Gli studenti scrivono: “lasceremo i palazzi del potere nella solitudine della loro miseria”
Il movimento della Sapienza scrive alle autorità: “Grazie delle aperture al dialogo con denunce, zone rosse e arresti immotivati. Vogliamo però interloquire con il presidente Napolitano che ha detto che bisogna ascoltare il nostro disagio” Ecco il testo della lettera che gli studenti della Sapienza hanno inviato al sindaco, al questore e al prefetto di Roma in vista dei cortei di domani.
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