Ama, indagati 5 presidenti dell’azienda per l’impianto di via Salaria

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Non si sono inventati niente gli abitanti di Villa Spada, Colle Salario, Castel Giubileo e Fidene. Gli odori che si sentivano provenire dall’impianto Ama di via Salaria 981, e che tuttora costringono i residenti a tenere le finestre chiuse, sono reali e nauseanti. Sono queste le conclusioni a cui è arrivata l’inchiesta della procura che ha inviato gli avvisi di chiusura indagine a cinque presidenti che si sono succeduti sulla più alta poltrona del consiglio di amministrazione della municipalizzata romana dal 2008 ad oggi.

Si tratta dell’attuale presidente Piergiorgio Benvenuti e dei presidenti Giovanni Anelli, Salvatore Cappello, Franco Panzironi e Marco Daniele Clarke. Il reato che viene contestato loro dal pubblico ministero Maria Bice Barborini è getto pericoloso di cose. “Un risultato di fondamentale importanza per la battaglia per lo spostamento dell’impianto Ama di via Salaria” commenta Riccardo Corbucci, neo eletto consigliere di maggioranza in III Municipio. “Insieme con la Regione Lazio e il Comune di Roma bisogna immediatamente reperire un’area e fondi per spostare l’impianto, che secondo i magistrati ha diffuso nell’aria sostanze maleodoranti fastidiose, che avrebbero superato la soglia della normale tollerabilità”. Secondo l’articolo di questa mattina di Repubblica l’indagine è partita a seguito delle diverse denunce dei residenti, compresi i giornalisti e i tecnici dell’emittente Sky, che proprio sulla Salaria ha i suoi studi romani. Oltre duemila segnalazioni di persone esaesperate dai miasmi, a cui il magistrato ha deciso di dare ascolto. Anche il locale comitato di quartiere Villa Spada aveva fatto ricorso alla giustizia ordinaria per vedere rispettati i propri diritti.

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