“L’incredibile decisione “finta” del Sindaco Gianni Alemanno di chiudere le scuole venerdì e sabato a causa del rischio neve dimostra l’impreparazione e l’incapacità di questa amministrazione nel saper governare la capitale d’Italia. Questa decisione carica sulle spalle delle famiglie i disagi provocati dal maltempo” lo dichiara in una nota Riccardo Corbucci, vicepresidente del consiglio del IV Municipio. “Se avessero un Sindaco come Alemanno i bambini di Regioni come il Piemonte e la Val d’Aosta probabilmente non potrebbero quasi mai andare scuola” continua Corbucci “questa decisione creerà disagio a tutte le famiglie romane che invece dovranno comunque recarsi a lavoro nonostante il maltempo. Il fatto poi che gli Istituti resteranno aperti, ma le famiglie sono invitate a non portare i figli a scuola, come dichiarato incoscientemente dal Sindaco, è l’ennesima decisione di chi non vuole assumersi le proprie responsabilità che sono quelle di far funzionare i servizi cittadini, scaricando il disagio sui romani”.
MALTEMPO, ALEMANNO: VENERDÌ E SABATO STOP ATTIVITÀ DIDATTICHE
«Venerdì e sabato, in previsione di avverse previsioni meteorologiche, le scuole romane di ogni ordine e grado sospenderanno le attività didattiche. Gli istituti resteranno aperti ma le famiglie sono invitate a non portare i figli a scuola». Lo ha detto il sindaco Alemanno nel corso della conferenza stampa in Campidoglio. Le scuole dunque resteranno aperte ma le famiglie «potranno tenere i ragazzi a casa», dice il sindaco. Ciò non esclude che, spiegano dal Campidoglio, i ragazzi possano essere portati a scuola, a cominciare dagli asili nido, in caso di necessità, sebbene non si svolgeranno le lezioni ma altro tipo di attività non didattiche. «Non esistono rischi per le strutture – aggiunge Alemanno – È solo una misura preventiva per evitare disagi». Concetto ribadito dall’assessore alla scuola Gianluigi De Palo che ha ribadito come «non ci sono problemi di sicurezza per gli istituti». Ugualmente, ha spiegato il sindaco, resteranno aperti e funzionanti gli uffici pubblici della capitale.