Bandi, l’Istituto di Ortofonologia vincitore del bando 285 doveva essere escluso per carenza di documentazione

da www.roma2013.org
Vi ricordate il bando 285 da 26 mila euro vinto dall’Istituto di Ortofonologia? Quello il cui presidente dell’Ido, Federico Bianchi di Castelbianco, oltre ad essere uno psicoterapeuta si dilettava anche con progetti di comunicazione quali Dire Giovani, finanziato dalla Regione Lazio e il sito locale Informaquartiere, newsletter del centrodestra municipale? Se volete dare una rinfrescata alla memoria (leggete qui). Bene, anzi male. É di oggi, infatti, la notizia che in commissione trasparenza sono emersi atti ufficiali, per i quali l’associazione aggiudicataria dell’avviso pubblico doveva essere esclusa per carenza di documentazione. Infatti il dott. Castelbianchi, al contrario degli altri organismi partecipanti, non aveva inserito fra gli allegati a pena di esclusione la dichiarazione di essere in regola – ove dovuto – con la legge 68/99 e s.m.i. in materia di assunzioni obbligatorie o in alternativa la dichiarazione di non essere soggetti alla normativa.
In pratica ogni associazione, cooperativa o struttura che avesse voluto partecipare all’avviso pubblico avrebbe dovuto insieme al progetto, presentare anche delle dichiarazioni sottoscritte dal legale rappresentante, a pena di esclusione, come espressamente riportato dal bando a pagina 2 e 3 (clicca qui). Nella giornata di venerdì 19 ottobre, durante la commissione trasparenza presieduta dalla consigliera del Pd Federica Rampini, la dott.ssa Giannoni, responsabile della Uosecs del IV Municipio, ha presentato la documentazione redatta dalla commissione esaminatrice. Una commissione presieduta, fra la sorpresa generale dei consiglieri, addirittura dal direttore del municipio Massimo D’Amanzo, già noto per le vicende delle assegnazioni dirette di spazi pubblici ad associazione private (clicca qui).

LA COMMISSIONE SVIZZERA…
La commissione presieduta dal direttore D’Amanzo, dai componenti Annalisa Chiarotti e Fiorella Madonna e dalla segretaria Patrizia Favaloro si riunisce per la prima volta il 30 maggio scorso, per aprire le buste degli organismi concorrenti. Delle sette proposte progettuali arrivate in IV Municipio, entro il termine perentorio del 22 maggio alle ore 12, ne viene esclusa una: quella dell’Associazione AiBi Amici dei Bambini, che risulta aver presentato la domanda allo sportello alle 12.07. Per prendere questa decisione, assunta pubblicamente davanti ad alcuni rappresentanti degli organismi proponenti, la commissione decide di verificare persino l’orario di entrata delle domande all’ufficio protocollo, poiché tutte risultano essere pervenute l’ultimo giorno utile. In questo frangente giustamente la commissione si pronuncia in maniera inflessibile, applicando alla lettera quanto contenuto nell’avviso pubblico in materia di esclusione. L’associazione ritardataria viene quindi esclusa dalla competizione, mentre sono invece ammesse l’associazione Centro Oikia onlus, l’associazione Virtus Italia onlus e la cooperativa sociale Rifornimento in Volo.

ANZI NO SCHIZZOFRENICA….
Ad un certo punto, tuttavia, la commissione decide di cambiare atteggiamento, divenendo quanto meno schizzofrenica. Due organismi: l’associazione Giovanile Formart e l’Istituto di Ortofonologia vengono ammessi con riserva (leggi il verbale n. 1), poiché nella documentazione presentata manca la dichiarazione di cui al punto 4 della lettera D del Bando. Quella di cui parlavamo all’inizio. La decisione viene motivata al fine di “verificare se trattasi di organismo assoggettato o meno alla norma di cui trattasi”. Una decisione assolutamente incomprensibile, visto che lo stesso testo dell’avviso pubblico, al punto citato, non fa alcuna distinzione sul fatto che i soggetti siano o meno assoggettati alla suddetta norma. Anzi prevede proprio che la dichiarazione debba essere presentata sia nell’uno che nell’altro caso.

“Una decisione quella assunta dalla commissione che ha falsato il bando, poichè l’avviso pubblico prevedeva esplicitamente l’esclusione di quegli organismi che non avessero allegato quelle dichiarazioni” spiegano Riccardo Corbucci e Fabio Dionisi del Pd presenti in commissione trasparenza “a maggior ragione visto che altri tre organismi avevano invece rispettato tutti i requisiti”. Tuttavia la commissione raggiunge l’apice dell’incoerenza, quando i suoi membri decidono di non ammettere, subito dopo, l’associazione culturale “La Maieutica ricerca e formazione”, poichè “mancante della dichiarazione prevista, pena l’esclusione, alla lettera D pagina 4 dell’avviso pubblico relativa agli organismi con e senza fini di lucro”. Qui il direttore del Municipio torna improvvisamente ad essere svizzero, con la logica conseguenza dell’esclusione dell’organismo sbadato, senza che in questo caso si senta il bisogno di chiedere ulteriori chiarimenti, come fatto in precedenza per Associazione Giovanile Formart e Istituto di Ortofonologia.

A BUSTE APERTE ARRIVA LA DOCUMENTAZIONE MANCANTE
Il 1 giugno l’amministratore unico dell’Istituto di Ortofonologia Federico Bianchi di Castelbianco invia per fax la dichiarazione mancante (leggi qui), corredata da fotocopia del documento d’identità. Il 3 giugno del 2012 Andrea Cavalieri, legale rappresentante dell’associazione giovanile Formart, fa lo stesso (leggi qui), ma nella sua dichiarazione si dice che l’organismo non è soggetto alle legge 69/99 in materia di assunzioni obbligatorie. Questi due fax, che non hanno nemmeno un numero di protocollo in entrata, vengono allegati al verbale di commissione del 19 giugno (leggi il verbale n. 2). Quel giorno si attribuiscono 80 punti all’associazione OIKIA onlus, che risulta carente per il numero delle scuole coinvolte e degli operatori messi a disposizione. Due giorni dopo la commissione D’Amanzo torna a riunirsi (leggi il verbale n. 3) ed attribuisce 82 punti all’associazione Virtus Italia onlus. Alla commissione non piace in questo caso il preventivo economico che “seppur dettagliato appare di difficile interpretazione”. E’ la volta poi della proposta presentata dalla cooperativa sociale Rifornimento in volo, già assegnataria in passato del servizio, la cui proposta piace alla commissione. Al progetto viene assegnato il punteggio di 85 punti ed appare carente soltanto in merito alle sedi individuate.

LUNGHE VACANZE DI GIUGNO
Dal 21 giugno la commissione torna a riunirsi soltanto il 16 luglio (leggi il verbale n. 4). Un lungo periodo di attesa prima di analizzare la proposta dell’Istituto di Ortofonologia, graziato dalla commissione in sede di verifica della documentazione. Il progetto appare “ben dettagliato e rispondente a quanto richiesto nell’avviso pubblico”. Per la commissione non ha nessuna pecca. Le sedi scelte sono molteplici ed è quindi naturale il punteggio di 87 punti, il più alto di tutti. Quello che si rivelerà vincente. La commissione torna a riunirsi il 25 luglio (leggi il verbale n. 5) per accreditare 61 punti all’Associazione Giovanile Formart, il cui progetto non convince i commissari.

DUE MESI PER L’ESITO DEL BANDO
Passano altri due mesi prima di poter sapere a chi sono stati assegnati i 26 mila euro del progetto 285. Il 27 settembre del 2012 la dirigente della Uosecs indirizza una nota al direttore del municipio Massimo D’Amanzo, che ovviamente già conosce i risultati del bando e al presidente del IV Municipio cristiano Bonelli. Nella nota si chiede di pubblicare la gradutoria (leggi qui) del bando sul sito del municipio. Cosa che avviene qualche giorno dopo e di cui solo roma2013.org da notizia (clicca qui).

LA COMMISSIONE TRASPARENZA
“Usciamo dalla commissione trasparenza con una sola certezza, il direttore del municipio Massimo D’Amanzo non può più ricoprire il delicato incarico di direttore del municipio. I documenti parlano chiaro e ci auguriamo che i probabili ricorsi al Tar del Lazio facciano giustizia dell’esito di un bando che è stato chiaramente falsato” il commento dei consiglieri del Pd Riccardo Corbucci e Fabio Dionisi. Durante la commissione trasparenza che da mesi lavora per fare chiarezza su bandi anomali ed assegnazioni, stavolta nessun consigliere del Pdl si sente di difendere l’operato del direttore del municipio, che sarà convocato d’urgenza martedì prossimo. “Non ho mai visto una disparità di trattamento e giudizio così palese come in quest’occasione. E’ impossibile non pensare che ci sia stata la volontà di favorire un soggetto rispetto agli altri” il duro j’accuse finale dei democratici. Molto probabile il ricorso al tribunale amministrativo da parte degli organismi svantaggiati, quelli cioè che avevano consegnato tutta la documentazione in maniera corretta, pena l’esclusione e che si sono viste scavalcate in graduatoria da chi invece non l’aveva fatto.

Altri articoli