Radio IRIB: intervista a Corbucci: “la nostra e’ una generazione di nessuno che non puo difendersi dall’attuale sistema”

L’intervento di Riccardo Corbucci
La mia intervista con la trasmissione “Tavola Rotonda” con la redazione italiana di radio Irib. Per ascoltare le due puntate del 24 luglio (clicca qui) e del 31 luglio (clicca qui), in cui sono intervenuto, è possibile cliccare sui link. Di seguito riporto alcune delle dichiarazioni che ho rilasciato. “La nostra è una generazione di nessuno che non ha strumenti culturali ed economici per potersi difendere dall’attuale sistema. L’Italia oggi è un Paese che si trova in grande difficoltà economica con una disoccupazione nell’universo giovanile di cui io faccio parte che supera il 50%, quindi un giovane su due è senza lavoro il che è un dato gravissimo”.

Lo spiega ai nostri microfoni Riccardo Corbucci, giornalista, sociologo ed amministratore del lV municipio di Roma. Lui prosegue: “Quindi possiamo dire che formare il governo tecnico è stata una necessità che si è resa obbligatoria per mettere riparo a questa crisi politica. Purtroppo l’80% della popolazione riceve le informazioni di ogni genere dalla televisione e questo senza poter porre domande. Tale situazione indubbiamente non aiuta la popolazione a crescere e soprattutto a sviluppare forme di democrazia più avanzate. Purtroppo I canali dell’informazione corretta non ci sono sia per quanto riguarda la politica internazionale che quella prettamente europea. Basti pensare alle ultime guerre, al presunto terrorismo islamico o quello che avviene rispetto alle informazioni distorte che molto spesso non coincidono assolutamente alla realtà”.

Riccardo Corbucci a Radio IRIB: “siamo di fronte a un nuovo modello di capitalismo che non funziona e al quale bisogna trovare alternative. E’ incomprensibile come i governi europei ed internazionali debbano essere soggetti ai giudizi di un’agenzia come Moody’s che non è un ente autonomo o sovrastatale, bensì sicuramente privato e quindi legato agli interessi privati. Noi italiani ci troviamo di fronte a una situazione molto seria ed il governo Monti ha affrontato la situazione con degli interventi che ovviamente sono straordinari e d’emergenza. Ma per guidare un Paese bisogna avere anche una visione politica che possa rappresentare il futuro possibile di questo Paese. E’ quindi chiaro che dai tecnici bisogna tornare a dirigere il Paese con un ragionamento politico, anche perchè c’è in campo una generazione nuova”.

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