“Un verminaio” l’aveva definita il segretario del Pd Bersani e un “verminaio di corruzione italiana” è per il giornalista di Repubblica Corrado Zunino, quella che altri hanno chiamato “La cricca”, quel virus che da tempo infetta la nostra giovane democrazia. Sono gli scandali emersi dopo l’approvazione della delibera 85 del 2008 del comune di Roma sui Mondiali di Nuoto con quei 19 impianti approvati, l’uso delle aree a rischio per quelli lungo il Tevere e realizzati con l’assenso dell’Autorità di Bacino. Ma principalmente della rete di collusioni che sta emergendo grazie alle intercettazioni telefoniche e ambientali che il Governo vorrebbe “azzerare” a difesa della privacy. Corrado Zunino ha discusso di questi temi sabato 9 luglio alla Festa dell’Unità di Roma, durante la presentazione del suo libro- inchiesta “Sciacalli” (Editori Riuniti). All’incontro, introdotto da Riccardo Corbucci, giornalista e consigliere municipale Pd in IV Municipio, tra i primi a denunciare gli illeciti al Salaria Sport Village, altri due campioni dell’inchiesta giornalistica: Paolo Mondani, di Report ed Enrico Pazzi, collega che dal sito “Roma 2013” e prima ancora da “Tram”, ha dato un rilevante contributo alle inchieste sui campionati mondiali di nuoto Roma 2009.
Un libro che va letto con attenzione, dove s’intrecciano una e cento storie d’affare e malaffare. Come quei 330 box dei Frati al centro di Roma, che diedero il via a questo gioco a incastro tra collusioni e misteri. Una storia di politici “casa, chiesa e famiglia”, uomini del clero, “puristi” del mattone e dello sport. Tutti assieme a colludere con insospettabili signori e onorate signore. Un Sindaco che con la delibera 85 credeva (forse) di operare per il bene della collettività (Veltroni), e un altro – fa capire l’autore – potrebbe aver operato per il bene di chi l’ha messo in Campidoglio. «Con Alemanno – dice Zunino durante la presentazione – tutti i no emersi su Roma 2010 si sono trasformati in sì». Documenti alla mano, si parla del “grande inganno” della Protezione civile di Guido Bertolaso, del “sesso a pagamento”, delle case “acquistate all’insaputa del proprietario” (Scajola), della potente macchina edilizia organizzata dal gentiluomo del Papa (Angelo Balducci), con il suo giro di appalti pubblici per gli amici: a trattativa privata. Ma poi l’espansione in Sardegna degli interessi. E dopo i soldi regalati alla “cricca” per un G8 poi fatto a L’Aquila, quelli per il nuovo business delle “rinnovabili” e le presunte tangenti per le autorizzazioni. Escono i nomi del coordinatore Pdl Dennis Verdini, quello del presidente della Regione Cappellacci (Pdl) e dell’onnipresente “faccendiere” Flavio Carboni.
Si parla di scandalo senza precedenti, ma si può ritenere una sorta di specializzazione dell’illecito, con una sapiente mistura di “Loggia massonica segreta P2” di Licio Gelli (di cui dovrebbero ricordare qualcosa il presidente del Consiglio Berlusconi e il parlamentare Pdl Fabrizio Cicchitto), qualche casa in “affitto gratuito” e un pizzico di “Tangentopoli”, soldi per le piccole necessità. Come le donnine “pret a porter” che pare fossero molto richieste nel Polo natatorio di via Salaria, regno di Diego Anemone dove il socio (del circolo) Bertolaso amava rilassarsi dopo le fatiche dei Grandi eventi. Quel Bertolaso medico specializzato in malattie tropicali a capo della Protezione civile, che parla da vulcanologo, ingegnere e geologo, che lo stesso autore definisce “L’interprete naturale del berlusconismo applicato”. Depistaggi, intercettazioni personali e pedinamenti hanno accompagnato l’inchiesta di Zunino, per quei nomi “pesanti”, trattati nel suo libro, con atti e documenti scottanti che si rifanno a mandanti istituzionali e meno, in un crescendo d’illegalità che coinvolge ogni settore della vita pubblica italiana. Pagine in cui trasuda l’arroganza e il senso d’onnipotenza di quelli che fanno stringere la cinghia agli altri, per ingozzarsi a spese di pensionati, disoccupati, ricercatori, docenti, invalidi veri. Gente che non ha guardato in faccia a nessuno per fare soldi e acquisire potere per fare altri soldi. Un sistema colluso che va contrastato e sconfitto. Anche solo con l’informazione. Anche solo con un libro come “Sciacalli”.
Maurizio Ceccaioni