da www.roma2013.org
Oggi pomeriggio alle ore 18 presso l’aula magna dell’ITGC Matteucci (via delle Vigne Nuove) ci sarà l’attesa assemblea pubblica sulla metro B1 e la colata di cemento in arrivo nel IV Municipio, promossa dal comitato di quartiere Serpentara guidato da Mimmo D’Orazio. Lo scrive Cecilia Gentile su Repubblica di oggi, facendo seguito all’articolo di ieri sui commenti da parte dei politici del IV Municipio. All’assemblea hanno aderito anche altri comitati del IV Municipio e di Roma, compresa l’associazione ambientalista Italia Nostra. Modererà l’appuntamento il direttore di roma2013.org Enrico Pazzi. Ed in questi giorni sono intervenuti i politici del Comune di Roma e del IV Municipio.
Antonello Aurigemma, assessore alla mobilità del Comune di Roma e consigliere comunale proveniente dal IV municipio, aveva aperto le danze ad inizio settimana sul Messaggero: “Oggi il prolungamento della linea B da Rebibbia a Casal Monastero e la nuova linea D. Ma il nostro schema di project financing sarà utilizzato per altre opere fondamentali per Roma, come la tratta della linea C da Colosseo a Farnesina e il prolungamento della B1 da piazzale Jonio alla Bufalotta”. Parole che avevano fatto imbestialire il Partito Democratico del IV Municipio che per bocca del vicepresidente del consiglio Riccardo Corbucci aveva commentato sulle agenzie di stampa: “Siamo in ritardo e non riusciamo a contrastare adeguatamente l’assurdo progetto dell’amministrazione Alemanno-Bonelli che hanno intenzione di cementificare il IV Municipio con la scusa del project financing legato al prolungamento della metropolitana fino a Porta di Roma.
Le forze di opposizione, le associazioni ambientaliste ed i comitati di quartiere hanno il dovere di reagire a questa colata di cemento che fa impallidire persino il cambio di destinazione d’uso alla Bufalotta, erroneamente proposto in passato e contro il quale all’epoca si schierarono proprio Alemanno e Bonelli, quelli che ora vogliono cambiare i progetti della metropolitana per fare un favore alla speculazione edilizia, congestionando ulteriormente i nostri quartieri”.
Alle sue parole avevano fatto seguito quelle dei coordinatori dei circoli del Partito Democratico. “La raccolta di firme promossa dal comitato di quartiere Serpentara è la prima iniziativa in tal senso che come cittadini, prima ancora che come dirigenti di partito, ci sentiamo di sostenere dopo aver riunito ed ascoltato i gruppi dirigenti dei nostri circoli” spiegano Silvia Di Stefano, coordinatrice del circolo PD Castel Giubileo-Settebagni e Maria Teresa Ellul, coordinatrice del circolo PD Nuovo Salario “per questa ragione parteciperemo all’assemblea pubblica del 23 marzo al Matteucci, promossa dai comitati di quartiere per sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema”. “Come giovani democratici crediamo sia importante che i cittadini possano esprimersi su progetti così importanti” continua Benedetto Fucà, coordinatore dei Giovani Democratici Montesacro “invece l’amministrazione non sta nemmeno dicendo di aver profondamento modificato il progetto originario che prevedeva le fermate a Monte Cervialto e a Serpentara dove c’è una maggiore densità di popolazione”.
Alle polemiche dell’opposizione aveva già risposto il Sindaco Gianni Alemanno: «Al di là di qualche sterile polemica, alla fine la decisione di puntare su risorse miste pubblico-privato si sta dimostrando giusta e sta portando quei risultati attesi alla vigilia. Ora bisogna proseguire sul percorso intrapreso, perché è giunto il momento per Roma di recuperare il ritardo che ha accumulato nel corso degli anni».
Di fronte al dibattito politico non si sono fermate le iniziative per la raccolta di firme a tutela del vecchio percorso della metro B1 ad opera del comitato di quartiere Serpentara che ieri ha ottenuto un primo successo. Su Repubblica sono uscite le dichiarazioni del Presidente del IV Municipio Cristiano Bonelli raccolte dalla giornalista Cecilia Gentile: “Nessuno può decidere al nostro posto. Anche a costo di scontrarci con il Comune”. La presa di posizione del minisindaco del PDL forse dovuta alla pubblicazione da parte del Comune di Roma dell’avviso: “Prolungamento oltre Jonio linea B1 metropolitana – Espropriazione ed Asservimento di immobili per pubblica utilità”. Avviso di avvio del procedimento ai sensi degli artt. 11, 16 e 19 del D.P.R. 8 giugno 2001 n. 327 e s.m.i. Espropriazione ed Asservimento di immobili per pubblica utilità. Metropolitana di Roma – linea B1. “Prolungamento oltre Jonio della linea B1 Metropolitana di Roma”. Intervento D1.1-014. Comunicazione di avvio del procedimento di approvazione del progetto preliminare integrato.
Nell’avviso, fra le varie premesse si legge: “l’intervento denominato “Prolungamento oltre Jonio della linea B1 della Metropolitana di Roma “, nella configurazione del tracciato denominato “VIGNE NUOVE”, è stato inserito nel Piano di Riqualificazione delle strutture viarie e per la mobilità, approvato con Ordinanza Commissariale n. 2 del 12 ottobre 2006 e s.m.i.”.
Sulla vicenda sono intervenuti ieri anche il consigliere comunale del PD Massimiliano Valeriani, il primo in passato a porre la questione della modifica del tracciato ed il consigliere provinciale del PD Marco Palumbo: “è da mesi che denunciamo gli effetti devastanti di questa colata di cemento in IV Municipio”. A cui hanno fatto seguito le parole di Paolo E. Marchionne, capogruppo del PD in IV Municipio: “la decisione è stata presa altrove” e della consigliera PD Federica Rampini: “nei prossimi giorni presenteremo una mozione per fare chiarezza sulla questione”.
La domanda è sempre la stessa: “quello che vogliamo sapere è innanzitutto dove dovrebbero finire quei 2 milioni di metri cubi perché ad oggi non si sa nulla. Bonelli si accorge solo ora che il sondaggio fatto ha poco di consultivo, visto che le decisioni sono già state prese nella Conferenza dei servizi”. Il riferimento è al sondaggio del giornale “Dire”, contestato anche dai comitati di quartiere che oggi si aspettano un’ennesima presa di posizione pubblica da parte dei politici del IV Municipio. Almeno per una volta tutti concordi nel rifiutare il cemento in cambio del prolungamento della Metro B1. E a far notizia, oltre alla convergenza di pareri fra Bonelli ed il Partito Democratico, è anche la ritrovata unità del più grande partito di opposizione su questo argomento.
Che possa essere di buon auspicio per evitare questa ennesima cementificazione proposta dall’amministrazione Alemanno.