gli attuali Uruguay o Carlo Levi. L’obiettivo è tenere assieme le scuole di Castel Giubileo e Settebagni, soprattutto perché la Simone Renoglio nell’attuale situazione rischia la chiusura nel giro di due-tre anni. Su questo mi sento anche di sostenere la raccolta firme dei genitori della scuola Fratini per chiedere al Ministero dell’Istruzione un’ispezione per verificare l’operato dell’attuale dirigente scolastico dell’Istituto Carlo Levi. Per quest’anno la giunta municipale ha spiegato che non ci sono i tempi tecnici per rimettere mano al dimensionamento scolastico, tuttavia già da novembre verrà avviato un percorso partecipato per proporre una nuova proposta di dimensionamento, che vada incotnro anche alle nuove linee guida della Regione Lazio, che fra le altre novità ha ridotto a 1.200 alunni la soglia massima prevista per ogni singolo istituto comprensivo. Particolare interessante sulla proposta ha votato contro la consigliera del Pdl Jessica De Napoli, che quindi di fatto si presa la maternità di aver cancellato l’Istituto comprensivo Simone Renoglio quando era in maggioranza. Complimenti vivissimi per una che a Castel Giubileo ha anche avuto molti voti dei cittadini.
Altro voto importante quello sull’asilo nido Il Castello di Gelsomina. Chiuso nella passata amministrazione fra molte polemiche, sarà riaperto entro l’anno scolastico 2014/2015, come scritto sull’ordine del giorno (clicca qui) approvato ieri in consiglio e firmato anche dal presidente Paolo Marchionne. Su questo atto la maggioranza ha votato compatta insieme alla lista civica Marchini, mentre Pdl e Fdi si sono astenuti. Complimenti alla coerenza dell’ex Presidente Cristiano Bonelli, che aveva chiuso l’asilo nido e quindi non vuole vederlo riaperto probabilmente per non veder sconfessata la propria decisione.