III municipio, incendio all’impianto Ama di via Salaria. Corbucci: “fare in fretta per chiuderlo”

colonne fumo amaUn incendio è scoppiato nelle prime ore della mattinata nell’impianto di raccolta rifiuti Tmb dell’Ama di via Salaria, provocando alte colonne di fumo e qualche danno alla struttura e ai macchinari. A bruciare sarebbero stati però soprattutto grandi cumuli di rifiuti. I vigili del fuoco sono intervenuti con cinque squadre e sono stati impegnati diverse ore, secondo quanto si apprende dalla sala operativa. Non si registrano feriti. “Dopo una prima verifica, i danni appaiono limitati e non risulta dunque alcun crollo all’interno della struttura. Le attività quindi continueranno regolarmente. Gli unici danni rilevati riguardano alcuni portoni e alcuni controsoffitti”, afferma in una nota l’Ama.

L’azienda Ama ha fornito una ricostruzione dell’accaduto: “Alle 6 di questa mattina un cumulo di rifiuti freschi, prelevati nella notte e che rappresentano una piccola parte del conferimento notturno, ha preso fuoco all’interno dell’impianto di Trattamento meccanico biologico di via Salaria. Le misure di allarme e prevenzione hanno funzionato, tanto che il pronto intervento del personale Ama con il supporto dei vigili del fuoco ha consentito di domarlo in tempi rapidi”.Il deposito, ampio circa 5 mila metri quadrati e con l’interno i rifiuti, è stato già oggetto di contestazioni da parte dei cittadini per l’emissione di miasmi derivanti dal trattamento dei rifiuti che invade tutta la zona di Villa Spada, Fidene, Nuovo Salario. “Alte colonne di fumo nero si sono alzate dall’impianto ed hanno raggiunto viale Somalia e la Salaria”, ha detto Corbucci, “moltissimi cittadini sono stati costretti a stare con le finestre chiuse ed abbiamo consigliato di fare altrettanto agli abitanti di Villa Spada, Fidene e Castel Giubileo-Settebagni”, ha affermato in un comunicato il presidente del consiglio del III Municipio di Roma Riccardo Corbucci.

“A detta dei dirigenti di Ama le fiamme sono state domate e spente dai vigili del fuoco intervenuti sul posto – dichiarono Paolo Marchionne, presidente del Municipio III e Gianna Le Donne vicepresidente con delega alle Politiche ambientali – Forte è stata la preoccupazione dei residenti delle zone limitrofe. Ricordiamo infatti che la prima abitazione si trova a circa 50 metri dal Tmb. Ancora una volta ci troviamo a dover ribadire l’incompatibilità della presenza di un impianto di questo tipo a ridosso delle abitazioni, che oltre all’accaduto, continua a provocare quotidianamente forti odori e quindi ad inficiare la qualità della vita dei residenti. I tecnici esperti di inquinamento atmosferico e odorigeno del dipartimento tutela ambiente, su input dell’assessorato capitolino, sono al momento sul luogo per monitorare la situazione”.

L’assessore comunale all’Ambiente Estella Marino ha assicurato: “Sono in contatto costante con i dirigenti Ama che, da questa mattina, sono nell’impianto TMB di via Salaria per coordinare le operazioni e con i tecnici esperti di inquinamento atmosferico e odorigeno del dipartimento tutela ambiente, cui ho chiesto di seguire la situazione. Il tempestivo intervento dei vigili del fuoco ha permesso di domare le fiamme in breve tempo e limitare i danni e le conseguenze – per quanto possibile – ai cittadini che vivono nelle zone circostanti. Anche in virtù del fatto che negli ultimi giorni Ama aveva proseguito con il programma di alleggerimento degli stoccaggi, anche nell’impianto interessato dall’incendio. Questa amministrazione garantirà ora il massimo impegno per assicurare che quanto successo non abbia ripercussioni sul servizio, ed è intenzionata a fare piena luce sulla vicenda”.

Ha invocato “più sicurezza” il segretario della Fp Cgil Roma e Lazio Natale Di Cola: “L’incendio è divampato per cause ancora da chiarire. Per fortuna nessuno degli operatori presenti è rimasto ferito o coinvolto. In più occasioni abbiamo denunciato la situazione all’interno degli impianti e, nonostante gli sforzi prodotti recentemente con l’aumento dell’orario di lavoro dei dipendenti, ci troviamo ad affrontare per l’ennesima volta una situazione emergenziale che poteva essere evitata. Ci aspettiamo ora un impegno maggiore di tutte le forze in campo a tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori e dei cittadini”.

“Questo ennesimo grave episodio dimostra come Ama debba fare in fretta e provvedere alla chiusura dell’impianto, che si trova troppo vicino ad abitazioni, scuole e luoghi lavoro, entro il 31 dicembre di quest’anno, come già preannunciato dal sindaco Marino – ha concluso Corbucci – così da tutelare la salute dei cittadini”. Nelle immediate vicinanze dell’impianto si trovano tra l’altro gli studi della tv satellitare Sky e la sede della Motorizzazione civile.

da Repubblica.it
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