Ieri sera presso il circolo Pd Talenti di via Giovanni Verga 54, grazie all’ospitalità della coordinatrice Francesca Leoncini, abbiamo esportato il nostro settimanale caffè letterario. A presentare il libro “Saul Alinsky, rivoluzionario democratico” scritto dal giovane presidente di Acorn Italy David Tozzo, c’erano il senatore uscente Lucio D’Ubaldo e il presidente della Casa del Quartiere Vincenzo Iavarone. Una bella serata in cui si è discusso del pensiero di uno dei più importanti pensatori statunitensi del novecento, inventore dell’organizzazione di comunità e del sit-in, che dedicò la propria vita a tentare di dare coscienza ed organizzazione alla classe media bianca negli Stati Uniti della post depressione degli anni trenta. Nel descrivere i contenuti del libro, al cui interno sono riportate un’intervista rilasciata dallo stesso Ainsky prima della morte ed una recente rilasciata dal figlio dello scrittore americano in visita in Italia, si è anche parlato dell’esperienza di Acorn Italy, l’associazione fondata da David Tozzo (clicca qui). Acorn ha sede in IV municipio in Piazza Ateneo Salesiano 81, nei locali messi a disposizione dalla Casa del Quartiere e si è battuta in questi anni per garantire il diritto alla casa e il rispetto della legge sulla regolarizzazione degli affitti, fornendo assistenza legale a tutti quei cittadini costretti a pagare un affitto in nero a cittadini evasori. Con la nuova legge 23/2011 infatti è possibile per l’inquilino registrare il contratto d’affitto unilateralmente ed al minimo della locazione, qualora il proprietario dell’immobile non abbia adempiuto a questo obbligo entro trenta giorni dalla stipula o dal pagamento del primo canone d’affitto. Un modo per tutelare i più deboli e per impegnarsi per il miglioramento del nostro Paese partendo dai territori e dai diritti dei cittadini.
Spending review, obbligatorio per le pubbliche amministrazioni pubblicare in internet assegnazioni sopra i 1.000 euro
www.roma2013.org Il Ministro Passera e il governo Monti accendono i riflettori sulle assegnazioni politiche dirette di fondi pubblici. Contestualmente, quindi, spengono la politica, soprattutto locale,