Negli uffici della Presidenza del IV Municipio si è tenuto lo spoglio delle schede su ‘referendum locale’ che invitava i residenti di alcune strade del quartiere Nuovo Salario ad esprimersi circa la destinazione d’uso dell’art.11 piazza Minacciano, commerciale o residenziale. L’esito del referendum locale – consultazione informale – è stato il seguente. Opzione commerciale: 26%; opzione residenziale: 59%; contraria a qualsiasi intervento urbanistico 15% (opzione non prevista nel referendum). A comunicare i risultati ufficiali una nota del presidente del IV Municipio Cristiano Bonelli. Il referendum per la verità non ha avuto a detta di molti cittadini un’adeguata partecipazione. Meno di duecento persone avrebbero votato su una basse di possibili partecipanti di almeno 5000 persone. Meno del 5% quindi avrebbe partecipato e di questa esile percentuale poco più della metà avrebbe espresso la propria preferenza per il residenziale, già caro a Bonelli che il 1 marzo scorso aveva dovuto ritirare una delibera in tal senso. Molto scettico il vicepresidente del consiglio del IV Municipio Riccardo Corbucci: “il 59% di cosa? Quanti sono i partecipanti al referendum? Quanti i cittadini delle vie interessate? Senza conoscere questi due dati non è possibile dare un giudizio sul risultato del referendum che peraltro è già stato, purtroppo, ridicolizzato dalla votazione della mozione pro cambio di destinazione d’uso in consiglio comunale”. In effetti proprio la settimana scorsa il consiglio comunale ha votato all’unanimità una mozione favorevole al cambio di destinazione d’uso. Un atto per impegnare il Sindaco ma che di per se non produce effetti immediati “Per governare davvero un territorio esteso come quello del IV Municipio è necessario affrontare le tematiche locali con attenzione, evitando che le problematiche possano rimanere inascoltate. Questa consultazione popolare, che denota l’attenzione della maggioranza di centrodestra del IV Municipio, fornisce indicazioni puntuali che verranno recepite dalla Giunta Alemanno”, ha aggiunto Marco Di Cosimo, consigliere Comunale Pdl e presidente della Commissione Urbanistica del Comune di Roma, presente durante le operazioni di scrutinio del referendum. Ma le opposizioni preannunciano battaglia. La consigliera di Sinistra e Libertà Michela Pace incalza: “ci dissociamo dal voto della Azuni in consiglio comunale sul cambio di destinazione d’uso. Noi del territorio staremo davanti alle ruspe”. Conferma la propria contrarietà al progetto anche il consigliere regionale Pd Carlo Lucherini: “ci siamo impegnati con i cittadini e non li lasceremo soli. La partecipazione della destra è finta e vuole solo coprire quella che è una speculazione bella e buona”. La battaglia si preannuncia ancora lunga.

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