Mia intervista sulle primarie del Pd del Lazio

di Luciana Miocchi – pubblicato su www.europagiovani.com
Riccardo Corbucci, vice presidente del consiglio municipale di Monte Sacro. La vittoria, in controtendenza rispetto all’andamento generale riscontrato sulla piazza di Roma, della lista di cui fa parte, gli ha regalato una nuova posizione di evidenza all’interno del Pd, che non potrà essere ignorata. Consigliere Corbucci, come legge i dati di questa consultazione in vista delle prossime elezioni amministrative?
Dobbiamo dire che queste erano consultazioni per eleggere l’assemblea regionale del Pd. Molti cittadini hanno capito che per poter esprimere delle classi dirigenti adeguate alle loro aspettative devono partecipare alla elezione di quei dirigenti che hanno il compito di scegliere i futuri amministratori e le future linee politiche del partito. Il successo della lista Partecipazione Democratica in IV Municipio e a Roma è stato costruito presentando candidature rappresentative di tutti i territori: ci sono rappresentati di quartieri come Colle Salario, Castel Giubileo, Settebagni che hanno animato in questi anni le più importanti battaglie contro l’amministrazione di centro destra, dagli abusi dei mondiali di nuoto allo spostamento dell’impianto ama di via Salaria.

Quindi questo risultato non é stato un voto a Corbucci?
Sono convinto sia stato un voto ad un gruppo di persone che in questi anni stanno costruendo con il lavoro volontario e la fatica un’idea di un centro sinistra capace di essere rappresentativo dei territori e non degli intessi di qualcuno. Se le persone elette in assemblea regionale porteranno all’interno del più importante organismo politico del partito democratico gli interessi dei cittadini e non ad esempio quelli dei grandi costruttori o degli imprenditori poco trasparenti, sono sicuro che ne gioverà tutta l’azione del Pd che tornerà a essere un partito sempre più credibile
Mi sta dicendo che questo è stato un voto di sfiducia verso l’attuale dirigenza municipale del partito?
Ho molto apprezzato la scelta del segretario Vittorio Pietrosanti di non candidarsi in nessuna lista per cercare di rimanere super partes e dedicarsi al buon andamento delle primarie. Nonostante le grandi difficoltà organizzative che hanno costretto i circoli ed i volontari a fare gli straordinari per fare andare bene le primarie, abbiamo sentito tutti l’assenza di chi si sarebbe dovuto occupare dell’organizzazione e non della propria campagna personale. Bisogna smetterla con chi interpreta i ruoli di dirigenza di partito come vetrina personale per facili ascese. Il voto delle primarie dimostra il contrario. Le persone seguono coloro che ogni giorno stanno nel territorio e seguono i problemi, non chi cerca di imporsi con altri mezzi. L’anno che ci aspetta sarà difficilissimo, perché nonostante i fallimenti delle giunte Alemanno e Bonelli, il Pd deve dimostrare di avere un’alternativa valida e convincente che deve trovare le persone credibili che la sappiano incarnare. Quindi, credo che sarebbe bello poter fare una riflessione seria per il bene del quarto municipio che coinvolga tutti. Dopo queste primarie come sono cambiati, se lo sono, gli equilibri politici all’interno del Pd locale? Ho sempre detto che in quarto municipio ci sono molte figure in grado di rappresentare a pieno titolo pezzi di territorio. I consiglieri comunali Mirko Coratti e Fabrizio Panecaldo sono un punto di riferimento e meritano di poter portare le istanze del territorio in istituzioni ancora piu importanti. Credo che Marco Palumbo rappresenti un pezzo importante della storia di questo partito, è stato il mio primo segretario quando avevo 22 anni e da consigliere provinciale sta facendo bene. I colleghi consiglieri Rampini, Marchionne e Dionisi sono stati in questi anni compagni di strada veri con cui abbiamo condiviso un opposizione ferma e intransigente contro l’incapacità dell’amministrazione Alemanno-Bonelli. I coordinatori di circolo Maria Teresa Ellul, Silvia Di Stefano, Luisa Palumbo, Francesca Leoncini, Yuri Bugli e Romolo Moriconi hanno tenuto in piedi il partito nei territori nonostante le difficoltà economiche che attraversano i circoli. Il presidente del Pd municipale Claudio Maria Ricozzi ha avuto il merito di lavorare alla composizione di tutti quelli che sono stati i contrasti di questi ultimi anni. Per questa ragione credo che il vero cambiamento non sia tanto nei sempre mutevoli equilibri politici, ma nel rispetto di quello che ognuno di noi rappresenta per il territorio, cioè la capacita di rappresentare altre persone che ci chiedono di essere uniti e finalmente di riconquistare Roma e il quarto municipio
Lei, dove vuole arrivare, ora?
Sono a disposizione del mio partito, come ho sempre fatto.

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