da www.roma2013.org
Il consiglio del IV Municipio ha approvato l’ordine del giorno per chiedere a Poste Italiane un ufficio postale nel quartiere Colle Salario. La richiesta perorata dal locale comitato di quartiere e dalla raccolta firme del Partito Democratico locale, è stata accolta dall’aula di Piazza Sempione dopo oltre due ore di dibattito che hanno visto la divisione dei due principali gruppi politici del Pdl e del Pd. L’ordine del giorno, presentato dai consiglieri Alfredo D’Antimi (misto) e Riccardo Corbucci (Pd), aveva ottenuto il parere favorevole della commissione ambiente. Non è bastato, tuttavia, questo a garantire all’atto un dibattito sereno. Nel Popolo delle Libertà sugli scudi è salita la consigliera Jessica De Napoli, presentatrice di un emendamento che modificava l’atto, chiedendo che altre filiali fossero aperte anche nei quartieri di Valle Ricca, Castel Giubileo e Vigne Nuove. A ruota la consigliera del Pd Federica Rampini che invece voleva lasciare a Poste Italiane la scelta dell’apertura dell’ufficio postale a seguito di uno studio tecnico.
I due emendamenti hanno provocato problemi all’interno di Pdl e Pd. Nel partito di maggioranza il capogruppo Francesco Vaccaro ha più volte chiesto alla consigliera De Napoli di dividere il suo emendamento in due parti distinti sulle quali votare. Il gruppo infatti era spaccato sulla proposta della consigliera Pdl. Richiesta negata dalla consigliera più vicina al mini sindaco Cristiano Bonelli. Dall’altra parte anche nei democratici ci sono stati momenti di tensione. Il consigliere Fabio Dionisi ha chiesto una sospensione per una riunione di gruppo del Pd. Al ritorno in aula il vicepresidente Corbucci, che oggi presenziava il consiglio, è tornato in aula avendo fra le mani dei fogli strappati, che gli uffici hanno dovuto ricomporre per rendere leggibili gli emendamenti presentati. Circostanza che ha fatto ben comprendere il clima della riunione di gruppo del Pd, a seguito della quale la consigliera Rampini ha poi ritirato l’emendamento a propria firma.
A quel punto l’unico emendamento rimasto è stato quello della De Napoli che ha scatenato la deflagrazione del gruppo del Pdl. A favore dell’emendamento della De Napoli la consigliera Petrella (Pdl) e i consiglieri Ripanucci (Pdl) e Dionisi (Pd). Contrario il consigliere Pdl Marco Bentivoglio che ha ricordato come le poste a Valle Ricca e Castel Giubileo non fossero prioritarie vista la vicinanza con quella storica di Settebagni. Astenuti tutti gli altri, compreso il capogruppo del Pd Paolo Marchionne autore di un intervento nel quale ha motivato la sua astensione per la “sua non rappresentatività delle posizioni interne al gruppo”. Astenuto anche il capogruppo del Pdl Francesco Vaccaro e quello del misto Alfredo D’Antimi. Alla fine, quindi, le astensioni sono state più dei voti favorevoli e l’emendamento non è stato approvato.
In seguito si è finalmente potuto votare sull’ordine del giorno originario per la posta a Colle Salario. Undici consiglieri hanno votato favorevolmente. Non hanno partecipato al voto il capogruppo del Pd Paolo Marchionne e la consigliera del Pdl Jessica De Napoli. Presente ma non votante la consigliera Pd Federica Rampini. Alla fine dopo un dibattito incomprensibile per i cittadini presenti, l’atto per chiedere a Poste Italiane l’apertura di un’agenzia a Colle Salario, richiesta perorata da oltre 800 cittadini, è stato approvato. Ma quanta fatica ha fatto questa politica lontana dalle richieste dei cittadini. Il tutto sotto gli occhi di un rappresentante della Lista Grillo del IV Municipio presente nel pubblico.