Riguardo la struttura di via Salaria, ha aggiunto Favoino, “noi siamo dell’avviso che questi impianti siano utili, ma non devono arrecare disturbo al territorio. A breve verremo anche sul posto per predisporre un piano di valutazione e di azione. Quando siamo intervenuti- ha concluso il ricercatore- gli impianti sono diventati compatibili con il luogo dove sorgevano”. Per il vicepresidente del IV Municipio Riccardo Corbucci: “finalmente è una totale ammissione di responsabilità da parte di Ama. Purtroppo i lavori, come temevamo, non hanno sortito gli effetti sperati. Con questa ennesima proposta Ama cerca di guadagnare ulteriore tempo, rimandando l’unica soluzione possibile: il dislocamento dell’impianto in altra zona fuori dal centro abitato”.

Oddio è lunedì #161 – se il lavoro degli operatori della cultura vale meno di quelli della movida
Quando si ha la passione per la politica, si tende a guardare il mondo con altri occhi e non si smette mai veramente di farla,