Il primo proposito per il nuovo anno è quello di tornare ad avere una coscienza collettiva di cui andare orgogliosi. Per questa ragione dobbiamo combattere tutti assieme affinchè a Roma venga sospesa l’applicazione del decreto legge Salvini, laddove si presenti controversa la sua applicazione a garanzia dei diritti umani dell’individuo e dei diritti alla sicurezza per i cittadini. Non vuole essere in alcun modo un atto di disobbedienza civile, al contrario è la necessaria risposta al caos amministrativo, prodotto da un decreto che invece di semplificare, genera confusione negli Enti locali e finisce per aumentare il numero delle persone il cui status giuridico rimane incerto. Con leggi di questo tipo si amplia la platea degli invisibili e incredibilmente si genera maggiore insicurezza, a discapito di un sistema di accoglienza trasparente e normato. La nostra Costituzione, fortunatamente, contiene al proprio interno tutti gli strumenti idonei a validare o meno la correttezza di una legge. La nostra coscienza, d’altro canto, ci indica con fermezza la posizione politica da perseguire. Sappiamo già che la Sindaca Raggi non avrà il coraggio mostrato da altri amministratori italiani ed è per proprio per questo che ognuno di noi dovrà fare la propria parte per contrastare un governo che abbatte la propria scure sempre sui più deboli.
La situazione dei rifiuti a Roma è talmente grave da aver costretto Mario Rusconi, presidente dell’associazione dei dirigenti delle scuole romane, a scrivere una lettera alla Sindaca Raggi, chiedendo interventi urgenti per ripulire i marcipiaedi attorno agli ingressi degli istituti, onde evitare che questi possano restare chiusi il 7 gennaio. La questione è molto seria perchè i rifiuti in strada attirano i topi e di conseguenza rischiano di produrre un’emergenza sanitaria molto pericolosa, soprattutto per i bimbi delle scuole dell’infanzia e delle elementari. La risposta dei grillini all’emergenza rifiuti si è limitata alla presentazione di una proposta di delibera, che sarà in discussione in consiglio comunale il prossimo 15 gennaio, che prevede l’ipotesi di far spazzare i marciapiedi a coloro che vi abitano o che hanno negozi su strada.
Secondo il Presidente della commissione ambiente Daniele Diaco il Comune di Roma sarebbe sotto attacco, a causa di alcuni cassonetti incendiati. Secondo Diaco ci sarebbe un’unica regia dietro questi incendi. Per una volta sono d’accordo con lui. L’incapacità di gestire l’Ama e di conseguenza la raccolta differenziata e il ciclo dei rifiuti a Roma è tutta da imputare ad un’unica regia. Quella dell’incapace assessore Pinuccia Montanari, fortemente voluta proprio dalla Sindaca Virginia Raggi. Diaco conclude il proprio sconcertante comunicato stampa affermando che “vinceranno loro“. I cittadini gli hanno giustamente risposto sui social postando decine di fotografie di buste della spazzatura che circondano i cassonetti. In effetti non sappiamo chi vincerà, se i prodi del M5S, i topi o i gabbiani… certamente a perderci siamo tutti noi romani.
In queste ore eletti e militanti del partito democratico di Roma stanno lavorando fianco a fianco per fronteggiare l’emergenza freddo: un dramma annunciato che si ripete puntualmente ogni anno, cogliendo tremendamente impreparata la nostra città. Per questa ragione, assieme al segretario del Pd Roma Andrea Casu, siamo rimasti per l’ennesima volta basiti dalla decisione dei grillini di non voler discutere in Campidoglio la mozione democratica sulla programmazione delle azioni da mettere in campo per affrontare la questione. La Raggi e la sua maggioranza non soltanto non sono in grado di fronteggiare per tempo il gelo invernale, ma si rifiutano di prendere esempio da quei municipi, come il III guidato dal centrosinistra, che provano ad indicare una strada amministrativamente corretta e funzionale per migliorare la situazione, dotando finalmente tutti i territori delle risorse e degli spazi necessari a pianificare interventi adeguati in una città, dove ormai oltre diecimila persone vivono senza fissa dimora.
Per questa ragione i gruppi municipali democratici presenteranno in ogni municipio una mozione, analoga a quella comunale, per promuovere progetti territoriali decentrati per prevenire per tempo l’emergenza freddo. Il M5S al contrario è come uno struzzo che mette la testa sotto la sabbia. Mentre i grillini dicono che e’ tutto bellissimo, per strada ci sono persone che rischiano la vita. Per sostenere l’azione di tante associazioni di volontariato da sempre impegnate sul campo, come lo scorso anno anche il Pd Roma ha deciso di aprire nelle ore più fredde le proprie sezioni (clicca qui) per contribuire alla raccolta di coperte e sacchi a pelo.
Durante le Feste di Natale la Giunta Pentastellata del Comune di Roma ha anche deciso di interrompere con modalità improvvide, inaspettate e sconsiderate il cofinanziamento delle attività di risocializzazione, culturali e sportive dei Centri di Salute Mentale. Una denuncia che abbiamo portato avanti assieme alla delegata alle politiche sociali Carla Fermariello e alle consulte della salute mentale di Roma e del Lazio. Non c’è stato nessun dibattito, nessuna anticipazione agli operatori, nessuna spiegazione alla Consulta per la Salute Mentale, nessuna informazione alle Associazioni dei familiari di pazienti, nessun avviso alle famiglie dei pazienti psichiatrici o ai pazienti stessi; i quali dal 1 gennaio si troveranno senza la possibilità di svolgere quelle attività che da venti anni a questa parte hanno qualificato gli interventi dei Dipartimenti di Salute Mentale sul versante sociale. Le modalità, odiose e intollerabili, della comunicazione sono consistite in una breve e stringata nota fatta firmare dal Direttore della Direzione Benessere e Salute del Dipartimento Politiche Sociali del Comune di Roma e inviata all’Assessora alla Persona, Scuola e Comunità Solidale, ai Direttori Generali della AASSLL romane e ai Direttori dei Dipartimenti di Salute Mentale il 21 Dicembre scorso e giunta ai destinatari la Vigilia di Natale, quando parte degli operatori erano in ferie e le attività ridotte.
Un vero e proprio blitz attuato della Giunta 5S senza nemmeno il coraggio di metterci la faccia, con l’Assessora che si è fatta inviare la nota per conoscenza. Il tutto per far trovare i pazienti, i familiari e gli operatori davanti al fatto compiuto, sperando così di scaricare le proprie responsabilità e di svigorire la sacrosanta e giusta opposizione e risposta che un simile provvedimento merita. Oltrettutto nella citata nota si fa riferimento a una fantomatica “sperimentazione di un budget personale di capacitazione”, che dovrebbe partire in sostituzione delle predette attività “indicativamente nel mese di marzo/aprile 2019”. Nel condannare fermamente questo atto unilaterale, ci opporremo in tutte le sedi e in ogni modo affinchè questo provvedimento non venga applicato, chiamando cittadini, Associazioni, Comitati e Sindacati alla resistenza civile contro un atto indegno.
Voglio concludere con questa ipotetica lettera che quest’anno la Befana avrebbe potuto scrivere alla Sindaca di Roma Virginia Raggi. Immaginando la Sindaca intenta, come ogni madre, a riempire la calza di suo figlio e sperando che strappandole un sorriso, anche lei possa finalmente provare a comprendere le critiche che oggi giorno gli muoviamo.
Cara Sindaca Raggi, sono la Befana. Stanotte, come ogni anno, ho provato a svolgere il mio compito per rendere i fanciulli di oggi (e anche quelli di ieri) un pò più felici. Stavolta però ho dovuto davvero faticare molto per poterlo fare. Ho provato come al solito con il mezzo che preferisco, ovvero la mia scopa, ma mi è stato impossibile per la presenza insopportabile dei gabbiani che hanno provato a disarcionarmi in ogni parte della città. Vivono ormai sui tetti dei palazzi e si nutrono dei rifiuti che inspiegabilmente lasciate marcire fuori dai cassonetti. Sai però che sono una convinta ambientalista e quindi non mi sono persa d’animo. Mi sono detta, proviamo a prendere un mezzo pubblico. Ho aspettato per venti minuti alla fermata e poi finalmente, quando ne è passato uno, l’autista mi ha fatto dei gestacci per farmi capire che dovevo allontanarmi. Poi dopo un minuto il mezzo ha preso fuoco da solo. Davvero emozionante e per un attimo ho anche pensato, ammazza Virgì che spettacoli pirotecnici regali a questa città. Ma il mio entusiamo si è spento subito quando due ragazzi mi hanno fatto notare che a Roma questo è ormai diventato un evento normale.
Una volta a settimana qualcosa prende fuoco: un autobus, un cassonetto, un impianto per lo smaltimento dei rifiuti… e tutto questo fuoco nemmeno basta a scaldare i tanti che ho visto dormire al freddo per la strada. Devo ammettere Virgì di essermi molto rattristata e visto che si stava facendo troppo presto e la notte volgeva al termine, con un pizzico di rassegnazione ho deciso di prendere in prestito una bicicletta, che quelle del bike sharing erano sgangherate più di me. Ho pensato che in fondo poteva essere il mezzo di trasporto più simile ad una scopa. Eppure Virginia mia, sarà stata l’età, la scarsa abitudine o lo slalom fra i ratti, ho rischiato più volte di finire dentro una buca e nel tragitto ho davvero perso tante delle calze che avrei dovuto consegnare. Mi sono pure sentita in colpa per aver sporcato la città e quando ho sentito al bar due commercianti che dicevano che avevi chiesto ai romani di spazzarsi i marciapiedi da soli, ho davvero capito che l’unica cosa che quest’anno potevo fare per la nostra amata Roma era prendere la mia scopa e spazzare pure io. Certo i bambini avranno meno calze appese, ma così almeno potranno entrare a scuola domani.
p.s. se ti stai chiedendo cosa siano quei sacchi neri davanti casa tua, non preoccuparti che non sono i rifiuti che ti hanno scaricato i romani arrabbiati, ma i due quintali di carbone che dovevo lasciare ai bimbi più indisciplinati. Quest’anno te li sei guadagnati tutti tu.
Con affetto La Befana.