da Repubblica del 10 maggio 2011
Ieri niente spesa nel grande mercato rionale di Val Melaina. Il più economico, statisticamente parlando, della città. Chiuso il banco del signor Ricci, per la pizza con la mortadella il numero uno. E chiuso quello di Folloni e di Casalino, pescherie solitamente affollatissime. Erano tutti a via dei Cerchi. A protestare, insieme alla Confesercenti di Valter Giammaria e ad altri ottanta operatori. Sotto l’assessorato alle Attività produttive di Davide Bordoni i commercianti del Val Melaina hanno portato la loro rabbia per il possibile trasloco forzato del mercato che dovrebbe lasciare l’area di via Giovanni Conti per fare posto ai lavori della metro B1. Dove andranno i banchi? Non si sa. “Sappiamo solo – spiega Franca Luzi, presidente del Val Melaina che qui dovranno fare una fermata del metrò. La voce del trasferimento nelle ultime settimane è diventata sempre più insistente. Per noi spostarci vuol dire, in un momento di crisi come questo, la chiusura dell’attività. E state certi: non lo permetteremo”.
Gli operatori dicono di non aver avuto, fino a ieri, nessun tipo di risposta alle tante richieste: né da parte dell’assessore tantomeno dal sindaco Alemanno. Da qui la serrata. E la protesta, che all’inizio doveva essere sotto al Campidoglio e poi, per motivi di ordine pubblico, è stata organizzata davanti all’assessorato. Assessorato che in tarda mattinata ha dato però alcune rassicurazioni. Racconta Valter Giammaria: “Bordoni ha detto che domani convocherà una riunione per analizzare meglio il caso. Verrà poi creata una commissione ad hoc e tre operatori del mercato ne faranno parte. Ma l’impegno più importante preso con noi dall’assessore è che la ristrutturazione del Val Melaina non verrà data ai privati con il sistema del project financing”. L’odissea infatti, per questa struttura di un’ottantina di banchi – cuore pulsante di un intera zona, Tufello compreso – è cominciata da tempo. Si è trasferito in via Conti una decina di anni fa. Ma la struttura è rimasta sempre “provvisoria”, con problemi mai risolti: mancanza di parcheggi, pavimentazione malridotta, banchi vecchi. “E l’abusivismo prolifera”, dicono i commercianti. Che non sono soli. Alla battaglia contro lo spostamento partecipano anche i comitati di quartiere. “Siamo pronti alle barricate per difendere il mercato, punto di riferimento per il nostro territorio”, avvertono Riccardo Corbucci, vicepresidente del consiglio del IV municipio e Maria Teresa Ellul, del circolo Pd Nuovo Salario. Oggi, volantinaggio della Confcommercio tra i banchi.
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