da www.roma2013.org
Vi ricordate dei VelOK tanto decantati dal Presidente del IV municipio Cristiano Bonelli? Ebbene, il Ministero dei Trasporti ne decreta la messa al bando. Efficaci per scoraggiare chi corre, ma non sono omologati, sentenzia. Quesata presa di posizione da il via a migliaia di ricorsi da parte di chi ha preso una multa proprio a causa dei dissuasori di velocità arancioni, o almeno a causa di quelli dotati di autovelox.
Di fatti, non tutte le colonnine arancioni contengono l’autovelox. E’ la polizia municipale a decidere in quali VelOK posizionarli. Ma dal Ministero dei Trasporti fanno sapere, citando il parere n° 4295 a firma del Direttore generale Sergio Dondolini, che “I manufatti in oggetto non sono inquadrabili in alcuna delle categorie previste dal Nuovo Codice della Strada e dunque per essi non risulta concessa alcuna approvazione”. Ed aggiunge lapidario, “l’eventuale impiego come componenti della segnaletica non può essere autorizzato”.
In poche parole, i verbali di infrazione derivanti dalle colonnine VelOK sono contestabili.Da un articolo di Repubblica a firma di Fabio Tonacci, si apprende che il prezzo di ogni singolo kit ammonta a circa 1.500-2.000. Sempre dallo stesso articolo si apprende che ogniqualvolta un Municipio procede all’acquisto delle colonnine artancioni, si provvede ad organizzare eventi serali aperti ai cittadini per spiegarne il funzionamento.
E questo ci porta al IV municipio. Roma2013.org ha già affrontato quasi un anno fa la questione dell’acquisto dei VelOK da parte della Giunta Bonelli. Era il marzo del 2011 e molte testate del IV municipio, così come anche alcune importanti testate romane, tra cui “Il tempo”, gioivano all’unisono in occasione dell’annuncio da parte del presidente Cristiano Bonelli del progetto “VeloOK”. Un cilindro di plastica che avrebbe dovuto dissuadere gli automobilisti del territorio nel correre con la propria auto. Come? Con la loro unica presenza. Venti cassoni arancio-fosforescenti posti a Viale Jonio (dall’altezza del cavalcavia di Viale Adriatico a Piazza Pier Carlo Talenti, in entrambi i sensi di marcia), a Via di Tor San Giovanni (dall’incrocio con Via della Bufalotta all’incrocio con Via della Cesarina, in entrambi i sensi di marcia) e a Via Mario Soldati (dall’incrocio con Via Cesco Baseggio all’altezza di Via Carmelo Bene, in entrambi i sensi di marcia). L’evento era stato presentato in pompa magna a piazza Sempione, alla presenza dello stesso Cristiano Bonelli, Fabrizio Bevilacqua, assessore ai lavori pubblici, Paolo Goglio del progetto “Noi Sicuri”, Emanuele Ciccone, consulente per la sicurezza stradale del progetto e Marcello Aranci, presidente della Consulta sulla sicurezza stradale di Roma. Bonelli si era prodigato nel ripetere che il progetto sperimentale era totalmente gratuito. Adesso, però, viene alla luce la “Fase 2” del progetto, non pubblicizzata allo stesso modo dalla presidenza. Probabilmente perchè da quest’anno i cassoni arancioni costeranno alle casse pubbliche 30.250 euro. Una vera e propria presa in giro per i cittadini.
Dalla determina n. 3106 del 27 dicembre 2011, in pieno periodo natalizio, si legge “che nella prima fase la sperimentazione dei rilevatori di velocità ha avuto esito positivo, in termini di riduzione di velocità media e numero di infrazioni” ed ancora, “che il Municipio IV, visto il risultato del progetto, è interessato a procedere alla seconda fase”. Ragione per cui, Bonelli affida 30 mila euro, provenienti dal generoso gabinetto del Sindaco Alemanno, alla società che produce i cassoni arancioni, la Sipa Srl di Brescia. Adesso ci si chiede, Bonelli è in grado di mostrare un rapporto dal quale si evince il ridotto numero di infrazioni ed il calo della velocità media nei tratti di strada dove sono stati posizionate i 20 “Velo ok”? Ancor oggi non risulta alcun documento ufficiale da cui dedurre questi dati. L’unico straccio di atto ufficiale è la determina con la quale si assegnano 30 mila euro ad una società bresciana, sempre senza uno straccio di bando pubblico. Altra notazione, è il fatto che solo in alcune colonnine VelOK sono stati posisizionati gli autovelox, incoraggiando alcuni vandali del Municipio a smontare, quando non a sfasciare, il piccolo totem arancio fonsforescente per vedere se dentro c’è o meno la macchinetta infernale.
Un insuccesso già al momento dell’inaugurazione del VelOk, reso ancora più drammatico dal parere del Ministero dei Trasporti. Anche in base a ciò, il Consigliere Riccardo Corbucci, in corsa alla candidatura di Presidente del IV tra le fila del Censtrosinistra dichiara, “In virtù di questa ulteriore goffa figura, chiedo al Presidente del IV municipio Cristiano Bonelli di dimettersi all’istante per manifesta incapacità a governare il nostro municipio”.