Mi chiamo Riccardo Corbucci, ho 42 anni e sono eletto nell’Assemblea Capitolina di Roma. Sono giornalista e membro dell’assemblea nazionale del Partito Democratico. Dal 2006 al 2016 sono stato amministratore nel III Municipio Roma Montesacro, dove ho ricoperto i ruoli di assessore al bilancio, alla scuola e alla partecipazione e di Presidente del consiglio municipale. Ho frequentato il Liceo Scientifico Archimede e l’Università La Sapienza laureandomi in Sociologia indirizzo “Comunicazione e Mass Media”. Ho conseguito successivamente il master di II Livello in Diritto Amministrativo e Scienze dell’amministrazione presso l’Università Roma III.
Sono stato editore e direttore dei giornali “Agorà” e “People” sino al 2006, collaborando con l’associazionismo di base ed il terzo settore.
Sono stato eletto nel 2006 con 702 preferenze come consigliere dell’allora IV Municipio, ricoprendo la carica di vicecapogruppo de L’Ulivo e di Presidente della Commissione Politiche Sportive. Nel 2008 sono stato eletto nel gruppo del Partito Democratico con 818 preferenze, ricoprendo la carica di vicepresidente del consiglio e della commissione Commercio. Sono stato membro delle commissioni Servizi Sociali e Politiche Scolastiche.
Nel 2008 ho intrapreso una battaglia in favore della legalità e della tutela dell’ambiente contro gli abusi edilizi per i Mondiali di Nuoto 2009 ed in particolare quelli del Salaria Sport Village a Settebagni, promuovendo insieme con i cittadini esposti e ricorsi al Tar che hanno contribuito all’avvio dell’importante inchiesta da parte della Magistratura sui Mondiali di Nuoto di Roma.
Alle elezioni del 2013 sono stato il consigliere municipale più votato a Roma con 1999 preferenze. Nel III municipio ho ricoperto la carica di Presidente del consiglio municipale fino al settembre 2015 e successivamente sono stato nominato Assessore alle politiche scolastiche, al bilancio, alla trasparenza e alla partecipazine dei cittadini. Nel 2016 sono stato candidato in consiglio comunale nella lista del Partito Democratico, arrivando fra gli eleggibili, qualora Roberto Giachetti fosse diventato Sindaco di Roma.
Ho pubblicato “Il Palazzo di Vetro, la trasparenza nella lotta alla corruzione” (Editori Riuniti 2014), molti mesi prima degli scandali di Mafia Capitale. Ho pubblicato inoltre il libro “Islam e Occidente, il nuovo incontro nel mondo globale” (GEA 2005).
Dal 2009 al 2018 ho lavorato presso gli uffici politici del Consiglio della Regione Lazio. Sono anche membro dell’assemblea regionale e romana del Partito Democratico.
Riccardo Corbucci
Tel.: 347.8731530
Mail: riccardocorbucci@gmail.com
Sono iscritto al circolo PD “Nuovo Salario – Giovanna Marturano” di Piazza Bortolo Belotti, 37.
E’ possibile leggere il libro cliccando qui
Islam e Occidente, il nuovo incontro nel mondo globale
La battaglia delle cinque panchine. Prima puntata, martedì 10 agosto 2010.
Nella città di Roma, nel quarto municipio, nel quartiere denominato “Talenti”, all’angolo fra le vie Renato Fucini e Corrado Alvaro, davanti alla chiesa di San Mattia, c’è un piccolo giardino pubblico in cui si trovano cinque panchine. E’ un gradevole giardinetto con un poco di ombra dove trovano rifugio persone anziani, disabili e le badanti nelle ore di libertà. C’erano una volta cinque panchine, le cui stecche di legno sono state gradualmente distrutte e rotte e adesso restano solo gli scheletri di metallo.
Come anziano, ho 84 anni, e abitante del quarto municipio sono molto disturbato dalla mancanza di panchine utilizzabili e, raccogliendo anche la voce di altri frequentatori del giardinetto, ho deciso di iniziare la battaglia per avere di nuovo le cinque panchine in ordine. Ho cominciato in maniera pacifica e nonviolenta segnalando l’inconveniente a due gentili signore vigili in divisa del IV municipio le quali mi hanno detto che lo avrebbero segnalato a chi di dovere, ma che comunque sarebbe stato meglio se avessi anche telefonato al Servizio Giardini del IV municipio in Via Monte Rocchetta 10/14.
Ho seguito il loro consiglio e ho telefonato al numero 06-6960-4333; mi ha risposto una signora spiegando che non esiste un Servizio Giardini del IV municipio all’indirizzo specificato e che avrei dovuto rivolgermi, tramite il centralino del Comune di Roma, 06-060606, all’Ufficio relazioni con il pubblico del Dipartimento X.
Così ho fatto per sentirmi dire che il Dipartimento X è stato trasformato in qualche altra cosa e che avrei dovuto rivolgermi al Servizio Giardini del Comune, al numero 06-6710-9315.
A questo numero mi è stato risposto che, se si trattava di stecche delle panchine, erano state ordinate e quando fossero arrivate avrei potuto avere maggiori informazioni dai signori Leoncini o Dolcini al numero 06-8719-1691, i quali avrebbero provveduto. Inutile dire che in pieno orario di servizio al numero indicato risponde un fax.
A questo punto sono arrabbiato e ho deciso di iniziare la battaglia delle cinque panchine raccontando a tutti questo indicativo episodio di disinteresse per il pubblico. Quindici stecche di legno per cinque panchine sono una cosa minima in una città come Roma, ma la loro mancanza è fonte di grande disagio per le componenti più fragili della popolazione. Non sto a dire che anche nel bel parco pubblico Petroselli del quinto municipio mancano le panchine e molte sono rotte senza stecche, e che lo stesso si verifica probabilmente in altri spazi verdi, ma voglio cominciare la battaglia da quelle cinque del giardinetto di Via Fucini-Via Corrado Alvaro.
Giorgio Nebbia
Via Nomentana 891
00137 Roma
telefono 06-822-377
Email nebbia@quipo.it
Sicuramente quello delle panchine è un bel problema per il nostro municipio. Anni fa, quando governava la Giunta Veltroni, il comitato di quartiere Cinquina (zona disgraziata ai confini dell’impero) aveva richiesto all’allora assessore comunale all’Ambiente, Dario Esposito (proprio abitante di Monte Sacro), qualche panchina da mettere nello spazio verde dove ha sede il Comitato, per far socializzare gli anziani, in mancanza di un luogo di ritrovo (che ancora oggi non c’è nonostante abbiano sbandierato da più parti la realizzazione del famoso giardino delle “Cento piazze”). Esposito rispose al presidente del Comitato che non avevano panchine disponibili: la città di Roma, la capitale d’Italia, quella che già da allora si apprestava a presentare la sua candidatura per le future olimpiadi, che si stava “preparando” (nel modo che poi abbiamo conosciuto tutti) per i mondiali di nuoto del 2009, che aveva avallato la cementificazione di enormi territori in IV municipio e pure a Cinquina, senza alcun controllo sulle illegalità che poi si sono riscontrate e per le quali hanno pagato solo i cittadini, non aveva qualche panchina – pure usata – da mettere a disposizione degli anziani presso il comitato di quartiere. Quindi, caro Sig. Nebbia, abbia la pazienza di comprendere che un’amministrazione importante come quella della Capitale non ha tempo per le panchine delle persone normali, i cittadini tartassati, gente che si acontenta di poco ma che oltre a un grazie (e a pagare loro gli stipendi), altro non può dare. Altra attenzione c’è invece per le poltrone del potere. Ma questa è come sempre, un’altra storia: tutta italiana!
Salve, sono una docente del Liceo Artistico de Chirico (X Municipio), sparito dal piano di dimensionamento nonostante la proposta della Provincia e anche della giunta del 16 gennaio. Vorrei sapere se ci sono ancora gli estremi per ricorrere al Tar e quali le modalità.
Grazie
marisa Tulli
La scuola in Via Della Marcigliana Sembra una Struttura Abbandonata.
Per giunta a meno di due PASSI C’é la famosa casa del custode ( Abbandonata).
Nulla di Strano il bello che la casa e piena di AMIANTO E POSSIBILE che nessuno fa niente per chiuderla o mettere in sicurezza il tutto
Buonasera,
Vivo a Montesacro da qualche anno e ormai mi considero a tutti gli effetti di questo quartiere.
provo ad esporre brevemente un idea di attività che potrebbe interessare e che avrei intenzione di sviluppare se esistono le condizioni per l’attuazione.
L’attività consisterebbe nella distribuzione, attraverso una piccolo canale locale dell’acqua minerale della fonte “Acqua sacra”. sita in Via Fulda e la costituzione di una piccola società cooperativa minimo di tre soci a scopo prevalentemente mutualistico. L’aspetto mutualistico in senso stretto consisterebbe nell’utilizzo di fattori produttivi del luogo; in senso più ampio nella valorizzazione e promozione di risorse territoriali del IV Municipio.
La funzione sociale e il legame d’identità del marchio con il territorio si manifesterebbe attraverso la destinazione di una parte dei profitti ad associazioni di quartiere che svolgono attività sociale, in modo da creare un circuito sostenibile che fà si che l’impresa possa crescere lasciando sul territorio parte dei profitti con un circuito che si autorigenera attraverso un modello che definirei “slow profit”.
La tipologia di impresa si presta ad aggregare risorse attraverso l’ingresso di nuovi soci sia come sostenitori che come soci lavoratori.
Il marchio solo di distribuzione potrebbe essere ACQUANOSTRA o ACQUANOSTRA!.
La fascia di mercato iniziale sarebbe principalmente la ristorazione e la potenziale domanda farebbe leva su prezzi leggermente inferiori rispetto al mercato, permessi dal minore costo di trasporto e sulla forte identità locale del marchio.
Questa credo sia un iniziativa concreta che può unire i cittadini nella difesa del proprio territorio, nel cercare di difendere l’economia partendo dal collettivo di appartenenza nel partecipare ad una crescita sociale, nel cercare di autofinanziare almeno in parte quelle importanti iniziative sul territorio, fondamentali per l’aggregazione delle persone e delle idee che sempre più sono minacciate dalla crisi economica.
Saluti Lorenzo