Mercoledì 11 giugno la presentazione del libro “Rosso come il sangue” di Gustavo Manoni

Rossocomeilsangue_Cop.inddMi ha fatto enormemente piacere contribuire alla realizzazione di questo libro sulla vita di Gustavo Manoni, che sarà presentato in anteprima mercoledì 11 giugno alle ore 19 presso la Cartolibreria Millematite di via Salaria 1463. Un testo nato dall’idea e dalla caparbietà di Patrizia Ciafrei e Cristina Ottaviani, che l’hanno fortemente voluto, e dalla collaborazione con la giornalista Luciana Miocchi, che insieme con il protagonista ha dato vita ad un collage di ricordi ed immagini, capaci di commuovere e regalare emozioni. Gustavo Manoni, ripercorrendo alcuni degli episodi più significativi della propria vita, ci accompagna alla riscoperta del significato della vita contadina, ci fa rivivere la nascita di Settebagni, ripercorre le lotte sociali e la militanza politica degli anni settanta, rivive il tempo delle fughe in bicicletta e la nascita del vero amore per la sua Palmira, arrivando fino all’impegno civico come amministratore dell’ex IV Municipio (oggi III). Una vita dedicata alla propria famiglia e alla difesa del bene pubblico e della collettività, che ci porta a scoprire Gustavo più come uomo che come politico. Un’esistenza pienamente vissuta ed un doveroso tributo a chi si è sempre definito “rosso come il sangue”.

repubblicaLa presentazione del libro ha suscitato polemiche con il parroco del quartiere, che ci hanno riportato indietro nel tempo. Don Giustino ha negato la possiilità di poter presentare il libro all’interno degli eventi della festa parrocchiale. Quindi un libro che narra la storia di vita di un residente storico del quartiere, non può mischiarsi con il programma della festa, fatto di pennate, musica, balli e partite di calcio. Persino La Repubblica di oggi (10 giugno) si è occupata della notizia, con un richiamo in prima pagina ed un articolo all’interno, dove Padre Giustino spiega le ragioni della sua scelta: “un titolo troppo forte” e ancora “la gente deve riunirsi in pregiera, seguire la processione, non provare sensazioni estreme come la politica“. Come a dire che mangiare e ballare vanno d’accordo con la preghiera, pensare e leggere evidentemente un poco meno per questo parroco della periferia romana.

Mi piace chiudere con due citazioni. La prima è di Don Luigi Sturzo: “la missione del cattolico in ogni attività umana, politica, economica, scientifica, artistica, tecnica è tutta impagnata di ideali superiori, perchè in tutto vi si riflette il divino“. La seconda è l’incipit, mai così attuale, del libro di Gustavo Manoni che vi invito a leggere: “Mio padre era comunista e a causa delle sue idee imparai da piccolo, sulla mia pelle, la differenza tra il libero pensiero e le imposizioni di un regime che per avere ragione e consenso escludeva e perseguitava chi non si allineava. Scelsi ben presto, così, da quale parte stare. Di fronte ai torti, piccoli o grandi, ho sempre reagito allo stesso modo, facendo quello che ritenevo giusto. Non ho mai piegato la testa, nemmeno quando sarebbe stato conveniente farlo. Anche se ora il Pci non c’è più, le idee fondanti di uguaglianza e solidarietà rimangono attuali più che mai. Il lavoro dà dignità agli uomini, tutti hanno diritto a costruire il proprio futuro, con sacrificio ma in serenità. Sono comunista, sono rosso. Rosso come il sangue che mi scorre nelle vene. Lo sarò sempre, fino all’ultimo dei miei respiri“.

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